3.1 Indigeno di Danimarca

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«Perché è pericoloso

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«Perché è pericoloso.»

«No, aspetta!»

Troppo tardi. Il foglio si accartocciò sui tizzoni ardenti. Piccoli brandelli di carta incenerita risalirono nella cappa del camino come farfalle notturne.
Roy apriva e chiudeva la bocca senza riuscire a dar voce al suo smarrimento.

Dorothea già armeggiava col bollitore e metteva ordine al piano cucina con gesti repentini e nervosi. Roy pensò che sarebbe stato meglio non disturbarla per un po', ma il suo cellulare prese a vibrare insistente nella tasca dei jeans, non lasciando adito a dubbi sull'identità dellǝ chiamante: 

«Mia madre ha ospiti. Non so per quanto tempo avrò via libera. Vai col vivavoce.»

Costretta fra le mura domestiche, Rhodina era riuscita a liberarsi dalla sorveglianza quel tanto da concedersi di partecipare all'incontro in chiamata. Roy premette un tasto e la voce amplificata riempì la cucina:

«Allora, ci sono novità su arcieri, draghi e cavalieri?»

Dorothea trasalì, afferrò uno straccio e si mise ad asciugare delle posate, ma non disse nulla.

«Roy, ci sei?» chiese Rhodina.

«S-sì, ci siamo. Io...Dot ha distrutto il mio appunto. Dice che è pericoloso.»

«Oh,» fece Rhodina con voce studiata, «e perché mai?»

«Perché scrivere è pericoloso» rispose Dorothea con ovvietà, agitando un coltello in aria prima di gettarlo nel cassetto.

«Ma davvero? Interessante...»

«Sì. E se vi arrivassero altri messaggi di quel genere, per favore, ignorateli.»

«Dot, siamo preoccupati!» non si contenne Rhodina.

«Per favore...» aggiunse Roy calmo, posando il cellulare al centro del tavolo.

Il cassetto fu richiuso senza alcuna delicatezza. Dorothea si voltò, appoggiando la schiena contro il lavandino. Fissava torva il cellulare, come se al suo posto si trovasse Rhodina in persona.

«Se potessi dirvi tutto lo farei. Ma ho giurato. Ho giurato di non farlo.»

«A chi hai giurato...?» chiesero in coro Roy e Rhodina.

Dorothea sospirò:

«Ad Alec.»

«Figurati...»

«È per proteggervi!» ribatté Dorothea.

«Vorremmo sapere da cosa

«Se siamo a questo punto è per colpa mia, vi ho già detto troppo!»

«Per favore...» ripeté Roy, fermando sul nascere una qualche obiezione di Rhodina.

«Mi fido di voi, ma non posso parlarne» ripeté a sua volta Dorothea. «Non vi riguarda. Non riguarda nemmeno me, se è per questo. Devo chiedervi di ignorare questi messaggi, per il bene di tutti. La vostra curiosità alimenta questi fenomeni. Qualcosa vuole che vi interessiate. Non so se mi spiego...»

☙Amici Perduti - Libro Primo☙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora