•Capitolo 29•

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"Sh, sh. Haz, mi piacerebbe tantissimo. Ma tu sei sicuro che... reagiranno bene? A me non l'hanno fatto... Non per metterti ansia o cosa ma meglio che ne parliamo prima di fare qualche danno... Non vorrei mai che ti ritrovassi come me, senza casa. Non lo sopporterei." lo guardai negli occhi e lo vidi dispiaciuto e preoccupato perciò scossi la testa e gli sorrisi.

"Per come sono protettivi i miei, non diranno nulla..." lui sorrise e sembrava sollevato.

"Perfetto." mi scoccò un bacino sulle labbra e mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi dal letto.

***

Io e Louis passammo tutta la mattinata a conversare, a ridere, a baciarci senza un preciso senso, a confidarci cose, a stare insieme come due normali fidanzati farebbero. A ora di pranzo ci prendemmo un panino veloce e poi andammo in camera per cambiarci per andare dai miei.

"Sono abbastanza sexy e presentabile così?" disse, entrando in bagno dove mi stavo lavando la faccia. Indossava una camicia bianca e uno skinny jeans nero con le Vans.

Pensai che non l'avevo mai visto con una camicia prima, non l'avevo mai visto vestito in modo più elegante perché era molto sportivo, e un po' per quello, un po' perché era davvero davvero sexy, non riuscii a parlare e continuai a guardarlo e quasi sbavare per almeno dieci minuti.

"Haz? Chi ti ha mangiato la lingua?" ridacchiò, prendendomi in giro e io mi schiarii la voce.

"S-stai benissimo." dissi abbassando la faccia verso il lavandino per nascondere il rossore delle mie guance, lui rise e aspettò che finissi e che mi asciugassi il viso prima di abbracciarmi la vita da dietro e poggiare, per quanto la sua altezza lo permettesse, il mento sulla mia spalla.

"Ci provo. Tu invece stai benissimo senza neanche provarci..." sussurrò dolcemente al mio orecchio e arrossii ancora di più.

"Smettila, sai benissimo che non è così." mi imbronciai e lui alzò gli occhi al cielo.

"Tu dici che non è così, io l'ho sempre pensato." mi rivelò e io sorrisi soddisfatto.

"Sempre?" lo provocai, e lui sbuffó ma sorrise e mi accarezzò i fianchi delicatamente e annuì.

"Da quando mi hai suggerito quelle cose al test. Eri davvero sexy... hey riccio qual è la 7? e tu: la C ma falla finita adesso. Eri irresistibile." scimmiottò, e mi fece girare leggeremente schioccandomi un bacio sulle labbra.

"E se qualcosa dovesse andare storto?" mi disperai, tornando alla realtà, e lui sospirò.

"Non voglio mentirti dicendoti che andrà sicuramente tutto bene, perché non lo so," mi sistemò il colletto della camicia, " ma io sarò qui sempre." sorrise, e io sorrisi di rimando un po' più timidamente.

"Ora andiamo sexybaby." mi fece l'occhiolino e ridacchiai. Prese lo zaino dove aveva messo un ricambio e lo spazzolino e io presi le mie due borse con i vestiti sporchi per cambiarli con altri puliti.

Scendemmo e prendemmo l'auto di Louis, che giudò per almeno 20 minuti per poi arrivare. Io iniziai a tremare, le gambe instabili, il cuore a battere forte e la gola secca. Avrei dovuto almeno avvisare mia madre forse?

Alzai la mano, pronto a bussare ma Louis mi prese per il polso e mi fece girare, perché probabilmente notò la mia instabilità.

"Posso andarmene, se non sei sicuro." aveva quell'espressione impaurita e triste che non mi piaceva.

"No, ti voglio qui. Ti ameranno, è solo che sono agitato." abbassai lo sguardo e lui mi mise un dito sotto il mento, costringendomi a guardarlo di nuovo in quei ghiacciai che si ritrovava negli occhi.

"Andrà bene sexybaby. Andrà benissimo, perché tu sei speciale e ti accetterebbero anche con otto teste, okay?" mi posó un bacio sulla fronte e bussò alla porta mentre io gli prendevo l'altra mano e intrecciavo le nostre dita.

Sentii il rumore delle chiavi nella serratura, e strinsi ancora di più la mano di Louis. Poi prima che potessi realizzare, la porta si aprì e mostrò mia mamma a cui morì il sorriso sulle labbra.

"Ciao Harry!" esclamò prima di abbracciarmi con fare scettico, io mi morsi il labbro, " Hai portato un amico?"

"Uhm, non proprio un amico..." dissi con l'adrenalina a mille, e lei spalancò gli occhi. Vidi Louis sorridere timidamente a mia madre con la coda dell'occhio e quasi mi sentii di svenire.

"Salve Signora Styles, sono il ragazzo di suo figlio." disse Louis con più calma di quanto mi aspettassi.

"Ah, ragazzo... Ora capisco. Piacere, caro." disse ricomponendosi, e guardandomi severa... gli strinse la mano sorridendo in modo tirato.

"Entrate..." mormorò, mimandomi con le labbra un 'dobbiamo parlare'.

Andrà a finire bene...?

Ciao ragazze, vi amo.
Nuovo capitolo, spero vi piaccia. Come pensate reagirà Anne quando parlerà con Harry?

Scusate anche il leggero ritardo ma già maggio in sè per sè è ODIOSO perché è pieno di roba da fare, poi ho avuto da fare perché sono andata a Milano e ho incontrato i The Vamps!!!!! Sono felicissima, si è realizzato uno dei miei sogni più grandi.

ANYWAY,
Bye y'all ci sentiamo presto ;)
-M

† Since we were 18 † -Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora