Una volta saliti sul treno, Vincenzo si addormentò dopo neanche dieci minuti, Venere invece lèsse il libro che si portò con sé  "Normal People" di Sally Rooney. Giunti a destinazione, si fermarono al bar della stazione.

<<Un cappuccino, un ginseng, un cornetto al cioccolato e uno alla marmellata di albicocche grazie>> disse Vincenzo alla barista. Dopodiché raggiunse Venere seduta ad un tavolo nascosto in un angolo. << Quanto ti devo?>> gli chiese tirando fuori il portafogli, <<nulla, mi hai pagato il treno ed io voglio ringraziarti e per questo tutto ciò che desideri oggi te lo comprerò.>> rispose sedendosi dinanzi alla sua amica. <<Non dirmi ciò, perché potrei farti spendere tutti i soldi che hai>> <<no, non lo faresti, perché sei una persona razionale e che da molto valore al denaro.>> <<non ti sopporto, mi conosci fin troppo bene>> rispose sorridendogli.

Vennero interrotti dall'arrivo della loro colazione. <<Grazie>> dissero insieme alla cameriera che si stava allontanando dal loro tavolo. <<Allora, posso sapere perché non volevi che Dafne venisse?>> le chiese Vincenzo prima di prendere un morso del suo cornetto, <<non c'è alcun motivo>> rispose lei pulendosi il viso con un fazzoletto dopo aver preso un sorso del suo ginseng , <<non ci credo mi spiace>> <<ti ripeto, volevo passare una giornata con te>> <<senti Venny, per quanto possa essere gratificante sentirti dire ciò, mi stai mentendo e questo non mi piace>> le disse con tono serio, <<ok, ieri sera ho visto in tv Ares, è qui a Milano per la settimana della moda>> <<e noi siamo qui per quale motivo?>> <<voglio vederlo dal vivo e capire se ancora lo amo>> <<ora tutto mi è più chiaro, grazie per avermelo detto>> rispose sorridendole, Venere a sua volta con il suo fazzoletto gli pulì il mento sporco di cioccolata <<mi sembra di stare seduta con un ragazzino di sei anni>> disse la riccia ridendo.

Dopo aver fatto un giro per tutta la città, verso le 16 del pomeriggio si diressero al Fashion Hub Market di piazza Gae Aulenti, dove si sarebbe tenuta la fashion week di Milano a cui Ares era stato invitato a partecipare come pubblico.

Venere e Vincenzo rimasero fuori dalla struttura, così che potevano vedere tutte le star direttamente scendere dalla macchina; c'erano anche dei grandi schermi che proiettavano ciò che avveniva all'interno degli edifici, così i due amici rimasero lì davanti ad osservare le sfilate circondati da migliaia di persone.

<<Lo vedo.>> disse ad un tratto Venere dando una gomitata al fianco di Vincenzo.  <<Qual è?>> chiese lui massaggiandosi la zona colpita, <<quello vestito con il maglione azzurro e i pantaloni neri.>> <<ha i capelli sistemati con il gel?>> <<sì, è lui>> rispose lei rimanendo incantata da tale bellezza. <<Ora capisco perché la prima volta mi sei venuta addosso per baciarmi, effettivamente abbiamo molti tratti del viso simili>> <<una volta anche il taglio dei capelli>> aggiunse Venere continuando ad osservare Ares. <<Stai per sbavare, chiudi la bocca>> ma Venere non sentì neanche la frase, perché era immersa nei ricordi del tocco del suo principe spagnolo sulla sua pelle perlacea.

<<Stronzo.>> disse poco prima di distogliere lo sguardo dallo schermo, <<ma che ti prende?>> le chiese Vincenzo, <<è stata una pessima idea.>> rispose iniziando ad allontanarsi dalla folla, Vincenzo allora capì, sorrise e la raggiunse correndo <<lo ami ancora vero?>> <<è stato la mia prima volta in tutto, penso che sono condannata a ricordarlo per sempre.>> <<non vederla come una condanna, devi vedere la relazione con Ares come uno spunto, anzi una lezione per le relazioni future che avrai, e scommetto che arriverà un principe vero e proprio per te o magari...una principessa>> disse facendole l'occhiolino, <<hai ragione, riavviciniamoci>> propose infine lei.

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