Mi baciò e mi tolse la biancheria che avevo appena indossato.
"Lo sai che un pochino mi mancano quelle orrende mutandine con gli orsetti? Queste sono dannatamente sexy ma non sono da te!" disse guardando quelle che mi aveva appena sfilato.
***
La mattina dopo ci fu una visita imprevista, quando Serena arrivò, io e Rick dormivamo profondamente, Lyda le aprì la porta, la fece accomodare in soggiorno dicendo che, dato che dormivo e Maria era fuori con Lilli, non potevano chiamarmi, ma lei non si fermò a quella spiegazione.
"Non ti preoccupare, ci penso io, è mia la mia migliore amica, è una sorella!" salì le scale ed aprì la porta della mia camera da letto cercando di non fare rumore.
Era buio, passava solo un filo di luce da dietro le tende scure. Senza farsi sentire si avvicinò alle tende e le aprì con un gesto rapido urlando "BUONGIORNO!"
"Buongiorno, un cazzo!" disse Rick mugugnando in cerca del buio.
"Chiudi le tende, ma che ore sono? Ho sonno! - dissi aprendo un occhio per capire cosa stesse succedendo, poi la vidi - PORCA MISERIA! Serena, che ci fai qui?" dissi provando a connettere i neuroni e guardando la faccia sorpresa della mia migliore amica nel vedere con chi avessi passato la notte!
"Che sta succedendo? Rick, sei davvero un pezzo di merda! Ti avevo detto di starle lontano e poi... Santo cielo, copriti, che si vede, praticamente, tutto!" disse sconvolta girandosi dall'altra parte, con una serie di giornali sotto braccio.
"Allora tu non guardare! Altrimenti inizio a pensare che potrebbe anche piacerti quello che vedi!!! Comunque, non ti hanno mai detto che si bussa, prima di entrare in una stanza?" disse provando a coprirsi senza troppo impegno perché ancora addormentato.
"Gini! Mi dici che cosa stai combinando? Vai ancora dietro a questo stronzo? Pensavo che Ian te lo avesse fatto dimenticare! Hai trovato un ragazzo d'oro e rischi tutto per lui? Ma che problemi hai?" disse incazzata nera e non controllando il tono della voce.
"Ma la smetti di strillare, gallinaccio spennacchiato! - provando goffamente a lanciarle un cuscino - Lo sai che il tono della tua voce, di prima mattina, è davvero irritante? Come se durante il resto della giornata lo fosse meno..." disse continuando il botta e risposta.
"Ero passata per leggerle i commenti positivi del suo concerto, stronzo!"disse Serena seccata.
"Serena posso spiegarti, non è quello che sembra..." dissi bofonchiando qualcosa.
"Non è quello che sembra? Sei seria?" rispose incazzata nera.
"O meglio si, è esattamente quello che sembra, ma non è come pensi tu!" dissi infilandomi in fretta la maglietta di Rick e portandola in cucina.
"Ma che cazzo ti dice il cervello? Gini io non ti capisco, perché? Perché farti del male, per quale motivo? Per lui poi... Scusa ieri sera avresti dovuto passarla con Ian, mi hai dato buca per lui ed ora con chi trovo?" disse in tono molto seccato.
"Serena, ti voglio bene, ma non posso spiegartelo, non ora! Mi dici perché ce l'hai tanto con Rick, che ti ha fatto?" chiesi innocentemente.
"Vive! È già questo mi infastidisce, ti rende la vita un incubo! Io ho passato anni a consolarti per lui, scusa ma mi sono stancata, chi è causa del suo mal pianga se stesso!" disse con tono di resa.
Rimasi in silenzio, sapevo che le avrei dovuto dire la verità, ma non volevo, non potevo! E forse non mi avrebbe nemmeno creduto. La guardai per qualche minuto, aspettava una risposta, una spiegazione quando arrivò Rick.
"Tieni, questo è per te! - disse passandole la zuccheriera – magari se ne prendi un paio di cucchiaini a digiuno, ti passa tutta questa acidità!" disse continuando a punzecchiarla.
"Veramente? Gini io non capisco, ci ho provato, ma ti stai rovinando con le tue mani, sai come andrà a finire, vero? Tra qualche mese piangerai disperata e quando accadrà, non venire da me!" disse con tono fermo e deciso.
"Io e Rick stiamo insieme. Insieme come coppia, non come amanti occasionali, Ian è solo una copertura, io servivo a lui e lui a me... Non voglio trascinare Rick nel delirio della mia vita, prima deve diventare l'avvocato migliore di tutta New York... Prima la laurea e poi il red carpet!" le dissi baciando le labbra di Rick e sprofondando nel suo caldo abbraccio.
Serena ovviamente non approvò, non avrebbe mai approvato, in fondo lei lo aveva sempre odiato, solo per pochi mesi erano andati d'accordo, ma poi l'idillio finì e tornarono ad odiarsi forse ancor più di prima. Lei non gli aveva perdonato il non avermi perdonato, mentre lui non le aveva perdonato l'aver ferito il suo migliore amico per Mensiur "r" moscia, come lo chiamava lui.
Se Serena mi avesse chiesto di scegliere tra loro due, avrei scelto Rickad occhi chiusi e lei questo lo sapeva.
"Quindi Ian sa tutto e la dichiarazione il giorno del tuo compleanno? Il regalo, il bacio e tutto il resto?" disse incredula.
"Tutto finto" dissi sinceramente.
Le ci sarebbe voluto del tempo per perdonarmi, per digerire nuovamente Rick nella mia vita, per superare l'ennesima menzogna che le avevo raccontato. La pregai solo di mantenere il segreto e basta, non le diedi altri dettagli.
STAI LEGGENDO
Soul Mate
RomanceGinevra ha 15 anni, è una ragazza ingenua e spontanea, la sua famiglia fa parte dell'alta borghesia di New York, ha da sempre una cotta per il migliore amico del fratello, un ragazzo di 18 mesi più grande di lei, di nome Richard. Mentre lei è alla...
49 - Gini
Comincia dall'inizio