Il Torneo degli Estratti - Prima Gara

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3 - Quel sentimento disperato per due ragazze con cui non potevo condividere la quotidianità, come farebbe una coppia qualsiasi, mi stava facendo campare di storie d'amore che esistevano solo nei miei ricordi. E, nella memoria, il tempo si mescolava senza soluzione di continuità: potevo essere, al tempo stesso, sul letto con Anna a Tokyo nel 2019 e con Elena sul prato della Floridiana nel 2016.
Farmi psicanalizzare dalla mia ex più odiata non era poi così male.

4 - "Io e Rylee eravamo diventati fuoco contro fuoco. Lei, con le fiamme del suo ardente desiderio di vivere, e io, con le sole ceneri di ciò che il mio piromane passato aveva distrutto.
Rimaneva un mistero: se avessimo iniziato a giocare, chi si sarebbe scottato?"

5 - "Ballo, musica, superalcolici. Il solo modo di dimenticare finchè non si trova qualcosa per cui valga la pena di ricordarsi."

6 - «Non smetterò mai di amarti. Non importa se nella prossima vita ti innamorerai di qualcun altro, io sarò sempre lì a vegliare su di te. Manterrò la mia promessa, fino alla fine dei miei giorni. Fin quando non mi verrà ordinato di prendere l'anima dell'ultima persona su questa terra. Fin quando non chiuderò la porta dietro di me. Manterrò la mia promessa Edith, te lo giuro.»

7 - Dai pugni chiusi fuoriescono fasce di stoffa di colore rosso, arancione, giallo, verde, blu reale, viola, mosse ritmicamente verso l'alto, per poi ricadere ai suoi fianchi formando curve sinuose. Ai lati della strada, due lampioni spandono luce fioca che si riflette in piccole pozzanghere.
Nell'aria si diffondono le battute in quattro quarti dell'Inno alla Gioia: scivolano fuori da una finestra socchiusa; sul davanzale sonnecchia un gatto nero.
Alex apre un portone di legno ed entra.

8 - Eravamo due cuori dannati, sbeffeggiati dal destino, uccisi lentamente da un fato impietoso, disillusi dalla vita, avvinti da un martirio invisibile ma costante.
Quell'incidente era stato fatale, aveva cancellato la nostra infanzia con un colpo di pennello, catapultandoci in una disillusione silente, in una tribolazione amara, in un'angoscia pura.
Era stato il nostro battesimo del fuoco, uno schizzo di veleno sull'esistenza, una scivolata su un lago ghiacciato.

9 - Quindi mi fidavo, quando gli passavo la mano sopra i pantaloni e la stringevo leggermente riuscendo a vedere il suo sorrisetto compiaciuto, quando la mano la infilavo dentro i suoi pantaloni, e soprattutto quando me lo ritrovavo in bocca.
In quei momenti mi sentivo una scema, ma anche se gli facevo male, lo graffiavo e delle volte neanche lo facevo finire lui era lì a supportarmi tenendomi i capelli in alto e la testa in basso.
Quindi ero felice, e mi fidavo.

10 - Non ti illudere ragazzina... Cosa credi di fare? Vuoi provare a entrare in un mondo non tuo? Stai al tuo posto! Resta quello che sei, una povera disadattata senza famiglia che non ha diritto a nulla. Questo sei! Una povera zingarella albanese che vive in una casa famiglia, senza neanche la cittadinanza italiana. L'ultima degli ultimi. Senza ambizioni, senza aspirazioni. Il nulla assoluto.
E pensare che io vorrei solo amare ed essere amata...

11 - Non pensarci e amami, amami come se non ci fosse mai stato un passato, come se ne dipendesse del nostro futuro, come se io fossi la tua unica àncora di salvezza in questo mare di dolore

12 - «Sai, quando tutti ti dicono che sei cattivo, alla fine finisci per crederci» le disse, «E per me è molto più semplice credere di essere cattivo anziché buono. Non conosco altri modi per essere migliore, perché forse non sono migliore di così»

13 - Era diventato ormai uno stimolo inconscio, mentre le allucinazioni di suo padre continuavano ad irrompere nelle loro giornate, improvvise e letali. Erano mostri che diventavano vivi, pronti a ghermirli nei momenti di effimera tranquillità. Un giorno sua madre aveva due bocche, e lui doveva toglierne una. Quello dopo la sua pelle si stava cospargendo di insetti, e lui doveva ucciderli. La graffiava, la feriva. Ferite che sembravano non volersi rimarginare più.

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