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Quella mattina, mentre Olivia sorseggiava il caffè, non faceva che raccontarmi di come il professore di scultura fosse non solo bello, ma anche carismatico, affascinante e con un gusto nel vestire fuori dal comune.

<<Ti giuro che sembra un dio greco Luna>>
<<Oh non esagerare che sarà mai>>
dissi sollevando le labbra dal cappuccino che stavo bevendo.
<<Bene non credermi, alla prossima ora lo vedrai con i tuoi occhi>>
<<Noi non facciamo scultura Olivia>>
<<Lo so, ma si da il caso che io sappia che passa per questo corridoio proprio alla prossima ora>>
Delle volte le tattiche di spionaggio di Olivia sapevano veramente mettere i brividi.

Un'ora dopo eccoci di nuovo in quel corridoio che aspettavamo il famoso prof di scultura.
Non sapevo nemmeno io come mi ero lasciata convincere.

<<Eccolo!Eccolo>> mi disse tirandomi una gomitata
<<Aia Olivia>>
Seguii il suo sguardo e rimasi incantata al passaggio del professore.
Era così giovane, ma aveva uno stile elegante che sapeva dargli un senso di autorità.
I suoi occhi azzurri si puntarono su di noi mentre con un sorriso ci fece un cenno del capo
<<Buongiorno ragazze>>
<<Buongiorno professore>> rispondemmo noi in coro.

<<Stai sbavando>>
<<Ma smettila Olivia>>
Tuttavia mi ci volle qualche secondo per voltare lo sguardo dal professore che spariva in una delle aule.
<<Oggi mi devi aiutare con fotografia ricordi>>
Me ne ero completamente dimenticata, Olivia invece sembrava essere un'agenda umana.
<<Hai ragione, vieni da me almeno ci lavoriamo insieme>>

La mattinata scorse lenta ma finalmente uscite dall'università ci incamminammo verso la scuola di Jacob per andarlo a prendere.
Durante il tragitto spiegai ad Olivia il mio lavoro di babysitter e tutte le stranezze della famiglia Campbell.

<<Questo Rory mi sembra davvero uno scemo>>
<<Ti ringrazio!>> Esclamai.
<<E perché litigano così tanto poi?>>
<<Da quello che ho capito Marcus si arrabbia per il comportamento di Rory, credo che Marcus avrebbe bisogno di una mano dopotutto, ha sulle spalle il peso di tutta la famiglia>>
Olivia si fermò di colpo e io mi arrestai poco dopo.
<<Che fai?>>
<<Quindi con Marcus c'è qualcosa>> disse con un sorrisetto sulle labbra.
<<Ma che dici Olivia!>>
Riprese a camminare con la solita espressione compiaciuta e le mani dietro la schiena.
Arrossii leggermente.
<<Beh da come lo difendi sembrerebbe proprio di si>> mi venne davanti e si mise a camminare all'indietro <<avanti a me puoi dirlo>>

Sicuramente Marcus era qualcuno per cui provavo stima e lo trovavo un bel ragazzo, ma che mi piacesse mi sembrava esagerato.

<<No Olivia, non provo davvero niente per lui, è un bravo ragazzo ma non l'ho mai visto sotto quella luce>>
<<Sarà>> disse mentre mi tornava affianco.

Arrivate fuori dalla scuola di Jacob iniziò una leggera pioggerellina fastidiosa.
La campanella suonò e lo vidi correre in lontananza verso di me.
Appena mi raggiunse mi abbracciò con un sorriso stampato in volto.
<<Luna guarda che ti ho fatto>>
Si levò la cartella dalle spalle e tirò fuori da un quaderno un disegno.
<<Vedi>> mi indicò con il dito sul disegno <<questa al centro sei tu e poi questo qua di fianco con il libro in mano sono io>>
Presi il foglio in mano e mi misi ad osservarlo.

Sentii le lacrime salire ma le rimandai indietro in fretta, poteva sembrare una cavolata ma era da tanto che non ricevevo un regalo da qualcuno.
Qualcuno che mi voleva bene.

<<È meraviglioso Jacob>>
<<Davvero?>> Mi sorrise con un'espressione di orgoglio sul volto.
<<Si davvero>>

Il suo sguardo si spostò su Olivia che era alle mie spalle.
Me ne accorsi e feci subito le presentazioni.
<<Jacob lei è una mia amica dell'università, si chiama Olivia>>

I cinque fratelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora