Dietro di lui Elias lo guardò con occhio freddo e ammonitore, mentre Alexander si spostava vicino all'Alfa del Deserto.
Alexander "Elias è il benvenuto e ti chiedo di portare rispetto al suo branco, e loro dovranno fare lo stesso nei tuoi confronti"
Nonostante il tono calmo e quasi rilassato del maggiore, Cassian si sentì quasi fulminato dallo sguardo piuttosto eloquente che gli lanciò.
In tutta risposta Terry sbuffò risentito e per nulla concorde, costringendosi a ritirarsi verso il proprio accampamento con i pugni stretti lungo il proprio corpo.
Quando aveva raggiunto l'altro capo della piazza fu fermato dalla voce di Elias.
Elias "Per quel che vale, sono disposto a passare sopra i vecchi dissapori con tuo padre e mantenere salda l'alleanza"
L'Alfa dallo sguardo profondo come una notte senza stelle si voltò verso il Delta con un ghigno in volto.
Terry < Tu potrai anche passarci sopra, ma nessuno dei due perdonerà mai ciò che è stato, penso tutt'ora che mio padre abbia fatto un grande sbaglio quella notte: avrebbe dovuto uccidere te, non tua madre >
Detto ciò si allontanò a passo svelto dalla piazza, lasciando dietro di sé stupore e confusione in ogni lupo.
Il lupo dal pelo simile al legno fissava da diverso tempo il punto dove Terry era appena scomparso, nel tentativo di elaborare anche quella rivelazione.
Come ad esprimere tutta la sua confusione, le sue zampe presero a tremare tanto che non furono in grado di sostenere il grande peso del suo corpo e facendolo finire a pancia a terra.
Sentì ben presto lo sguardo preoccupato di Alexander su di sé e si costrinse a rivolgergli il proprio, come per chiedergli spiegazioni o conforto; in fondo, Alexander, essendo il maggiore aveva sempre fatto da fratello maggiore a tutti i futuri capobranco, Cassian compreso.
Solo questa volta anche il maggiore era confuso e insicuro quasi quanto lui e si limitò a riassumere la propria forma umana e accarezzare l'orecchio sinistro del più piccolo.
Poco dopo anche un'altra mano si appoggiò con delicatezza sul suo pelo e il famigliare odore di aghi di pino si fece più vicino.
Elias < Devi pensare prima di agire, poteva attaccarti >
A quell'ammonimento le orecchie del canide si abbassarono, appiattendosi sulla testa.
Cassian si ritrovò profondamente colpito dall'apparente freddezza negli occhi del compagno, questi infatti non tradivano alcuna emozione relativa a ciò che era appena accaduto, ma semplice nervosismo per tutti gli sguardi puntati su di lui.
Forse intuendo il disagio di Elias, Alexander decise di condurre la delegazione Giotun fuori dal villaggio, su una piccola altura dove avrebbero potuto costruire l'accampamento.
Cassian rimase in silenzio per tutto il tragitto, sconvolto, spaventato, insicuro, anche incuriosito, per certi aspetti; voleva sapere ogni cosa sul passato di Elias prima che fossero altri a rivelarglielo.
Nemmeno il moro al suo fianco sembrava interessato ad intrattenere una conversazione e ne fu davvero molto grato, non sapendo in quale stato sarebbe potuta fuoriuscire la propria voce.
Alexander notò immediatamente lo strano, seppur lecito, comportamento dei due e non si fece scappare alcun dettaglio.
Alexander < Che rapporto c'è fra voi due? >
I Giotun quasi ghiacciarono alla domanda del capo delle Praterie ma si costrinsero a rispondere.
Elias < È il mio compagno >
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Non come gli altri
WerewolfCassian è un Alfa, il futuro capo di un grande e potente branco. Come ogni Alfa deve trovare un compagno con cui condividere ogni aspetto della propria vita, tuttavia la Dea della Luna ha in serbo altro per lui. Elias non è un lupo come tutti gli al...
Cap. 27
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