8. Look at my eyes

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Silence is better than bullshit.

















Valery's pov

Appena uscita dal locale ho chiamato un taxi e me ne sono tornata a casa con il telefono che non cessava di squillare scosso dalle chiamate di Tyler.

Tutte le mie amicizie sono letteralmente andate in pezzi, sembra che io non abbia più il controllo della mia vita.

È per questo che adesso sto camminando in direzione di Chase Wheeler con un unico scopo.

Ovviamente è circondato dai suoi amici, così quando io arrivo lì sono costretta ad alzare la voce per farmi notare.

«Wheeler.»

Il ragazzo davanti a lui si scosta per permettermi di parlarci, è quel biondino che mi ha aggiustato l'armadietto. Mi soffermo con lo sguardo su di lui per poco e ritorno a guardare Chase.

«Ma guarda un po' chi si rivede. La più scontrosa dei Blair... Tuo fratello ti ha dato il permesso di parlarmi?» Alza un sopracciglio mentre tutti gli altri suoi amici e una ragazza lì in mezzo si voltano a guardarmi.

«Ma che stai blaterando? Io posso parlare con chi voglio, quando voglio e dove voglio e ora voglio parlare con te. Adesso. Nell'aula di informatica.»

«Accidenti», mormora un ragazzo.

«Se lui non ci va posso venirci io con te», mi offre un altro.

«Taci Jake, cazzo.», lo ammonisce Chase.

«Chase», gli indico con la testa l'aula di informatica a pochi passi da noi.

«No, Rapunzel. Devi starmi alla larga, cosa non capisci?», dice mentre prende una gomma da masticare e se la getta in bocca, iniziando a masticarla con menefreghismo.

«Ci vorranno due secondi, è importante.» Lo guardo seria.

«Uno e mezzo.»

Mi prende per il braccio, io sbuffo spazientita ma non mi sottraggo a lui.

Entriamo nell'aula di informatica qui accanto e finalmente posso liberarmi dalla presa.

«Quindi, che cazzo vuoi?» Incrocia le braccia al petto e i muscoli dei suoi bicipiti e tricipiti si duplicano. Tende il suo collo tatuato aspettando una risposta.

«Dobbiamo collaborare.»

Mi guarda confuso. «Che?»

«Mia sorella e tuo fratello, le cose che ci ha detto il preside... ricordi?»

Lui inizia a ridere, ma quando nota che io non lo faccio, diventa serio, per poi ridere di nuovo, più forte questa volta.

«Stai scherzando, giusto? Ne avevamo già parlato.» Si tiene l'addome con una mano.

«No, assolutamente. E se quello è parlare...»

Ho bisogno che lui accetti. La mia vita sta andando a rotoli irreparabilmente, vorrei almeno provare a sistemare quella di mia sorella. Darle ciò che io non ho mai avuto.

Il mio sguardo non accetta obiezioni, andrà come dico io ad ogni modo.
Ci fissiamo per un intero, infinito attimo, neanche mi stesse spiando l'anima.

«Io non ho ancora capito cosa ci guadagno...»

Lo fulmino all'istante, ma in realtà ha ragione: non ci guadagnarebbe nulla. Ok, a questo non ci avevo pensato.

ℭ𝔥𝔞𝔰𝔢 𝔐𝔢 [REVISIONE]Where stories live. Discover now