Lo chiamano Principe di Vetro. Il suo regno si poggia sulle conseguenze di una terribile pestilenza. Il suo potere è frutto della morte. Dicono di lui che non abbia un cuore che batte. Dicono di lui che sia storpio. Dicono di lui che la sua ira da sola abbia messo fine alla Guerra del Lago di Metis. Dicono di lui: ma nessuno sa la verità. La chiamano Prashozi. Sporca Prashozi. C'è chi la guarda con timore, chi con ammirazione, chi con sprezzo. Non dicono nulla di lei. Non conoscono il suo passato. Sanno di lei che cucina torte squisite, sanno di lei che lo speziale Igor Tamlis l'adora come una figlia. Ventuno arcani maggiori provenienti da uno stesso mazzo maledetto sono disseminati per tutto il territorio, ognuno legato all'anima di un protettore. La magia dà, la magia toglie: ognuna di queste carte riserva al possessore un grande potere tanto quanto una grande condanna. Il Principe di Vetro e l'arcano della Morte. Una sporca Prashozi e l'arcano del Bagatto. Due schiavi degli Arcani uniti per porre fine alla maledizione prima che questa possa corrompere del tutto i loro corpi e le loro menti.