Squadro Takemichi dall'alto verso il basso, con gli occhi sbarrati e il cuore che aumentava il battito. Non l'avevo mai detto a nessuno, nemmeno ad Hina o Emma.

- Come lo sai? Te l'ha detto lui?

- No. Me lo racconterai tu tra dodici anni.

Lo osservai per un secondo che sembrò durare in eternità. Quindi lui sapeva di tutto? Come fosse possibile?

- Perché sei qui?- sono molto titubante, ma se quello che mi sta dicendo è il vero, dovevo tornare indietro da Mikey.

- Inizialmente sono tornato indietro solo per salvare Hinata.- sento il cuore aumentare i battiti mentre lo guardo preoccupata.

- Hina è morta nel tuo futuro?- lo sguardo di Takemichi si intristisce, mentre abbassa lo sguardo per asciugarsi gli occhi. Stava piangendo.

- Sì, per questo sono tornato indietro. Per salvare lei, e per salvare tutti voi.

Mi avvicino abbracciando Takemichi. Stava soffrendo, probabilmente più di tutti noi. Appoggia la testa nella mia spalla piangendo silenziosamente mentre io gli accarezzo la schiena.

- Mi dispiace di non averti creduto da subito, non avevo capito l'enorme peso che ti porti dietro.- la mia voce si addolcisce mentre continuo ad abbracciarlo.

Tuttavia non ero sicura di quello che avrei dovuto fare. Amavo ancora Mikey, ma non credevo di riuscire ad affrontarlo, non dopo quello che mi aveva detto.

- (T/n)-chan...parlerai con Mikey?- ha lo sguardo fisso nei miei occhi aspettando una mia risposta.

- Tu credi che restandogli vicina il futuro cambierà?

- Lui è annegato nella sua follia per averti perso.

La prima volta che avevo visto Mikey credevo che fosse un bambino, un ragazzo sciocco, mentre ora capisco che è fragile e potrebbe cedere da un momento all'altro. Volevo salvarlo da se stesso e dal suo buio.

- D'accordo Takemichi, va a salvare la tua Hinata, mentre io salverò il mio amore.

Takemichi mi stringe in un forte abbraccio ringraziandomi, mentre io cercavo di recuperare un minimo di coraggio per poter affrontare la persona che più mi rendeva vulnerabile.

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Salgo le scale dell'ospedale con il cuore in gola. Alla fine della scalinata l'avrei rivisto, la persona che era riuscita a spezzarmi il cuore. Che buffo, eppure ero stata io a dirgli che gli avrei spezzato il cuore, invece eccomi qui a salire le scale in cerca di sistemare le cose tra di noi. Ripenso a cosa mi avrebbe detto Emma se fosse qui con me. Forse che sto sbagliando, oppure che sono troppo impulsiva. Sento un profondo senso di vuoto all'interno del mio petto. Volevo che tutto questo finisse al più presto, che questo dolore sparisse completamente, ma purtroppo non era possibile.

Arrivo sul tetto e sento un brivido sulla nuca sotto il suo sguardo che mi toglie il fiato. E' ferito, ha un labbro che sanguina e un livido che gli si stava forma sotto un occhio. Probabilmente era stato Draken.

Il gelo si impossessa del mio corpo quando noto che nella mano impugna una pistola. Il mio sguardo balla tra i suoi occhi e l'oggetto che teneva in mano. Per la prima volta non riesco a percepire le sue intenzioni. Nei suoi occhi qualcosa è cambiato, c'è una piccola luce. Ha il volto rilassato e un mezzo sorriso sulle labbra. Mi sento spaventata nel vederlo così.

- Ho sempre detto che avrei fatto del male a chi ti avrebbe ferita.- si punta la pistola alla tempia sorridendo e guardando verso l'alto.

In quel momento con le lacrime agli occhi capi che l'avevo sempre amato e che se l'avessi perso, non sarei riuscita a vivere un secondo di più.

Right person, not enought time [Mikeyxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora