Alex si butta all'indietro sul materasso, mentre io resto seduta guardandolo da sopra con una mano appoggiata al suo addome. 
<Tua sorella è simpatica> dico, facendogli riaprire gli occhi. 
<Dovresti metterti con lei, allora> afferma con tono stizzito.
Sospiro guardandolo; <Non ti sarai offeso sul serio, vero?> 
<No> mormora, ma non mi inganna. 
<Non ci credo> ridacchio scuotendo il capo. 
<Credici> 
<E' tua sorella Alex> sbuffo io. 
<Lo so, e tu sei mia> milioni di farfalle si smuovono dentro di me alle sue parole; <Perciò se qualcuno dice che stai bene con Luca mi incazzo, che sia mia sorella o no> 
Sorrido, portandomi a cavalcioni su di lui che mi guarda sollevando il busto e reggendosi sui gomiti; <Sei troppo geloso> mormoro prendendogli il viso tra le mani; <Quando lo capirai che voglio solo te?> 
Ed è vero; come posso anche solo pensare di volere qualcun altro quando lui è l'unico. Sono completamente andata per Alex, mentalmente e fisicamente; mi sembra quasi come se mi avesse rapita e rinchiusa in un posto sconosciuto a tutto il resto del mondo. I miei occhi vedono solo lui, il mio corpo reagisce solo al suo tocco, i miei pensieri sono affollati dalla sua immagine e il mio cuore perde battiti solo al sentir nominare il suo nome; come posso immaginare qualcun altro accanto quando tutto quello che voglio è disteso sotto di me in questo istante? 
<Chi lo avrebbe mai immaginato> sussurro, sdraiandomi al suo fianco, con le gambe intrecciate alle sue e i nasi che si sfiorano. 
<Che cosa?> 
<Che mi sarei innamorata> traccio il contorno del suo viso con i polpastrelli; <Prima di entrare qui non credevo nell'amore, nelle relazioni intendo> 
<Perché no?> 
<Non lo so, penso perché non ne ho mai avuto prova concreta> dico facendo spallucce. 
<Eppure eccoti qua> bisbiglia lui. 
<Eppure eccomi qua> ripeto guardandolo; <Che mi hai fatto, Alex?> chiedo chiudendo gli occhi, e facendo sfiorare le nostre labbra.
<Non lo so, ma voglio continuare a farlo> sussurra lui, prendendo a baciarmi lentamente. La sua lingua parte all'immediata ricerca della mia, quasi come se senza di essa non potesse vivere un secondo di più. 
Mi stacco, appoggiando la fronte sulla sua; <Mi prometti che quando usciremo non cambierà nulla?> gli chiedo, facendo riaffiorare una delle paure che mi tormentano da settimane. Ho paura che una volta usciti da qui le cose tra di noi cambino; stare chiusi in un posto insieme ventiquattr'ore su ventiquattro è una cosa, ma fuori da qui con le nostre vite, i nostri impegni, come cambierà quello che abbiamo costruito? Non voglio perderlo, non posso, ma se lui si dovesse stancare di me, io che cosa farei? Se una volta uscito da qui e rientrato a contatto con il mondo reale dovesse accorgersi che io non sono quello che cerca? Non posso obbligarlo ad amarmi, o a stare con me, ma come potrei io stare senza di lui? 
<Perché dovrebbe cambiare qualcosa?> chiede scuotendo il capo. 
<Non lo so> mormoro, non volendo parlargli delle mie insicurezze per non risultare noiosa o pesante. 
<So cosa stai pensando e no, non mi stancherò di te> dice leggendomi come un libro aperto; <Non mi stancherò mai di te> 
<Lo dici adesso, ma non puoi sapere la risposta che daresti- che so-  tra un anno> 
<Hai ragione, non lo so> ammette; <Ma so che ti amo, e questo, basta e avanza> mi stampa un bacio sulla bocca, che distendo in un sorriso sincero; <E poi non mi va di buttare quei biglietti per Madrid> 
<Non vedo l'ora di andarci> dico con occhi sognanti, immaginandoci già in quella camera d'hotel. 
<Avremmo l'idromassaggio in camera, sai?> dice ammiccando. 
<E con questo?> 
<Niente-> dice facendo spallucce; <Però sai- tu mezza nuda, in una camera solo nostra, non sai mai quello che potrebbe succedere> 
<Alex> esclamo colpendolo al petto. 
<Non ho detto niente> 
<Ma io ho inteso tutto> lo rimprovero. 
<Come se  ti dispiacesse> 
<Non ho detto questo, infatti> 
Si passa la lingua sulle labbra guardandomi, per poi passarsi una mano sul viso quando incontra i miei occhi; <Che hai?> gli chiedo ridacchiando.
<Se mi guardi così fino a Madrid non ci arrivo> mormora. 
<Contieni gli ormoni, Alexino> ridacchio usando il nomignolo con cui lo chiama Carola; mi alzo dal letto e afferro il quadernetto che avevo riposto sul comodino poco fa. 
<Dove vai adesso?> chiede mettendosi seduto sul mio letto.
<A scrivere> 
<Vengo con te> fa per alzarsi ma lo blocco, posandogli una mano sul petto e rimettendolo seduto. 
<No, non riesco a concentrarmi se ci sei tu, e devo davvero sbrigarmi a finire> 
<Uff> sbuffa lui, facendo il labbruccio. 
<Non mi convincerai con quella faccia da cane bastonato> rido chinandomi su di lui ed appoggiando le mani sulle sue ginocchia reggendomi in equilibrio. 
<Ci ho provato> sospira; <Quando hai finito ci vediamo però?> 
<Sono già le dieci, Alex> gli ricordo indicando la sveglia; <E domani abbiamo lezione presto, non penso potremmo passare molto tempo insieme stasera> 
<Dormiremo> dice ovvio, guardandomi. 
<Chi te lo dice che voglio dormire con te?> 
<Te lo si legge in faccia, non sai mentire> 
<Ti sbagli> dico rialzandomi eretta; anche lui si mette in piedi e si pone proprio davanti a me. 
<Ci vediamo in camera mia> dice lasciandomi un bacio a stampo per poi superarmi. 
Resto immobile a sorridere come un ebete per qualche istante prima di scuotermi mentalmente e recarmi sul divano del soggiorno vuoto ma, nonostante Alex non sia qui fisicamente, non abbandona mai i miei pensieri. Ho lasciato che lui vedesse ogni parte di me, è stata la prima persona con cui mi sono completamente liberata dell'armatura che porto da anni; gli ho aperto il mio cuore, gli ho mostrato il mio lato vulnerabile, fragile e il fatto che io non me ne penta minimamente dimostra quanto mi fidi di lui. 

Perché so che Alex saprà amarmi, maneggiarmi con cura ed io avrò la stessa cura per lui. 

spazio autrice
Ciao amici! Oggi STRA in orario. 
Capitolo un po' di passaggio però boh mi piace, è carino; ovviamente ditemi anche voi che ne pensate <3
Vi ringrazio STRAtanto per le 70K visualizzazioni, significa tanto per me; VI VOGLIO BENE <3
A domani con il prossimo capitolo <3

Combinazioni di parole// Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora