Restarono nudi l'uno davanti all'altra a guardarsi. Si erano fermati per un attimo, il viso rosso e gli occhi lucidi per l'eccitazione.

Kakashi le sfiorò il viso con una carezza, un sorriso dipinto sul suo volto arrossato e gli occhi sottili come quelli di un gatto.

K: "Sei pronta?"

Lei aveva perso la parola. Non riusciva più a pronunciare verbo e perciò come risposta si aggrappò al suo collo sollevando il bacino, facendo scontrare i loro sessi.

Un gemito scappò dalle labbra di Kakashi, roco e soffice che fece eccitare ancora di più (T/n).
Stava per baciarlo ancora ma venne fermata dalla stretta di lui sui suoi polsi. Li teneva in modo da far alzare le braccia a (t/n) ed ecco che prendeva una specie di foulard dal cassetto vicino al letto in cui si trovavano.

(T/n): "A... a cosa serve?"

Gli ricordava per un attimo uno di quei teli che gli uomini del pub gli avevano messo sulla bocca per impedirle di chiedere aiuto e si spaventò un po' quando vide lui legare con l'oggetto ai polsi e i polsi alla testata del letto fatta in ferro.
Cosí era bloccata e non poteva muovere le braccia.

K: "Sperimentiamo Il paradiso della pomiciata"

(T/n) non fece nemmeno in tempo a pronunciar verbo che Kakashi gli aveva aperto le gambe con foga e si era chinato verso la sua intimità.

Non poteva vedere quello che stava facendo, sentiva solo il calore delle sue labbra sul suo inguine. Succhiava con voracità l'area di pelle desiderata, lasciando un marchio ben visibile di colore viola su di quello mentre lei faceva uscire suoni osceni dalle labbra, suoni che portarono lui a leccargli l'addome proprio sopra i peli pubici.

Il desiderio cresceva a pari passo con l'eccitazione. (T/n) non ce la faceva più ad aspettare, cosí fece uscire delle parole dalla sua bocca, incrinate per colpa dei gemiti di piacere provocati dal tocco di Kakashi sui suoi capezzoli e dal calore della lingua di lui appena sotto si loro.

Lasciò un ultimo marchio sotto il seno destro prima di baciarla con foga, affondando la lingua nella sua cavità orale.

Si posizionò all'entrata della "foresta" per cosí dire, accarezzandole il bacino, come per chiederle il consenso, che gli fu dato nonappena lei fece combaciare la punta del membro di lui con questa.

Cosí Hatake affondò finalmente dopo tanto tempo di attesa, godendosi il calore ed il gemito eccitato di lei che, sotto di lui, si dimenava nel tentativo di liberarsi del foulard e riuscire ad aggrapparsi alla schiena di lui, senza però riuscirci.

Intanto Kakashi si era fatto ancora più spazio tra le cosce sode di (t/n), stringendole larghe al petto per riuscire a spingere meglio dentro di lei.

La vedeva contorcersi per il piacere, mordendosi parte del suo braccio che aveva a disposizione e facendo muovere il seno in una danza paradisiaca che fece infiammare ancora di più Kakashi.

Accellerò il ritmo guidato da quei movimenti cosí erotici, dando spinte sempre piú profonde nell'antro caldo in cui si trovava, ascoltando il suono della voce di lei rimbombare tra le pareti bianche ricoperte dalla muffa.

Lasciò le cosce per poi afferrare il bacino della ragazza e guidarlo sempre in modo da dare spinte più profonde.

Era abbandonato anche lui al piacere mentre sentiva i suoi sensi offuscarsi assieme a quelli di (t/n) che aveva allargato le gambe come se dovesse partorire, lasciando spazio a quellw spinte che andavano sempre più veloci mandandola in estasi.

Quando sentí di stare per raggiungere l'apice, Kakashi uní le loro labbra in un bacio e si separò da lei, cercando di uscire da lei prima di venire, ma non riuscendoci.

Lo sperma aveva toccato l'apertura della ragazza che, incoscente di quanto accaduto, ansimava ancora ricoperta di sudore, a gambe aperte e occhi chiusi.

Kakashi la slegò e si stese accanto a lei prendendole la mano in cerca di sostegno fisico. Era stremato anche lui, ma gli era piaciuto, ovvio che gli era piaciuto.

K: "C... come è stato?"

Disse ansimando e voltando la testa verso il viso di lei che già lo stava guardando da un po'.

(T/n): "Credo che la parola giusta sia 'sporco' "

K: "Sporco?"

(T/n): "Sembravi un maniaco quando mi hai legato i polsi... mi sono detta 'oddio adesso questo mi stupra' "

Fece un viso contrariato e confuso.

K: "Cercavo solo di essere originale... sai visto che non aveva preparato il letto con i petali di rosa e le candele profumo di lavanda sparse sul pavimento ho dovuto rendere tutto magico in un'altro modo"

(T/n): "Quello non era magico... quello era ILLEGALE"

Si finse offeso, Hatake, girando lo sguardo verso il soffitto e incrociando le braccia al petto.

K: "Non era 'ILLEGALE' era solo vietato ai minori e visto che tu sei una mocciosa..."

(T/n): "...Ma abbiamo la stessa età..."

K: "L'età mentale è un'altra cosa"

Lei gli diede uno schiaffo facendolo ridere come non mai.

Restarono per minuti a guardare il soffitto, respirando lentamente una volta calmati, godendosi solo la presenza dell'altro.

Un dubbio si presentò nella mente di (t/n) qualcosa di spaventoso che la fece preocculare d'un tratto mentre stringeva la mano di lui pensando ancora al momento appena passato.

Si tirò a sedere girandosi di scatto verso di lui e guardandolo negli occhi.
Lo chiese con in cuore a mille, sperando vivamente che le sue paure non fossero fondate.

(T/n): "L-lo hai usato il p-preservativo, vero??"

[Kakashi]

O cazzo, sono fottuto.




Spazio me:

Ecco doppio aggiornamento per farmi perdonare.

Non so se vi ho soddisfatt* ma ripeto ultimamente dubito delle mie capacità di "scrittrice" se cosí mi si può definire.

Non l'ho nemmeno riletto quindi se trovate errori grammaticali o ripetizioni è per via di questo.

Grazie a chi è rimasto a leggere questa storia fino a questo punto, l'epilogo uscirà prima o poi e segnerà la fine di questa nostra avventura.

Vi amo❤️

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