In tutta risposta Diane cominciò a battere le mani insieme, al settimo cielo; finché non entrò il professore, che la schernì con uno sguardo severo.
-Niente perdite di tempo ragazzi, so che è l'ultima ora ma ha tanta importanza quanto quelle prima- brontolò Mr. Longo, cominciando a scrivere una serie di numeri sulla lavagna.
***
-Finalmente!- esclamò Diane con fare disperato alzando le braccia in aria, mentre insieme percorrevamo gli ultimi scalini dell'uscita di scuola per poi dirigerci al parcheggio.
Ridacchiai e lei mi seguì subito dopo.
-Sei proprio melodrammatica- la punzecchiai sul fianco mentre tirava fuori le chiavi della macchina.
-Ohw smettila, sappiamo entrambe che siamo due regine del dramma- rise cliccando il tasto delle chiavi mentre ci avvicinavamo alla sua 500.
Aveva ragione, lo eravamo, solo che era solitamente lei la fonte di ogni nostro dramma.
-Bhe...non hai tutti i torti- risi anch'io mentre salivamo entrambe in macchina.
-Allora, come vogliamo procedere?- sorrise in modo furbo mentre usciva dal parcheggio della scuola e si immetteva in strada.
-Non saprei, sei tu che hai studiato questo piano diabolico- risposi sarcasticamente gesticolando.
-Ok ok, non hai tutti i torti- fece una pausa per controllare la strada prima di svoltare ad un incrocio -E quasi mi scordavo che sei una novellina in certe cose!- esclamò.
-Ehi!- con uno sguardo scioccato le pizzicai il braccio.
-Ouch Cat! Ma che diavolo!- ridacchiò.
-Smettila, non ho 5 anni e non è la prima volta che mento ai miei su certe cose!- sorrisi scuotendo la testa -Solo che non ho mai detto una bugia così tanto grossa- enfatizzai sulla parola "tanto".
Entrò nel vialetto di casa mia per poi parcheggiare la macchina ed estrarre le chiavi dal nottolino, pronta a rispondermi.
-Devi stare tranquilla, non succederà nulla di grave stasera e i tuoi non scopriranno mai la tua innocentissima bugia- fece gli occhi a cerbiatto seguiti da un piccolo sorriso.
Risi scuotendo la testa mentre entrambe chiudevamo gli sportelli della macchina.
-Sarai la mia rovina Copson- le diedi una spallata mentre aprivo il portone di casa, lei in risposta rise di gusto.
-Siamo a casa!- urlai non appena entrammo, ma non ricevetti alcuna risposta.
-Strano, di solito tuo fratello c'è sempre a quest'ora- si accigliò.
-Oh e tu lo sai davvero bene!- esclamai prendendola in giro mentre arrossiva.
-Chi sa cosa bene?- una voce roca e profonda pronunciò alle nostre spalle.
Entrambe saltammo dallo spavento e ci girammo per trovarci davanti a mio fratello con solamente un paio di pantaloncini da basket addosso, sudato da capo a piedi e con una mela in mano.
Mi tenni una mano al petto mentre cercavo di riprendermi dallo spavento.
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STREETS - a mafia love story
RomanceUn incontro casuale ma voluto dal destino. Due vite totalmente diverse che si intrecciano fondendosi in una sola. Un equilibrio stabilito tra la luce e le tenebre. Ma cosa puoi fare quando ti innamori di un mafioso?
1. Car races & leather jackets
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