capitolo trentacinque

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"Ciao." Salutò lui mettendosi in piedi.
"Che fai qui?" Chiese lei.
"Io sto bene, te?" Alex la prese in giro facendola ridacchiare.
"Ti stavo aspettando." Aggiunse poi serio.

"Ok, andiamo a casa?" Chiese e lui scosse la testa. "In realtà volevo farti sentire una cosa, vieni." Disse prendendole la mano per poi portarla in sala 2.

La fece sedere allo sgabello mentre si posizionava dietro il microfono.
Lei lo guardò confusa.

"Che fai?" Chiese di nuovo.
"Ti faccio sentire il mio nuovo inedito. Si chiama Tra silenzi." Disse serio mentre lei trattenne un sorriso.

"Ho lasciato accesa la tv
Così sento suoni nel silenzio
Fuori nuvole piangono a testa in giù
Forse è tempo che le ascolti un po' di più." 

Iniziò mentre lei tenne lo sguardo basso ascoltando la canzone.

"Tra silenzi
Guardo un quadro man mano
cade a pezzi."

Questa volta sorrise non riuscendo a trattenere il sorriso.

"Tra silenzi
Tocchiamo la vita con pochi gesti."

Finì per poi prendere un lungo sospiro alzando lo sguardo al cielo.
Lei rimase in silenzio guardandolo, lui girò lo sguardo incontrando il suo.

"Hai aspettato il momento giusto per farmela sentire?" Chiese divertita mentre lui ridacchiò allontanandosi dall'asta.

"Buon Compleanno!" Disse imbarazzato alzando le mani.

Lei scoppiò a ridere per poi andare subito ad abbracciarlo.
"Grazie." Gli sussurò stringendolo a sé.

"È una bella canzone, complimenti davvero." Gli disse sempre a sussurri mentre rimanevano attaccati.

"Ammetto di essermi ispirato un po' a te." Disse lui facendola staccare di poco.
"Davvero?" Chiese incredula.
Lui annuì.

Lei sorrise. "Quindi adesso mi devo sentire fortunata?" Chiese ironica facendolo ridere.

Appena si riprese, le spostò una ciocca di capelli, le prese la guancia con la mano e l'accarezzò.

"Grazie." Sorrise lei facendolo ricambiare.

La tirò verso sé, e la baciò di nuovo.
Lei allacciò le braccia al suo collo tirandolo verso di lei per averlo più vicino, mentre lui approfondiva sempre di più il bacio che si stavano dando.

Quando si staccarono, lui sorrise per poi superarla. "Ora possiamo andare." Lei ridacchiò e prese il borsone seguendolo.

"Ti devo dare un voto adesso?" Chiese rompendo il silenzio piacevole.

Lui la guardò mentre camminavano verso l'uscita.
"Ti riferisci al bacio o alla canzone?" Chiese furbo beccandosi una spintarella da lei.

"Da tutti e due dai."
"Allora quanto mi daresti?" Chiese divertito con un sorriso da furbetto.
"Mhh.. per l'inedito ti darei un bel 10." lui annuì. "Allora vuol dire che ti è piaciuto molto."

Lei confermò. "Molto."

"Per il bacio ti darei.. 6-" Lui la guardò male.
"Bacio così tanto male?"
"Abbastanza."

"Certo, come no." E intanto le prese il viso per darle un'altro bacio, questa volta a stampo, mentre intanto con l'altra mano aprì la porta per uscire dagli studi. "Abbastanza." Scimiottò la voce di Rachele mentre lei gli diede un pugno e lui scappò via per non farsi prendere.

Scherzarono per la strada di ritorno, e quando arrivarono al cancello della casetta Alex si mise dietro di lei.
"Oddio no, non dirmi che è quello che penso." Disse lei esasperata mentre Alex le coprì gli occhi con la mano e la conduceva sui scalini, aiutandola a salire.

"Non lo so, tu a cosa stai pensando?" Chiese divertito.
"Non dovevate." Si lamentò.

"Non sentirti speciale, l'abbiamo fatto anche con Serena e Betta." La prese in giro lui.

"Ao." Lei fece per tirargli un pugno, ma non vedendo niente, non riuscì a beccarlo.

Continuarono a camminare lentamente, quando però Rachele inciampò su uno scalino, non cadette solo perché c'era Alex a tenerla.

"Cazzo mi sono scordato dell'ultimo scalino." Si lamentò lui sorpassando lo scalino in cui Rachele inciampò.
"Ma io non lo so, che palle che sei." Sbuffò lei mentre lui ridacchiò.

Arrivarono alla porta finestra e finalmente gli scoprì gli occhi.

"Buon compleanno!" Urlarono tutti mentre Rachele ridacchiò.

"Oddio." Si mise le mani in testa notando tutti i palloncini.
"Oddio il tiramisù!" Disse poi notando il dolce nel tavolo e tutti scoppiarono a ridere.

"Sì ciao ci siamo anche noi eh." Mattia la salutò con la manina.

"Tanti auguri!" Carola le saltò addosso facendola ridacchiare. Abbracciò ognuno di loro ringraziando.

Iniziò la festa e le fecero soffiare le candeline.

"Tanti auguri a te, tanti auguri a te. Tanti auguri a Rachele, tanti auguri a te!" Cantarono per poi applaudire.

"Esprimi un desiderio." Le disse Nicol sorridendo.

Lei prese un sospiro guardando la candelina per poi soffiare forte.
Poteva sembrare banale, ma era plausibile come cosa, il suo desiderio era vincere Amici.

"Discorso! Discorso! Discorso!" Urlò Lda costringendola a parlare.

Rachele si mise dietro il tavolino imbarazzata.
"Allora." Iniziò per poi rimanere in silenzio.
"Iniziamo bene " Ridacchiò Luigi.

"Sì, allora. Volevo ringraziare in primis chi ha fatto il tiramisù." I ragazzi risero. "Poi chi ha avuto l'idea di fare la festa, che immagino si stata un'idea di Carola come che non avevo detto a nessuno del mio compleanno." Carola annuì contenta.
"Poi vabbè, ringrazio tutti voi. Dal primo all'ultimo, perché riuscite a sopportarmi senza lamentarvi o almeno non lo fate in mia presenza. Solitamente odio festeggiare il mio compleanno per tutto un casino che mi creo sempre da sola, che non sto qui a spiegare perché nessuno capisce come che effettivamente non si capisce veramente. Però devo dire di essere davvero molto contenta di aver trovato voi come compagni. E basta non so più che dire e ho parlato anche fin troppo." Tutti applaudirono facendo fischi mentre lei sorrise in imbarazzo.

𝗧𝗶𝗺𝗶𝗱𝗲𝘇𝘇𝗮-> AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora