Best Jeanist si era fottuto da solo! Bakugo aveva vinto e quel ghigno sul suo volto ne era la prova.

"Mmm.. va bene verrò con te, a patto però che deciderò io come ti dovrai vestire!"
"Se lo scorda! Non sono una bambola!"
"Avremo tempo e modo di cambiare questo tuo atteggiamento"

Lo sguardo che gli riservó Bakugo avrebbe potuto incendiare un intero edificio, se solo avesse potuto farlo.

Il tempo di preparare le carte e i vari permessi che Katsuki si ritrovò sul primo volo diretto per l'Italia.
Ha sempre voluto visitare questa nazione, considerata una delle più forti e all'avanguardia nel settore di addestramento di nuovi Hero e tecnologie meccaniche/informatiche.

Atterrati in aeroporto, Bakugo e Best Jeanist, vennero accolti da un caloroso benvenuto da parte di un vecchio amico del Pro Hero

"Tsunago! Finalmente sei arrivato! Che piacere rivederti amico mio! Direi in occasione migliore rispetto l'ultima volta.
Lui deve essere il tuo piccolo allievo di cui mi raccontavi, vero? Piacere il mio nome è Richard!"

Vennero accolti da un uragano di ragazzo, con i capelli caramello e gli occhi di un azzurro celeste da poter far invidia al cielo.

"Piacere di rivederti Richard, da tanto che non ci vedevamo in effetti.
Si, lui è Katsuki Bakugo, uno dei migliori allievi che abbia mai avuto"

Bakugo rimase interdetto dalle parole del suo sensei, non si aspettava una dichiarazione del genere, ma si riprese subito.

"Piacere di conoscerla, Katsuki Bakugo"

E dopo un breve inchino, Richard scortó la coppia fuori dall' aeroporto per prendere la macchina e dirigersi verso il cuore della città di Milano.

"Allora Tsunago, so che volete incontrare Eris"
"Esatto, Bakugo vorrebbe ringraziarla di persona per ciò che fece durante la guerra"
"Beh.. vi devo avvertire che non sarà molto.. disponibile, di recente non se la sta cavando molto bene, quindi.. ehm..Vi ho avvisati nel caso la troverete...scontrosa"

Bakugo ascoltava senza proferire parola.
I tre Hero arrivarono davanti a un edificio moderno, con vetri a specchio e pannelli solari che ne completavano l'arredo esterno, salirono in ascensore per raggiungere uno dei piani più alti dove vi erano delle palestre e delle stanze di simulazione virtuale.

"Tu vai avanti Bakugo, ti raggiungeremo più tardi, Eris si trova in quella palestra infondo al corridoio"

Così i due Hero più grandi si allontanarono e Katsuki si incamminò lungo il corridoio per raggiungere la palestra. Quando entrò non vide nessuno, se non una ragazza minuta all'apparenza, che dava pugni a un sacco da box ma più si avvicinava, più ne poteva osservare  i dettagli.

Capelli corti fino alla nuca con un ciuffo più pronunciato sul lato destro del viso di colore caramello, cicatrici che si estendevano su alcune parti del corpo ma le più evidenti erano quelle della schiena e della coscia sinistra.

"Sei Eris?"
"Chi lo vuole sapere?"

La ragazza non si era neanche girata per vedere chi fosse entrato dalla porta, pensando che qualche suo collega volesse allenarsi.

"Il ragazzo che era riverso a terra durante la guerra in Giappone contro All For One"

Eris si giró immediatamente dopo averlo sentito, Bakugo ebbe così occasione di poterla guardare nei suoi occhi marroni così profondi e caldi, quest'ultima ne rimase sorpresa di vederlo lì in piedi davanti a lei e..vivo

~Shinzo Ai Okinawa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora