"ci siamo conosciuti ai tempi del liceo. Siamo stati insieme per diversi anni prima che andasse tutto in frantumi. Non riusciva a sopportare il peso della mia seconda vita e lo capisco, so che è difficile da accettare ma tu...tu sei diversa, Dev. Mi fai sentire come se tutte le ferite che quella maschera mi ha inferto non ci fossero"
Quelle parole scaldarono il cuore di Devon. Gli occhi divennero lucidi, la voce tremolante.
"Peter, sai che ci sono sempre per te, maschera o meno"
il ragazzo le sorrise prima di finire il suo hamburger e dirigersi verso casa propria assieme a lei. La luna splendeva nel cielo blu cobalto. Una volta arrivati, entrambi si stesero sul divano, sfiniti e pronti per guardare un film. Devon rovistò in un cassetto, in cerca del cd adatto. Era posizionata davanti a lui, dandogli le spalle. La gonna ricadeva perfettamente sui fianchi a clessidra, la felpa oversize copriva le sue forme senza, però, appesantirle.
Peter si morse istintivamente il labbro alla vista della ragazza.
"allora, hai idee per il film? Preferisci azione, romantico o giallo?" chiese Devon, girandosi verso di lui, squadrando la sua figura attentamente. Notò che il suo sguardo era fisso su di lei.
"ho qualcosa in faccia?" chiese scherzosamente la ragazza.
"no, semplicemente non sono in vena di un film" disse, guardando quelle labbra piene e rosse.
Devon realizzò in quel momento quanta fame negli occhi avesse Peter. Il suo sguardo era abbastanza da farle sentire le gambe molli. Il modo in cui i suoi occhi si incastonavano con i suoi, il suo linguaggio del corpo... Era tutto troppo. Peter si avvicinò a lei lentamente: il rumore dei passi rimbombava nelle sue orecchie.
Il ragazzo sembrava avere più sicurezza in se stesso di quanto dimostrasse. Con una mossa repentina la afferrò per i fianchi, facendola sussultare. Le prese i glutei tra le mani, tastandoli come se fosse stata l'ultima volta.
"è solo che ti voglio da impazzire" le sussurrò all'orecchio, accarezzandole la pancia che in quel momento era in subbuglio dall'eccitazione.
"Peter, non ti ho mai visto così" gli sorrise maliziosamente la ragazza.
"colpa tua" disse per poi far unire le proprie labbra desiderose con le sue in un bacio dai toni intensi e lussuriosi. Quel bacio lasciò entrambi senza parole, frastornati dalla montagna russa di emozioni che stavano provando.
Peter accarezzò ancora i fianchi di Devon per poi alzarle leggermente la gonna, rivelando le sue forme. La guardò ancora intensamente negli occhi prima di baciarle il collo con ardore, lasciando un piccolo segno. La schiena di Devon si inarcò nel momento in cui sentì la mano grande di Peter destreggiarsi tra i meandri della sua intimità. Il ragazzo la stuzzicò per bene, voleva farla impazzire. Devon si morse il labbro quando Peter sfiorò il suo punto più sensibile e delicato.
"Pete, ti- ti prego" mugolò Devon in preda a un'incontenibile eccitazione.
"lascia che faccia io" le sussurrò all'orecchio nuovamente, causandole una scia di brividi lungo la schiena. Iniziò a strofinare le sue dita sull'intimità della ragazza. Potè intuire dal modo in cui il corpo della ragazza si muoveva e dai dolci suoni che le sue rosse labbra emettevano, che le stava piacendo.
Devon si aggrappò alle spalle muscolose di Peter per supportarsi, poggiando la testa sulla sua spalla. Le gambe le tremavano così come le mani. Il ragazzo aumentò la velocità, portando Devon molto vicina al climax.
Ad un certo punto si fermò, iniziando a spogliarsi lentamente. Rimosse il maglione, esponendo il suo corpo scolpito, per poi passare al resto. Lo stesso fece Devon che in una questione di secondi, fu completamente esposta ai suoi occhi. La ragazza si posizionò sopra di lui con una mossa intrepida, prima di strofinare i seni su di lui.
Il calore dei corpi rendeva l'atmosfera bollente come l'inferno ma del resto, se quello ne fosse stato il preludio, entrambi non avrebbero di certo rifiutato l'essere peccatori.
Devon iniziò a muoversi, aggrappandosi alla testiera del divano mentre Peter le afferrò la schiena in un abbraccio, graffiandola leggermente nel momento in cui la sentì stringersi attorno a lui. I corpi di entrambi iniziarono a muoversi in sincronia con un ritmo dettato dalla passione e desiderio.
Gli occhi erano socchiusi, la vista offuscata dal piacere e le bocche ansimanti non riuscivano neanche più a baciarsi.
Il ragazzo baciò di nuovo il collo di Devon con una fame e desiderio mai visti. Si stava perdendo completamente in lei. Le afferrò i glutei ancora e li strinse mentre lei si sorreggeva alle sue spalle muscolose. I loro fianchi si muovevano sincronicamente, la velocità aumentava così come i gemiti e la temperatura corporea.
"Peter, credo di-"
Non riuscì neanche a finire la frase che venne interrotta da un bacio verace e passionale. Sentì il suo stesso gemito morirle in gola proprio come l'innocenza.
"oh cazzo" mugolò Peter in preda all'estasi del momento. Strinse Devon a sé come se avesse avuto paura di perderla prima di riportare la sua mano al punto più recondito della sua intimità, stuzzicandolo. La sentì stringersi di nuovo attorno a lui e un gemito di puro piacere gli schiuse le labbra.
Un'esplosione di emozioni sbocciò in quel momento, così dirompente che a entrambi sembrava di levitare.
Quella notte non sembrava essere poi così fredda.
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UNDER MY SKIN - spider-man
Fanfiction|Insomniac's peter parker x OC| Se qualcuno vi chiedesse chi è Peter Parker rispondereste il solito ragazzo timido e impacciato che passa il suo tempo a studiare fisica quantistica. Il suo alter ego, invece, è amato da tutta New York, acclamato e ri...
22. peccatori
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