"ᴀɴᴄʜᴇ ɪᴏ."

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Mikasa:"Sono fiera di te."
Per la prima volta in tutta la giornata, un leggero sorriso fece capolino sul mio volto, e notai immediatamente le facce soddisfatte dei miei amici.
Avevo fatto la scelta giusta, stasera avevo bisogno di questo.

"Che ne dite di tirarci un po' su il morale? Vi prego parliamo di qualcosa di bello e allegro ne ho bisogno!"

Dieci minuti fa avrei mandato a fanculo Jean.
Ma ora, non potevo che dargli ragione.
Ne avevamo passate troppe, avevamo davvero bisogno di pensare ad altro.





"Sei un idiota!"
Quando Jean aveva detto di cambiare argomento non avrei immaginato che tirasse fuori la sera che sono andata a letto con Eren e lui e Armin hanno sentito tutto dalla stanza accanto.

Armin:"Facevate un bel casino era impossibile non sentirvi.."
Mikasa grazie a dio venne in mio soccorso.
"Lasciatela in pace! Saranno affari suoi quello che fa, due stupidi"

Le sorrisi e lei ricambió.
Una volta avrebbe odiato il fatto che mi fossi riappacificata con Levi, mentre ora sembrava solo essere felice per me.

Sicuramente se lui mi avesse fatto soffrire nuovamente peró questa volta sarebbe stata capace di dargli una bella lezione seriamente, nemmeno Armin sarebbe riuscito a fermarla.

Armin:"Secondo me se non avessi conosciuto Levi ora stareste insieme sul serio. Giá da quando eravamo piccoli Eren dice.."

"ARMIN!"

Mikasa lo interruppe immediatamente ma ormai avevo capito che quei due mi nascondevano qualcosa.
"Parlate. Ora." Li minacciai.




Armin:"Ehm.. io.. Mikasa diglielo tu ti prego Eren mi potrebbe ammazzare seriamente"
"Eren non è quì ora, io sì. Ti ammazzo prima io se non parli subito."

Mikasa:"Eren quando eravamo piccoli ci aveva confessato che provava qualcosa per te. Poco prima della caduta di Shiganshina. Poi con il tempo questo sentimento era stato messo da parte, durante tutti gli anni di addestramento avevamo altro a cui pensare, ma la notte dopo che è successo qualcosa tra voi ci ha confessato che qualcosa dentro di lui era cambiato, che quei sentimenti forse stavano tornando a galla, peró non ha mai detto nulla perché ha pensato che sarebbe stato meglio così. Non voleva che tu lo sapessi e giá eri abbastanza confusa non era il caso di dirtelo."

Armin:"T/n, ci dispiace tanto.. ma davvero non potevamo dirtelo prima. Non ti arrabbiare con noi. In teoria non dovresti saperlo nemmeno ora. Eren dice che preferisce mantenere il rapporto di adesso perché mettendo in mezzo i sentimenti si complicherebbe tutto e non si andrebbe da nessuna parte. Soprattutto perché ora hai in testa Levi, ma da quanto dice non avrebbe comunque confessato nulla, neanche se non ci fosse stato qualcun'altro in mezzo. Vuole solo che tu sia felice."

"Ho bisogno di una boccata d'aria." Sussurrai, mentre la mia mente cercava di pensare alla valanga di cose che aveva appena sentito.

"Aspetta!"

Mi alzai e feci per uscire sbattendo la porta dietro di me.

Non ero arrabbiata con loro.
Nemmeno con Eren in realtà.
Non potevo arrabbiarmi.
Talmente distratta, non mi accorsi della persona appoggiata dietro la porta, a cui andai addosso facendola cadere e finendoci sdraiata sopra.



"Non ti avevo visto mi spiace. La prossima volta non stai a sentire le mie conversazioni!"Gli urlai arrabbiata.

Levi:"Stavo venendo lì con te, sarei rimasto con te e i tuoi amici. Ma mi sono fermato appena ho sentito certi discorsi. Avevo ragione t/n. Te l'ho sempre detto."

Giá, me lo aveva sempre detto ma io non ci avevo mai creduto.

"Ció non cambia che Eren è una delle persone più importanti della mia vita!"

"Ma non ti deve più toccare."
"LEVI!"

"Ehm.. tutto bene?"
La timida faccia di Armin sbucava dalla porta che avevo appena chiuso con forza, probabilmente avevano sentito tutto a giudicare dalle mie urla.
Anche se non avessi urlato, quei due impiccioni di Jean e Armin sentendo il tonfo che abbiamo fatto cadendo a terra si sarebbero messi a origliare.
Spuntó anche Mikasa.

"Capitano, t/n.. venite dentro. Dormite qui con noi."
Levi affianco a me strabuzzó gli occhi, ma anche io ero abbastanza sconvolta.

Stava dicendo sul serio?

Mikasa:"Abbiamo bisogno di dormire, tra poche ore dovremo tendere l'imboscata a quelli della gendarmeria. Siamo tutti distrutti, stiamo qui insieme."

Levi peró entró nella stanza, lasciandomi ancora più di stucco.

Non mi sarei mai aspettata che riuscissimo a chiacchierare così tranquillamente, ma soprattutto che Levi ogni tanto prendesse anche parte alle conversazioni.

Per fortuna nessuno tiró più fuori il discorso Eren e per il momento preferivo così.
Ci avrei pensato domani mattina.

Passammo almeno una mezz'ora a parlare, fino a quando non ci rendemmo conto di avere fin troppo sonno per continuare a tenere gli occhi aperti.
Armin dormiva con Mikasa, Jean aveva preso un materasso dalla stanza affianco e io e Levi eravamo nello stesso letto abbracciati.

Quella situazione sembrava surreale, e se non fossimo stati in quelle circostanze, sarebbe stata una delle serate più belle mai passate insieme.

"Mi dispiace tanto per prima."
Mi sussurró per non svegliare gli altri.

"Shh, non sono arrabbiata."

Mi guardó e mi diede un leggero bacio sulle labbra.
Non riuscivo a restare arrabbiata con lui, era praticamente impossibile.

"Comunque.."
Sembrava strano, riuscivo anche a vedere che era arrossito.

"Sì?"

"Anche io."

Il cuore si fermó per un secondo.
Sapevo bene di cosa parlava.
Lo guardai sconvolta.

"Sì, anche io. Non chiedermi cosa perché lo sai."

Mi bació dolcemente in fronte, per poi dirmi "buonanotte " e appoggiarsi ancora di più a me.
Quelle parole mi avevano letteralmente spiazzata.
Quanto ero stata buffa quella mattina, con quel vassoio della colazione in mano, che mi ero fatta scappare un "Ti amo".

Ma ora sapevo che non ero la sola a provare quel sentimento.

Mi aveva appena detto "Ti amo anche io."

𝚄𝚗 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚍𝚞𝚎.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora