«(T/n)-chan... che bello! Sei tu quindi!» disse la villain con aria entusiasta. «Non hai idea di quanto io abbia sentito parlare di te! Forse è la prima volta che mi presento come... me!»
«Che cosa volete da noi?!» esclamai. «Avete attaccato tutti noi per quale ragione?»
Lei sorrise, portandosi poi le mani -anche se occupate a tenere le sue armi- alla bocca. «Non posso dirtelo!»

Io la guardai perplessa, indietreggiando spaventata.

«Però... devo ammettere che il sangue ti dona.» la vidi osservarmi la gamba, per la precisione la coscia destra, ovvero il punto in cui mi aveva colpita. «Anche se è una gocciolina che percorre la tua pelle... il rosso ti dona!» corse verso di me, puntandomi il coltello dritto al petto.
«(T/n)!» urlò Ochako venendo verso di noi correndo. «Allontanati!»

Ochako bloccò l'attacco della villain, atterrandola in pochi secondi.
È incredibile come sia diventata forte in questi ultimi mesi...!
Lei è tutta un'altra persona rispetto alla Uraraka Ochako delle medie che io conoscevo. È diventata più forte e sicura di sé, mentre io non sono cambiata di una virgola. Anzi, forse l'unica cosa diversa è che sto mettendo in pericolo i miei amici.

«(T/n), puoi immobilizzarla con la tua unicità?! Riesci a farlo?!»

Guardai la mia amica con sguardo vuoto. Dio, non mi sono mai sentita così inutile quanto ora.

«La ferita mi impedisce di usare il mio potere...» mi giustificai imbarazzata dalle mie stesse parole.
«Uh? Eppure, non è molto profonda, (t/n)-chan.» la villain sotto presa della castana mi guardò dritta negli occhi. «Sei sicura che sia questo il vero motivo?»
Deglutii fissando le iridi gialle della ragazza. «Perché dovrei mentire...?»
«Non saprei... dimmelo tu il motivo.»
«E tu dicci il perché siete qua.» aggiunse Ochako.
la villain Toga sorrise ad Ochako. «Sai, anche tu sei straordinaria Ochako-chan. Tu sei proprio come me.»
«E-eh?»
«Sei innamorata di qualcuno, vero? E vorresti diventare come quella persona in tutto e per tutto! Vuoi diventare come chi ti piace, è naturale! E a te che tipo ti piace? Io adoro quelle ridotte male che profumano di sangue. Per questo finisco per fare tutti a pezzi.» il suo sorriso divenne più evidente. «Dimmi Ochako-chan... sono divertenti? Le storie d'amore intendo.»

Distraendo Ochako con il suo discorso era riuscita ad infilzarla con quel piccolo oggetto usato su di me poco prima. La castana allentò di poco la presa che aveva sul collo e sul braccio della villain, liberandosi poi dalla presenza di Ochako che la teneva ferma a terra non appena sentimmo dei rumori avvicinarsi.
Da dietro un cespuglio, infatti, uscirono dei nostri compagni, tra cui Midoriya portato in spalla da Shouji.

«C'è troppa gente e non voglio finire ammazzata. Bye bye.» con queste sue ultime parole, dopo aver guardato un'ultima volta nella nostra direzione, la villain sparì in mezzo agli alberi e il buio che li accompagnava.

«Menomale che state bene!» disse il verde ricolmo dalla testa ai piedi di ferite. «Chi era quella?»
«Una villain... ed è pazza!» rispose Ochako.
«Siete ferite?!»
«Non è niente di grave... tu piuttosto, Deku...!»
«Non c'è tempo! Venite con noi. Stiamo andando verso il rifugio mentre proteggiamo Kacchan! E anche te ora, (T/c)...!»
«Io...?» borbottai confusa.
«Kacchan? Intendete Bakugou-chan? E dov'è?»

Tutto il gruppo si girò alle loro spalle, probabilmente cercando Bakugou, ma che in quel momento non c'era.
Una voce però, fece spostare la nostra attenzione dal sentiero ad un albero.
Un altro villain.

«L'ho preso io... con la mia magia.» tra le dita teneva una piccola biglia, facendoci capire che il nostro compagno si trovasse al suo interno. «Non è adatto a stare dalla parte degli Hero. Noi lo porteremo su un palcoscenico in cui riuscirà a splendere molto di più!»
«Restituiscilo!» urlò Midoriya.
«Restituirvelo?» domandò quasi stupito il villain.
«Non appartiene a voi! Kacchan appartiene solo a se stesso!»

Todoroki fece un attacco con il ghiaccio in direzione del villain, ma lui si spostò prima che potesse colpirlo.

«Vogliamo solo mostrargli che non c'è un'unica via. I giovani d'oggi sono portati a scegliere la loro strada in base al sistema di valori vigente.» continuò il villain mascherato.
«Non solo Bakugou, ma manca anche Tokoyami...!» commentò Shouji.
«Vedendo di cosa è capace mi è sembrato un'ottima aggiunta. Ma non credo sarà l'ultima.» il villain guardò verso di me.

Ormai avevo capito. Ogni cosa, fin da quella visita in ospedale da Shigaraki Tomura, la lettera che mi è stata data al di fuori della sala giochi e anche la lettera di minacce diretta ad Ochako... era tutto per far in modo che potessero portarmi via con loro per qualsiasi cosa loro pensino che gli serva.
Ma ora... sono inutile.

«(T/c). Se usiamo insieme i nostri quirk riusciremo a riprenderci Bakugou.» mi disse il bicolore.
«Io? Non puoi farti aiutare da qualcun altro...?»
«No. Ti ho allenato e ti ho aiutata a controllare il tuo potere. Ora è il momento di usarlo.»
«Todoroki, io...-»
«Non puoi?» il villain prese parola. «Chissà come mai.»

Lui saltò su un altro albero, allontanandosi sempre di più.
Tutti quanti lo seguimmo, ma stargli dietro era più dura del previsto.

«(T/n)...» Ochako mi chiamò a passa voce. «Perché quel villain ha detto che non puoi usare la tua unicità?» 





♤| Due domande ve li siete post* su cosa stia accadendo a (t/n)?

Cercherò però di aggiornare più spesso. Sto uscendo dal blocco dello scrittore che avevo già da un mesetto. :/

Al prossimo capitolo <3

-𝚁𝚎𝚍 𝚂𝚔𝚢 ▪︎ {Kirishima Eijirou X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora