«Siamo stati bravi, eh?»

«Mitici!» commento.

Mi lascio accompagnare in giardino. Devo essere la prima arrivata, visto che, a parte i suoi compagni di squadra e il loro coach, non vedo nessun altro. C'è chi chiacchiera e chi sta iniziando a bere e mangiucchiare qualcosa. La metà è in piscina a giocare a palla.

Basil ed Earl saltano fuori dall'acqua appena mi vedono, e vengono ad abbracciarmi ancora bagnati.

«Come va, bella?» mi chiede Earl.

«Benissimo. Ancora complimenti, per la partita! E vedo che anche qui avete fatto un lavoro coi fiocchi!»

«Sì, siamo stati bravi.»

«Va meglio la gamba, Basil?»

«Me la caverò» fa, ignorando il gigantesco livido sulla tibia. «Le ragazze?»

«Arriveranno, tranquillo. E sì, c'è anche Amy» aggiungo, strizzandogli l'occhio.

Lui distoglie lo sguardo. Earl gli rifila una gomitata scherzosa e dice: «Dai, venite a fare un tuffo!» Mi avvolge un braccio bagnato attorno alle spalle. «Mi fai compagnia, tesoro?»

«Sì, se la smetti di fare il coglione!» cinguetto, sfilandomi il telo e tirandoglielo in faccia.

Pochi minuti dopo cominciano ad arrivare le prime persone. Poi arrivano anche i nostri amici. Le ragazze mi fanno tutte i complimenti per il mio bikini.

«Potevi indossarlo a Bondi Beach!» mi dice Amy. «Avresti fatto girare tutti!»

Sorrido, anche se ne dubito fortemente.

«Basil ha chiesto di te, prima.»

I suoi occhi si dilatano.

«Potreste ritagliarvi un po' di tempo» le consiglio. «È la serata ideale, non trovi?»

«Ci penserò.» Arrossisce, ma si ricompone subito. «Comunque, non sono qui per questo. Stasera ho voglia di divertirmi!»

Verso le nove arrivano anche le ultime persone. La casa e il giardino ora sono pieni di adolescenti in vena di divertirsi. La festa è appena entrato nel suo vivo, ma ora sono io a sentirmi leggermente spaesata.

«Come va?» Dom mi abbraccia da dietro, mentre sgranocchio qualche patatina dal tavolo. È la prima volta che fa una cosa simile. Il respiro mi si blocca.

«Ehi!» Gli do un buffetto sulla guancia e mi volto.

«Ti stai divertendo?» mi chiede, mentre si versa un bicchiere di Pepsi.

«Non lo so» mormoro. «A parte il bagno in piscina di prima, non ho fatto quasi niente...»

«Va tutto bene?»

«Sono solo spaesata, Dom. In tutta la mia vita sarò stata a una o due feste al massimo... e mai con così tanta gente.»

«Sai qual è il problema?» Beve un sorso di Pepsi. «Secondo me, tu cerchi di organizzarti troppo la scaletta. Perché non provi un po' a lasciarti andare? Come con i viaggi: certe volte è comodo organizzarli prima, ma è improvvisando che si riesce davvero a viverli. Per certi versi, incertezza è anche sinonimo di sorpresa, non trovi?»

Scuoto la testa. «Sei incredibile!»

Mi fa l'occhiolino.


Seguendo il consiglio di Dom, pian piano inizio a lasciarmi andare.

La musica è onnipresente. C'è chi balla, chi fa il bagno in piscina, e chi fa l'uno e l'altro contemporaneamente. Amy e Basil chiacchierano un sacco da soli, ma non si dimenticano di stare anche con noi. Io vario continuamente gruppetto e argomento di conversazione. Conosciamo anche parecchia gente; o meglio: lascio che siano loro a presentarsi, e poi mi presento io a mia volta. Non mi sento ancora pronta a prendere l'iniziativa... ma penso che lo imparerò col tempo.

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