La piccola non smise di certo di piangere, ma sollevando appena il capo stava ora osservando la - ai suoi occhi- gigante mano tesa sopra di sé.
Non fece in tempo a valutare attentamente se afferrarla o meno, perché sua madre era sfortunatamente già arrivata e sfortunatamente stava per rimproverarla, una volta sollevata da terra, davanti a tutti quei grandi adulti.
"Sei stata fortunata...puoi anche smetterla con le tragedie greche, sei più sana di un pesciolino...ah, ciao Jimin"
"Yoonah...ma sei stupenda, come ti sei fatta grande!" l'umiliato playmaker non si curò neanche della moglie del fratello, che già sapeva non nutrisse per lui una così grande stima, ma prese in braccio la piccola nipote, cercando di strapparle un minimo radiante sorriso.
Ma Yoonah era distratta. Decisamente distratta.
"Hoseok, Yoongi...è passato tanto dall'ultima volta..."
"Già"
Sì, la nipote non stava di certo prestando attenzione allo zio. Io suoi occhietti giudicavano sicuramente più allettante il dondolio delle piccole croci che "quel grande uomo della mano" portava ai lobi.
E sì, Jungkook fece fatica a non notare come la bambina lo stava fissando.
Quindi si avvicinò.
"Yoonah, giusto...?" le sussurrò all'orecchio.
Lei annuì, particolarmente emozionata per questo scambio di interazioni.
Aveva la mente così impegnata da proprio non accorgersi da dove l'invitante caramella che l'uomo le stava ora porgendo fosse spuntata.
Rimase a bocca aperta, Jungkook si perse in una risata di gusto osservandola aprire - in gran segreto - la carta della gommosa alla fragola.
"E tu...? Penso di non averti mai visto"
Il giovane spostò lo sguardo verso la donna un po' più cresciuta."Infatti, è la prima volta... piacere, Jungkook Jeon. Coinquilino di Jimin"
"Piacere mio, Yeji Kim"
Sensazione strana. Il musicista percepiva qualcosa di strano. Non sapeva definire nemmeno lui cosa trovasse bizzarro - o meglio, familiare.
Decisamente familiare.
Non che avesse tempo né l'attenzione per soffermarsi più di tanto.
"Mi piacerebbe restare di più, ma devo proprio andare..." annunciò, lanciando un ultimo sguardo al coinquilino, che ora voleva probabilmente augurargli un qualcosa non propriamente carino.
"...buona serata a tutti", così congedò con un cenno Yeji, con un veloce pugno sulla spalla ai suoi "colleghi" e con un ampio sorriso alla piccola creatura, che di risposta agitò velocemente la mano libera.
Silenzio, silenzio che non fu interrotto fino al tonfo del portone che si richiudeva.
"Ah...beh, non preoccupatevi per stasera, possiamo fare un'altra volta per la cena..."
Yuji fissò Jimin, facendogli segno di lasciare la bimba.
Lui obbedì, recependo anche il chiaro messaggio di rifiuto per l'imminente "appuntamento".Hoseok e Yoongi si scambiarono un veloce sguardo, che in un centisecondo significò tutto: 'fin troppa tensione, qualcosa non va'
"...domattina partiamo presto, andiamo a lasciare Yoonah da mio fratello"
"Eh sì, ci hanno anticipato la vacanza, da non credere!"
"Bogum!"
"Fratello!"
"Papà!"
Si univa a loro Bogum, fratello del giovane baskettaro nonché casalingo marito della signora Kim e di conseguenza padre della piccolina.
Jeans attillati, camicia a scacchi, golfino che appena circondava le spalle.
Un classicone di suo fratello, pensava Jimin."Era così lontano il distributore?"
Neanche aveva interrotto l'abbraccio con il fratellino che subito venne rimproverato dalla moglie.
"Sì, tesoro"
Ma possiamo dire ci fosse abituato.
"Hoseok, Yoongi...da quanto tempo!"
E tutto così, a macchinetta, uguale a prima.
Di certo quella famiglia era bizzarra, come coppia uno era l'opposto dell'altra. Ma dalla loro complicità - un po' aiutata dall'estremo accomodare di lui - e grazie alla quotidiana abitudine c'era vicendevolmente ormai parte di uno nell'altra.
E Yoonah...forse era fin troppo piccola, ma di certo era un caratterino ' a parte'."Ah...tesoro, per che ora ha detto Taehyung?"
'Taehyung'
"Per le otto e mezza, prima deve rifinire gli ultimi dettagli del progetto. Già ho sentito che ci sono state delle complicanze con i proprietari degli edifici, cerchiamo di non creargli ulteriori problemi e arriviamo in orario. Per piacere, voi due"
"T-taehyung?"
"Sì, mio fratello..." rispose la donna a Yoongi, senza comprendere perché la stesse fissando con quegli occhi terrorizzati, neanche avesse pronunciato il nome di chissà quale diavolo ultraterreno.
"...fa l'architetto, gli lasciamo Yoonah per la settimana... perché?"
Stupore? Confusione? Terrore?
Jimin collegò soltanto guardando le facce sconvolte dei due amici.
Taehyung? Fratello, architetto? Problemi con i proprietari?
"S-scusa...potresti ripetere...?"
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𝐋𝐞𝐭 𝐓𝐡𝐞𝐫𝐞 𝐁𝐞 𝐋𝐨𝐯𝐞 ᯽ 𝑡𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘
FanfictionNessuno meglio di un musicista può comprendere quanto un oggetto di legno possa salvarti la vita. E nessuno meglio di un architetto può decidere di abbattere e ricostruire qualcosa - 𝑎 𝑠𝑢𝑜 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜. Let there Be Love - TAEKOOK by jor...
𝐕𝐈 - Parentele?
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