"Non con papà, si preoccuperebbe troppo" disse riferendosi a mio padre. "Devi dirlo a Silente e anche a Draco" andai in panico quando il nome del mio ragazzo uscì dalla sua bocca.

Iniziai a scuotere la testa a destra e sinistra e lui posò le mani sulle mie per tranquillizzarmi.

"Si Jenni, lui deve saperlo soprattutto perché non deve lasciarti sola" si spiegò e io lo guardai con occhi di scusa ma prima che potessi spiegarmi lui capì subito.

"Posso dirglielo io se vuoi" mi disse dolcemente e io lo implorai con lo sguardo.

"Stasera viene da me" dissi iniziando a raccontare il mio piano. "Vieni anche tu, così saluti papà e Carmen" continuai e lui sorrise tristemente.

"non la chiami più mamma?" Chiese malinconico notando la parte finale della mia frase.

"In sua assenza mi è più difficile." Sorrisi debolmente e lui capì subito.

"Penso che non ci siano problemi" disse cambiando discorso e accettando la mia offerta.

"Dici davvero?!" Chiesi euforica.

"Certo. hai detto che arriverà in camera tua, giusto?" annuii e continuò. "Bene, tu starai al piano di sotto mentre io mi faccio una bella chiacchierata con il mio vecchio Malfoy" disse scivolando sulla sedia con un sorriso orgoglioso.

"non farlo arrabbiare sennò ci rimetto io" dissi preoccupata e lui si avvicinò di più a me per sussurrarmi la sua promessa.

"Ti prometto che quando finirò di parlare con lui non tirerà mai fuori il discorso." Mi sorrise dolcemente e lo abbracciai ringraziandolo di tutto.

Pagammo e uscimmo per tornare a casa. Arrivammo in camera mia e mi fiondai fuori dalla porta.

"Papà! Guarda chi ti ho portato!" dissi correndo in salotto seguita da Theo e la sua risata.

"chi mi-" Si interruppe sorridendo e aprendo leggermente la bocca per la sorpresa. "Non ci credo" disse aprendo le braccia. "Il piccolo Theo non è più così piccolo" disse avvicinandosi a Theo che sorrideva.

"Ciao papà." Disse abbracciandolo. Io e Theo siamo cresciuti insieme e lui ha sempre chiamato mamma e papà i miei genitori.

Iniziarono a parlare del più e del meno per tutta la sera finché non sentii un rumore di smaterializzazione provenire dal piano di sopra. Tirai una gomitata a Theo sussurrandoli all'orecchio che Draco era arrivato.

"Scusate, vado in bagno" disse annuendo nella mia direzione e mimando un 'tranquilla' prima di sparire al piano di sopra. Speriamo che Draco non si arrabbi perché gli ho tenuto nascosto una cosa così grande.

POV DRACO

Mi smaterializzai in camera sua e sentii delle voci provenire dal piano di sotto. cercai di distinguerle e ci misi qualche minuto per capire chi fosse la quarta.

Prima che potessi aprire la porta questa si spalancò rivelando la figura di Theodor Nott che si affrettò ad entrare e silenziare la stanza.

"Tu cosa ci fai qui?!" Chiesi infastidito.

"Andiamo Malfoy. Non ti è mancato il tuo vecchio amico?" Disse cercando di farmi sorridere ma la verità è che non mi era mancato affatto. Incrociai le braccia guardandolo negli occhi.

"Non mi hai risposto" dissi freddo.

"Si, anche tu mi sei mancato" disse ignorandomi ancora una volta. Stavo cominciando ad alterarmi e lui sembrò accorgersene.

"Siediti, dobbiamo parlare" la sua voce si fece bassa e preoccupata mentre mi rivolgeva uno sguardo freddo.

"Dov'è lei?" Chiesi in preda al panico mentre mi sedevo sul letto accanto a lui.

"Tranquillo, è di sotto con suo padre." rispose calmo.

"Cosa devi dirmi?" Tornai serio e il mio tono si fece arrogante.

"Prima di tutto devi promettermi due cose." Disse e io annuii per farlo continuare.

"Innanzi tutto quando la vedrai non dovrai più tirare fuori questo discorso-" Lo interruppi.

"Si tratta di lei?" Chiesi.

"Fammi finire" disse freddo.

"Si, continua" dissi.

"Devi anche promettermi che non ti arrabbierai con Jennifer, lei non ha colpe e lo capirai anche tu." Disse giustificandola e mille pensieri si aprirono nella mia mente.

Cominciò a raccontarmi degli incubi della mia ragazza. Mi disse che con me non gli aveva e si assicurò che io la tenessi al sicuro.

"Quando torniamo a scuola dobbiamo portarla da Silente ma ho bisogno del tuo aiuto." Terminò e io lo guardai confuso.

"Certo che ti aiuto, non la lascio sola" dissi ovvio.

Lui mi sorrise e la mia faccia confusa si fece più intensa.

"Grazie di non avermi aggredito" ammise abbassando lo sguardo.

"Non potrei mai Nott. Sei il suo migliore amico ed eri anche il mio." Dissi abbassando lo sguardo nello stesso momento in cui lui lo alzava verso di me per sorridermi tristemente.

"cosa ci è successo?" chiese con voce spezzata. In realtà non lo sapevo nemmeno io quindi mi limitai a guardarlo e se c'era una cosa che mi piaceva di Nott è che con un solo sguardo capiva sempre tutto infatti mi porse la mano per una stretta amichevole.

"Ricominciamo?" Chiese sorridendo e io strinsi la sua mano per acconsentire alla sua proposta. Mi tirò in un abbraccio che ricambiai dopo qualche secondo visto il mio lato da Malfoy completamente anaffettivo.

Strinsi la presa e lui fece lo stesso prima che la porta di camera si aprisse rivelando la mia ragazza che sorrideva alla scena.

"Davvero?!" chiese rimbalzando con lo sguardo da me a Nott che ridemmo annuendo. Ci corse incontro e ci abbracciò. Visto che eravamo più alti la sollevammo da terra prima di lasciarci e sorridere.

"Ciao piccola" dissi guardandola dall'alto e lei posò le labbra sulle mie per un bacio dolce. Si staccò e guardò Nott che sorrideva alla scena.

"Io devo tornare a casa." disse guardandoci e Jennifer lo abbracciò forte.

Conosco il loro rapporto e posso dire che è invidiabile da chiunque, sono proprio come fratello e sorella.

"Scrivimi quando arrivi" disse Jennifer appoggiata al suo petto.

"Si sorellina." Rispose Nott posandogli un bacio sulla fronte.

Stavo iniziando a sentirmi a disagio e sembrarono accorgersene. La mia ragazza si staccò da lui prendendo la mia mano per andare al piano di sotto. Nott salutò tutti e quando se ne andò i genitori di Jennifer si concentrarono su di me.

"Ciao caro, dormi qui?" mi chiese sua madre avvicinandosi per abbracciarmi. Annuii prima di rivolgere lo sguardo a Sirius che mi guardava intimorito.

"Possiamo parlare ragazzo?" mi chiese e guardai Jennifer che annuii.

"Vado in camera" disse per poi lasciarmi solo con suo padre.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora