9. You just gotta be strong

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Looking for revenge.














Valery's pov

«Perché stai andando così veloce?!», continuo a dire. Mi sto davvero spaventando e, anche se la mia vita è una merda, non voglio morire.

Non oggi. Non così. Non con lui.

«Devi stare zitta», ordina, con lo sguardo incollato dinanzi a sé.

Sento che mi sta uscendo il fumo dal naso. La mia pazienza era già poca, ma ora è inesistente.
Con il cuore che batte a mille dico: «Fammi uscire, voglio scendere.»

Cerco di aprire la maniglia della porta, ma prima che possa anche solo toccarla, lui blocca le sicure.

«Che cazzo fai? Fammi uscire!», lo guardo incazzata.

«Rapunzel, sto andando al triplo del limite di velocità. Tu non uscirai da questa macchina.»

Rimango a bocca aperta.

«Mi stai sfidando?»

«Non credo che buttarti da una macchina in corsa sia il modo migliore di morire.»

Dopo due minuti, svolta in un vicolo, piano piano rallenta per entrare in un inquietante vicolo, poi accosta.

«È qui che hai deciso di uccidermi?», scendo dall'auto e mi riscaldo le braccia.

«Vedo che hai centrato il punto della situazione.» Chiude la macchina ed esce dal vicolo, lo seguo.

La luce divina fuoriesce e mi acceca, così mi metto una mano sopra gli occhi, per guardare meglio cosa si trova davanti a me.

C'è un'enorme casa, delle colonne di mattoncini rossi tengono in piedi il porticato, accanto a un garage. Attorno alla casa vi è un grande giardino colmo di vegetazione, c'è un'altalena che penzola da un albero.

Non ci sono altre case intorno, solo campi.

«Dove siamo?», chiedo, curiosa e spaventata.

Una jeep nera fa il suo ingresso nella strada e si parcheggia nel garage della casa.

«Sto per scoprirlo.» Sto?

«Stai?», lui mi guarda quasi infastidito, come se dovessi già sapere che io non posso venire con lui.

«Sì, questo non ti riguarda», si allontana appena vede un uomo familiare uscire dall'auto e dirigersi verso l'ingresso della casa, per poi entrarci. L'uomo non ci ha visti.

«Vai in macchina.»

«Non mi riguarda? Questa cosa non c'entra con ciò che devo fare per te?»

«No. Ora questo è più importante.» Continua a camminare fino a quando non arriva alla porta della casa, che gli è appena stata chiusa in faccia.

Aggira la casa e spia da una finestra la situazione.

«Ma che... Chase?!»

Sbatte un pugno sui mattoni, turbato.
Cosa succede?
Gira di nuovo intorno alla casa... e sfonda la porta con una spallata.

Sì, dico proprio che ha sfondato la porta. Si è letteralmente sradicata dai perni.

Si sentono delle urla appena entra in casa.

«Che cazzo stai facendo?!» sono le urla di Chase.

Decido di avvicinarmi. Non posso stare qui e non fare niente mentre un vandalo sfonda la porta di una casa e urla contro le persone che la abitano.

ℭ𝔥𝔞𝔰𝔢 𝔐𝔢 [REVISIONE]Where stories live. Discover now