<<Prego, avanti.>> disse ad alta voce e la porta si aprì, rivelando una donna di circa trent'anni, capelli scuri e occhi chiari. In mano, una cartelletta color tortora <<Oh, Valerie. Prego, entra!>> la invitò il tinto, avvicinandosi a lei.
<<Ciao, Michael. Scusami per il disturbo.>> Valerie era la supplente dell'insegnante di francese, dato che la signora Jamek si era rotta un'anca. La donna si guardò attorno, accorgendosi solo in quel momento della ragazzina seduta di fronte la scrivania <<Signorina Evans!>> la salutó, con un sorriso tirato, studiandola dalla testa ai piedi.
<<Salve professoressa!>> salutò Marlene, alzandosi per educazione. Valerie le lanciò uno strano sguardo, rivolgendo poi la sua totale attenzione al professore.
<<Michael, avrei bisogno di aiuto per correggere alcuni compiti.>> si avvicinò a lui, poggiando la mano sul suo bicipite e stringendolo quasi impercettibilmente <<Solo tu puoi aiutarmi.>> mormorò, guardandolo negli occhi. Marlene spalancò la bocca, guardando la ragazza appena entrata che flirtava spudoratamente con il professore.
<<Valerie, oggi ho da fare. Ma domani pomeriggio ci incontriamo e ti aiuto.>> disse il tinto, sbuffando sottile, scocciato dalle attenzioni di quella donna.
<<Per me va bene. Alle quattro nel mio ufficio?>> chiese, continuando a toccargli il braccio. Michael abbassò lo sguardo sulla sua mano, allontanandosi da lei e costringendola ad eliminare la presa sul bicipite.
<<A domani.>> salutò semplicemente, indicandole la porta. Valerie gli sorrise, lanciandogli una lunga occhiata, prima di uscire dall'ufficio, ignorando la ragazzina che la fissava con uno sguardo di fuoco. Michael chiuse la porta, girandosi verso la sua ragazza e aspettando una sua reazione a quella scenetta.
<<Marlene, stai bene?>> le chiese, dato che la mora se ne stava in silenzio, con lo sguardo fisso sulla porta <<Marls?>> provò a parlare ancora, e la ragazza esplose.
<<Quella troia ci ha provato con te davanti a me, ti rendi conto? Io gliela stacco quella mano.>> quasi urlò la mora, e il tinto la guardò negli occhi, prima di iniziare a ridacchiare <<Cosa cazzo ridi?>>
<<Marlene, calmati.>> il ragazzo si avvicinò a lei, abbracciandola e continuando a ridere.
<<Per quale motivo stai ridendo?>> chiese ancora la più piccola, con la faccia quasi schiacciata sul petto del suo ragazzo.
<<Perché sei veramente adorabile quando sei gelosa, e io ti amo.>> Marlene allontanò il viso dal suo petto, sbuffando, e gli diede un bacio a fior di labbra.
<<Mi amerai anche quando dovrai venirmi a trovare in galera per tentato omicidio?>> il tinto rise ancora di più, annuendo.
<<Certo.>> le spostò una ciocca di capelli dal viso <<Tentato omicidio?>>
<<Già. Non la ucciderò, non arriverei mai a quel punto.>>
<<Ah, no?>> chiese il ragazzo più grande, divertito da tutta quella situazione.
<<No, perché deve poter guardare questo.>> sussurrò sulle sue labbra, prima di baciarlo, infilando le mani tra i capelli ormai castano naturale del suo ragazzo. Michael ricambiò, stringendole la vita e approfondendo il bacio, inspirando il suo profumo.
~•~
<<Ragazzi, io proporrei una bella pausa, vi va?>> chiese Calum, alzando lo sguardo dal suo libro di storia e posandolo sui suoi amici.
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"What about us?" • Michael Clifford •
FanfictionMarlene Evans, 18 anni, ha una vita piena di impegni e divertimento. È come tutte le ragazze della sua età: studia, esce con gli amici e ha una cotta per un ragazzo. Peccato che quel ragazzo sia Michael Clifford, il suo 23enne professore di storia...
Capitolo 34
Comincia dall'inizio