"Cambiando argomento, vorrei che ti scusassi con la tua amica per ieri, da parte mia.. Insomma, eravate insieme e io vi ho rovinato il pomeriggio.."
"Che? Ma no, figurati! Ha capito che era un momento serio.."
"Magari qualche volta puoi farmela conoscere, così mi scuso di presenza."
"Vedremo.. Non ti trascinerò nel mio mondo!" le dico io, quasi in tono provocatorio.Si ok, ho detto questa frase per scherzare, però un po' è vero. Mi piace l'idea di lei da una parte e tutto il resto dall'altra. È come se, ogni volta che io ne abbia voglia, possa rifugiarmi in questo mondo parallelo, con lei, ed essere un po' più felice.
"Volevo solo essere educata.. Non voglio entrarci nel tuo mondo!" e mi fa la linguaccia.
"Stronza!"
"Stronza tu!"E scoppiamo nuovamente a ridere.
E il resto della mattinata lo passammo esattamente in questo modo, ad insultarci, prenderci in giro e raccontandoci qualcosa di noi.
Non c'è stato un solo minuto in cui non abbiamo parlato, abbiamo riempito ogni silenzio. È così strano per me."Beh, è quasi ora di pranzo.. Meglio che torni a casa, prima che mia madre cominci a chiamarmi dalla finestra!" dice lei, ridendo.
"Dici che ne sarebbe capace?"
"Oh si!"
"Allora è meglio che tu vada!" rido anche io.Scendiamo giù e la accompagno alla porta.
"Arrivederci signora Sanders."
"Ciao cara!" le risponde mia madre dalla cucina.
"Noi allora ci vediamo oggi?"
"Alle 15 davanti casa tua, capitano!" le dico, portandomi una mano sulla fronte, come se fossi un soldato. Lei ride, mi dà un bacio sulla guancia ed esce di casa.Mi dirigo verso la cucina per aiutare mia madre ad apparecchiare la tavola e con la scusa lei cerca di fare un po' di conversazione, uscendo argomenti a caso, come l'uscita di qualche nuovo film al cinema e cose del genere.
Finito di pranzare mi chiudo in camera mia ed entro nel fantastico mondo dei social network facendomi un po' gli affari degli altri e stalkerando qualcuno dei miei attori preferiti, e così fino all'ora dell'incontro con Jess. La stavo aspettando davanti il cancello di casa sua, come ormai facevo da una settimana.
"Guarda che puoi anche suonare il campanello ed entrare! Fa freddo fuori, non vorrei ti congelassi mentre mi aspetti!"
"Tranquilla, non sento molto freddo."
"Come fai a non sentire freddo? Io sto congelando!" noto che saltella sul posto, per riscaldarsi probabilmente.
"Allora cominciamo no? Così ti riscaldi!"
"Si!"
"Mia madre ha cominciato adesso la lista della spesa per il pranzo di Natale.. Quale malato di mente comincia la lista tre settimane prima di un pranzo?! È da folli! Ci sarà cibo ovunque quel giorno!"Jessica ride.
"In effetti non è normale questa cosa.. Ma magari lo fa solo per evitare di scordarsi qualcosa" continua a ridere.
"No, fidati! Lo fa perché deve davvero comprare quantità industriali di cibo!"
"Beh, tu stanne alla larga, semplice."
"Oh, si! Semplice proprio!"
"Smettila di pensare al cibo e inizia a correre."
"Ma non ho ancora riscaldato bene i muscoli"
"Allora smetti di parlare e aumenta il passo!"
".. ti detesto!"
"Si, come no!" mi fa la linguaccia e inizia a correre.Io continuo a camminare a passo svelto per ancora un po' e poi inizio la mia corsetta. Raggiungo Jessica e proseguiamo insieme, verso il parco, dove ci fermiamo per fare un po' di pausa.
"Acqua! Ho bisogno di acqua!" prendo la mia bottiglietta dallo zaino e finalmente mi disseto.
"Nic.. Sei fidanzata?"Ma che domande sono? Così di punto in bianco poi!
Mi ha fatto andare l'acqua di traverso!"Sc.. Scusa?"
"Oh, non volevo metterti in imbarazzo. Semplice curiosità" mi sorride.
"No, figurati.. Non mi aspettavo una domanda del genere, solo questo! Comunque.. No! E tu?"
"Nada.."
"Mh.. Aspetta, non ci starai mica provando con me?" le dico io scherzando.
"Mmh.. Si! Mi hai beccata subito!" mi risponde a tono, lei.
"No guarda, non mi interessi in quel senso! Ma possiamo sempre restare amiche, se vuoi.."
"Oh.. Mi hai spezzato il cuore! Come mai farò ad andare avanti con la mia vita se la persona che amo di più a questo mondo e che conosco da solo due settimane mi ha spezzato il cuore?" e fa il gesto drammatico di portarsi le mani verso il cuore. Io scoppio a ridere.
"Ma quanto sei scema!" e le do uno spintone.
"Ah, io sarei la scema?" ride anche lei.
"Continuiamo a correre, dai!" rido ancora mentre riprendo il ritmo della corsa.
"Dovresti ringraziarmi, invece di deridermi!" mi raggiunge e mi corre a fianco.
"Ringraziarti? E per cosa, cara? Illuminami.."
"Dovresti ringraziarmi perché senza di me questi tuoi allenamenti sarebbero di una tale noia.."
"Egocentrica."
"Realista."
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Blue like the sky // 🏳️🌈
Romance"Forse, prima di parlare del mio aspetto, dovrei presentarmi. Mi chiamo Nicole Sanders, ho 21 anni e frequento la Columbia University, a New York. Sono iscritta al secondo anno di Economia e in questo momento non mi viene nient'altro da aggiungere s...
Capitolo 5
Comincia dall'inizio