Chapter thirty seven

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Ero rimasto a discutere di varie cose con il padre di Maya, ma prima che me ne andassi mi disse una cosa che mi sorprese, o meglio, mi fece irritare.

"Ah Mattias, non preoccuparti per Maya è uscita con le sue amiche, puoi stare davanti al cancello fin quando non arriverà"

Che vuol dire che Maya è uscita? A quest'ora? Presi un respiro profondo e annuì dopo essere uscito, serrai la mascella e chiesi alle altre guardie con chi fosse andata.

L'ha fatto apposta, è solo una piccola capricciosa che non riesce a starsene per i fatti suoi.

Rimasi lì sorvegliando il cancello, erano diventate le 22:30 e volevo essere con lei e stare tranquillo sul fatto che fosse al sicuro, ma non avevo idea di dove fosse, con chi, cosa stesse facendo, odiavo non sapere le cose.

Ero spazientito, sperai per la mia sanità mentale che tornasse il prima possibile, mi mancava poco per prendere l'auto, cercarla e riportare il suo culo dove deve stare, preferibilmente accanto a me.

Passarono altre ore, presi le chiavi e apri il cancello decidendo di andarla a cercare, ma proprio in quel momento vidi delle luci, era arrivata, alla buon ora.

Sospirai e feci entrare l'auto, chiusi il cancello e mi avvicinai, ma non appena aprì le porte, vidi Maya distesa sui sedili, i capelli un po' scompigliati, e alzai il sopracciglio vedendo che le mancava un tacco, ma cosa ha combinato si può sapere?

La presi coricandola sulla spalla e senza farmi vedere annusai le sue labbra, sapevano davvero molto di alcol, ha esagerato come mi aspettavo.
Sospirai e presi la sua borsa riportandola in camera, era andata letteralmente.

La distesi sul letto e la osservai, almeno non ha messo una gonna, non potevo lamentarmi più di tanto sull'outfit sta volta.

"Maya" sussurrai scuotendole il viso, le bagnai il viso con dell'acqua e sospirai, ci mise un po' a prendere conoscenza.

"E-eh?" mugolò e cercai il suo pigiama, "Guarda come ti sei ridotta" sospirai e la misi seduta "Prova a vestirti" dissi e nel mentre andai a cercare in bagno qualcosa per levarle il trucco, ma non appena trovai il necessario la vidi ancora distesa, non provò nemmeno a muovere un muscolo.

"Ti devo aiutare?" chiesi scuotendola e mugolò, "Maya, rispondimi in modo chiaro magari" borbottai e annuì, sospirai e feci tutto velocemente, la misi sotto le coperte e le tolsi il trucco dal viso, era evidente che era a KO e la lasciai stare, sistemai i suoi vestiti e sbuffai, la serata non è andata come previsto per noi due.

Le baciai la fronte e uscì per sorvegliare la sua stanza lasciandola riposare, dopo aver lasciato una nota sul suo comodino.

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