nuovo inizio (alexander)

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"ogni momento è un nuovo inizio"
   (T.S ELIOT)

Dopo aver aspettato a lungo l'arrivo delle mie valige, le vedo e mi avvicino per raccoglierle prima  che il tapis rouland se le riprenda per fare un altro infinito giro di tutto l'aeroporto.
mi avvicino alle scale mobili  che portano agli arrivi e una volta salito mi guardò attorno sperando che la  famiglia che mi deve ospitare per questo anno sia come me la sono immaginata in questo periodo aspettando la partenza...  rimango un  po perplesso quando vedo che in lontananza ci sono solo due persone che aspettano il mio arrivo e non tre come mi aveva riferito l'agenzia con cui sono partito. avvicinandomi riconosco Caren e Mike i miei genitori ospitanti di cui avevo ricevuto  qualche foto per farmi un'idea ...dal vivo sono completamenti diversi da quelle foto formali che mi avevano mandato .. caren al posto dell'elegante vestito bourdoux indossa una normalissima t-shirt che la rende , avendo passato ore ad osservare ogni minimo dettaglio delle loro foto  noto immediatamente che anche il suo colore di capelli è cambiato , il biondo che c'era prima ha lasciato il posto a un castano chiaro; sono contento di questi cambiamenti infatti le fanno un'aria meno seria e sarà per me più semplice parlarle e conoscerla.
dopo i vari saluti  mike mi porge una scatola rosa, conosco già il negozio il cui nome è scritto sulla scatola ma da dove vengo io non esiste. appena apro la confezione un profumo di donata arriva subito al mio naso è non riuscendo a resistere ne afferrò una e la mangio .
" sulla tua lettera di presentazione hai raccontato di non aver mai assaggiato una ciambella americana.. quindi abbiamo deciso di portartele come piccolo regalo di benvenuto"
"grazie mille, buonissima.. a parigi avremo anche i croassoint ma queste sono veramente favolose...
saliti in macchina karen mi ha fatto   sedere sul sedile anteriore accanto a mike il quale non era intento a proferire parola o a tempestarmi di domande come faceva sua moglie che nel mentre era seduta dietro e si affacciava tra i nostri due sedili..durante il viaggio ho avuto il tempo di osservare a lungo l'uomo che mi stava accanto; mike è un uomo di circa sessantanni con barba e baffi curati che  gli donano un'aria serie e intellettuale se non ricordo male infatti dovrebbe essere un importante banchiere;

"manca tanto?" chiesi stufo..
"scusate non vorrei essere scortese ma sono esausto, il viaggio è stato molto pesante" continuai

"tranquillo siamo quasi arrivati " disse la voce che proveniva dalle mie spalle mentre mike imboccava  un lungo viale  nel quale c'erano un sacco di villeposte una accanto all'altra, intuisco che si tratta di uno dei quartieri più famoso di  boston quando noto   i grandi giardini con importanti statue che decoravano le fontane e le costose auto, io vivendo in una zona periferica di parigi non sono per nulla abituato a questo lusso e a questa tranquillità , anzi , noi a parigi ci muoviamo con la metto e siamo sempre di corsa...
finalmente  accostiamo sceso dall'auto e aiuto mike a scaricare i bagagli senza staccare gli occhi nemmeno per un istante dall'imponente struttura che mi trovo di fronte...

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⏰ Last updated: Jun 01, 2021 ⏰

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