Quel pomeriggio aveva terminato di lavorare abbastanza presto e pertanto, dopo aver chiesto al suo hyung se lo potesse accompagnare in qualche negozio, si diresse con lui verso il centro città. Era stato veramente fortunato che quel pomeriggio Seokjin avesse accettato un'uscita all'ultimo secondo.
Ultimamente aveva preso ad uscire sia con Taehyung sia con i suoi hyung, insieme o anche a coppie. Sembrava assurda come cosa, ma gli sembrava quasi essere tornato indietro nel tempo, come se invece di sette anni fossero passati pochissimi mesi. Le cose con il suo migliore amico erano nella norma e poteva dire che il loro rapporto fosse quasi uguale a prima.
Si stava impegnando parecchio Taehyung in quelle settimane: si erano incontrati parecchie volte e ogni tanto l'azzurro lo sorprendeva mostrandosi in azienda per trascorrere le pause passate insieme. E Jimin come poteva dire di no alle squisitezze di pranzo che gli portava?
Piano piano tutto sembrava muoversi nella direzione giusta e a Taehyung andava bene così. Perché nonostante non gli fosse stato ancora detto chiaramente che l'avesse perdonato, aveva di nuovo vicino il suo amico. E questa era l'unica cosa che davvero gli importava.
Smise di pensare al suo amico nel momento in cui sentì la voce del suo hyung. Sicuramente gli avrebbe dato dell'eterno indeciso e purtroppo, Jimin, non avrebbe potuto negare l'evidenza. Quei due colori erano bellissimi, non poteva scegliere uno solo e abbandonare l'altro.
«Loro due vengono via con noi?» domandò Jin, indicando con le dita i due pantaloni tra le mani del minore.
«Certamente! Ero così indeciso che-»
«-che li hai presi entrambi, anche perché non potevi sceglierne uno e lasciare lì l'altro. Giusto?» lo interruppe il maggiore, ottendo un sorriso e un si a bassa voce dal biondo. «Lo sapevo già. È così bello tutto questo. Il mio piccolo Chim non è cambiato, non sai che bella notizia è questa. Sono orgoglioso, sai?»
Molto probabilmente Seokjin non se ne era neanche accorto, ma mentre parlava si era avvicinato così tanto all'opposto per abbracciarlo che ormai lo stava stringendo forte tra le sue braccia. Beh, Jimin era felice del fatto che il suo hyung lo fosse altrettanto, ma forse stava esprimendo la sua gioia leggermente troppo. Anzi, veramente troppo.
Così, dopo avergli dato tre patte sulla schiena il maggiore si staccò, facendo tornare a respirare il biondo. Dopo altri minuti in quel negozio, i due, decisero di andare alla cassa e una volta pagato il dovuto uscirono e si diressero verso la macchina del più piccolo. Non ci volle molto prima che essa giungesse a casa di Jin: dopo essersi fermato, Jimin, spense il motore, guardò l'opposto e parlò.
«Grazie per essere venuto con me Seokjinie-hyung. So che sono difficile e ti ringrazio per non aver perso la pazienza.» asserì con un sorriso sulle labbra.
«Non devi ringraziarmi Jiminie, l'ho fatto con piacere.» rispose il maggiore, togliendosi la cintura e aprendo poi la portiera. «Ora vado che se rimango fuori altro tempo non so cosa possa combinare Namjoon-ah.»
«Va bene, salutamelo hyung!»
Dopo un ultimo saluto Seokjin si avviò verso la porta di casa sua e Jimin dopo aver riacceso la macchina partì, ritornando così nel suo caloroso appartamento.
Pensandoci bene, al suo ritorno, Jungkook non sarebbe stato nel suo appartamento, ma nel proprio. Non capiva perché, ma in quella settimana gli sembrava molto strano. Dopo lavoro rimaneva sempre fuori più del previsto e alla sera si incontravano raramente e quando lo facevano il castano sembrava sempre assorto nei suoi pensieri.
Più di una volta è capitato di vederlo alzarsi durante la notte, andare in bagno e rimanerci a lungo; quando poi dopo un pò lo raggiungeva lo trovava sempre nello stesso punto della serata precedente: seduto sul bordo della vasca con le mani tra i capelli. Aveva chiesto più volte cosa gli succedesse, ma Jungkook gli aveva risposto sempre allo stesso modo: «sto bene Jimin-ssi, non preoccuparti. Torna pure a dormire».
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love will remember | kookmin
Fanfiction"Ai miei occhi brilli di una luce che neanche puoi immaginare, brilli così tanto che a distanza di anni il mio cuore si riconosce sempre e solo tuo." ‧₊˚ ☁️⋅♡🪐༘⋆ Park Jimin, project manager per un'importante impresa coreana, decide, dopo mesi di...
24. Qual è l'incubo ricorrente?
Comincia dall'inizio