Il velo del dolore

Capitolo 70

Lo guardo sconvolta e lasciandogli uno sguardo truce vado via di corsa, lasciandolo soddisfatto con un'espressione da vincitore.
Come cazzo ha potuto?.
Come cazzo può comportarsi così?
Mille domande mi inondano la testa e a questo punto penso veramente che Mike possa allontanarmi per questa cosa.
Non gli ho mai detto di quel bacio e adesso, lo posso perdere per un inutile sbaglio.
Mi inpanico e comincio a respirare troppo forte.
Cerco di chiamarlo ma non risponde.
Merda Mike dove sei.
Se lui fa prima di me, io lo perderò.
In un istinto ricordo che può essere da Rob o al suo negozio di tattoo e optando per la seconda chiedo a Katty di mandarmi immediatamente l'indirizzo.
Lei risponde subito è grazie a google Maps in dieci minuti e senza fiato sono fuori dal negozio.
Riprendo fiato e spingo la porta.
Non vedo Mike in nessun angolo e riconosco essere il suo collega, Ryan venirmi incontro.
"Ciao hai appuntamento oggi?"
"Ehmm in realtà no ... sto cercando Mike. È qui.?"
Lui mi guarda meglio e sollevando un sopracciglio sorride.
"Ma tu sei la sua ragazza vero?. La ragazza del luna park.?"
Io arrossisco e balbetto qualche parola incomprensibile.
Lui ridacchia e fa finta di non darlo a vedere.
"Comunque no, stamattina era qui ma poi ha avuto un imprevisto ed è andato via di corsa.
Non saprei dove sia."
Dopo averlo salutato, mando un'altro messaggio a Mike terrorizzata.

"Mike devo parlarti, per favore dove sei ?"

Poco dopo grazie a Dio il cellulare suona ed è proprio lui.
"Ehi che succede?"
Sono troppo agitata e dico parole a caso senza un filo logico.
"Stai parlando a raffica che succede?"
"Io... devo parlarti Mike, non per telefono di presenza, quando puoi?. È urgente sai che non ti disturberei altrimenti."
"Char.. sto facendo studiare mia sorella, ho alcuni documenti importanti da controllare. Non puoi aspettare almeno fino a domani ?
Poi mi dirai tutto."
" Fino a domani ?" sussurro nervosa.
Potrebbe essere troppo tardi.
" Se è così urgente allora passo fra un po' sei a casa?" è sento una voce dolce chiedergli chi è al telefono.
Lui risponde ma non sento cosa dice perché parla troppo piano.
"Dove sei quindi?" mi richiede.
Mi mordo il labbro e sospiro.
"Fuori dal tuo negozio ."
"Merda Charlotte ma sei a piedi ?"
Di nuovo quella voce gli chiede chi sono.
"Si ma devo parlarti dove possiamo vederci.?"
"Ma sei completamente dall'altra parte del paese, fuori è buio potrebbe essere pericoloso. Cazzo dai dammi qualche minuto ti vengo a prendere."

POV'S MIKE

"Devo uscire puoi aspettare che torno fra un po'?.
Alice si guarda attorno e la sua espressione cambia. Dopo quello che è successo con mia madre, Alice sembra un po' preoccupata è questo mi fa incazzare fottutamente tanto.
"Posso venire con te.? Prometto di non fiatare."
"Certo metti il giubbotto dobbiamo fare in fretta."
Lei saltella felice e rapidamente dopo aver chiuso casa, saliamo in macchina.
"Dove dobbiamo andare? era una ragazza vero?"
"Sei preoccupata Alice ?
Lei fa no con la testa e guarda in basso.
"Non ho mai conosciuto una ragazza... c'è una tua amica."
"Lei è più speciale delle mie amiche."
Lo dico con un tono che nemmeno sembro io. Cazzo mi sto rincoglionendo tutto.
Mi fa domande molte specifiche e non posso sembrare un pappamollo.
"Alice io non ho bisogno di una fidanzata, mi interessa che state bene tu e mamma."
"E Giulia, lei ti interessa come sta?"
"Certo amore è nostra sorella, sto lavorando anche per lei. Appena avremo tutti i soldi posso fare qualcosa per riprenderci la sua custodia."
Oh sussurra.
Non voglio continuare questo discorso.
"Adesso non chiedere più nulla " le dico serio.
"Okay scusa Mike ."
Non faccio in tempo a tranquillizzarla che il mio cellulare comincia a squillare.
Noto sullo schermo il nome Sam ma non volendo distrarmi dalla guida non rispondo.
Vicino ad un insegna stradale noto Charlotte  e mi fermo davanti a lei.
"Stai bene?" le chiedo immediatamente abbassando il finestrino.
Lei senza nemmeno guardarmi negli occhi fa il giro dell'auto e Alice apre la portiera.
A questo punto lei alza gli occhi e avrei immaginato tutto tranne che Charlotte avrebbe sussurrato il nome di mia sorella.