Cap 1: Il giorno che l'umanità si spense

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Era una notte come tante altre, ma per Sebastian era speciale. Stava tornando da una partita di hockey, nella nazionale, con i suoi amici Kenn e John. Si sentiva felice e soddisfatto, aveva segnato il gol decisivo, e la sua squadra aveva vinto. Ma c'era anche un'altra ragione per cui era contento: poteva godere della luce della luna, che illuminava il cielo stellato. Era una sensazione che pochi potevano provare, ormai. Da due anni, infatti, la maggior parte delle persone era diventata immune alla luce, a causa di una pandemia mondiale che aveva modificato il loro DNA. Chiunque si esponesse al sole o a una fonte luminosa artificiale, soffriva di un dolore atroce, come se la pelle gli si squagliasse. La società si era adattata a vivere di notte, trasformandosi in una night society.

Sebastian, però, era diverso. Lui non aveva subito quella mutazione, e poteva ancora sopportare la luce. Era un segreto che condivideva solo con la sua migliore amica, Lizzie, che lo aveva scoperto per caso. Lizzie era una ragazza dolce e intelligente, con i capelli rossi e gli occhi verdi. Era l'unica che capiva Sebastian, e lo aiutava a nascondere la sua anomalia. Gli altri, infatti, lo avrebbero considerato un mostro, o peggio, un pericolo. Sebastian non sapeva perché era rimasto immune, ma sospettava che avesse a che fare con il suo passato. Un passato che non ricordava più.

Mentre guidava la sua auto lungo la strada deserta, Sebastian ripensava a quel giorno, due anni prima, quando tutto era cambiato. Era stato un giorno normale, fino a quando i televisori erano impazziti, e i governi avevano annunciato che una malattia sconosciuta si stava diffondendo, e che tutti dovevano rifugiarsi nelle loro case. Sebastian era stato con Lizzie, a casa sua, e avevano seguito le istruzioni. Si erano chiusi in camera, e avevano aspettato che la situazione si calmasse. Ma non si era calmata. Al contrario, era peggiorata. La malattia si era rivelata una mutazione genetica, che rendeva le persone immuni alla luce. E non c'era cura, né vaccino. Era una condanna a vivere nell'oscurità.

Sebastian e Lizzie si erano accorti di essere diversi, quando avevano provato ad accendere una lampada, e Lizzie aveva urlato dal dolore. Sebastian, invece, non aveva sentito nulla. Si erano guardati negli occhi, e avevano capito che erano soli. Da quel momento, erano diventati inseparabili, e si erano promessi di proteggersi a vicenda. Ma c'era stato un altro evento, quella notte, che aveva segnato la vita di Sebastian. Un evento che lui non ricordava, ma che lo perseguitava nei suoi sogni.

Sebastian era uscito di casa, per cercare aiuto. Aveva visto una sfera di luce cadere dal cielo, e si era avvicinato, incuriosito. Era sembrata una stella cadente, ma poi si era fermata a mezz'aria, e da essa era emersa una creatura enorme, alta tre metri, con l'aspetto di un dinosauro, le ali da drago, e uno strano accento britannico. La creatura si era rivolta a Sebastian, chiamandolo per nome, e dicendogli che era ora che il grande esperimento iniziasse. Poi, aveva sparato un raggio di luce verso di lui, e Sebastian aveva perso i sensi.

Quando si era risvegliato, era in ospedale, e non ricordava nulla di sé. Non sapeva chi fosse, da dove venisse, cosa gli fosse successo. Gli avevano detto che aveva avuto un incidente, e che aveva subito un trauma cranico. L'unica cosa che gli era rimasta era una collana con una pietra blu, che portava al collo. Era l'unico indizio sul suo passato, ma non sapeva cosa significasse.

Da allora, Sebastian aveva cercato di ricostruire la sua vita, con l'aiuto di Lizzie, e dei suoi amici, che erano stati i suoi compagni di squadra. Aveva imparato a conoscere il mondo in cui viveva, e a nascondere la sua diversità. Ma dentro di sé, sentiva che c'era qualcosa che non andava, che c'era un mistero da svelare, una verità da scoprire. E quella creatura, che gli era apparsa in quel giorno fatidico, era la chiave di tutto. Chi era? Cosa voleva da lui? Che cosa era il grande esperimento? E perché lui era l'unico che poteva vedere la luce?

Sebastian si sdraiò sul divano, e accese la TV. Era una delle poche cose che lo distraevano dalla realtà in cui viveva. Una realtà in cui la luce era diventata il nemico, e la notte la norma. Una realtà in cui le persone erano cambiate, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Sebastian si guardò allo specchio, e vide il suo volto abbronzato e i suoi capelli biondi. Era uno dei pochi che aveva ancora un aspetto normale, mentre gli altri erano diventati pallidi come fantasmi, con gli occhi rossi e i capelli grigi. Era uno dei pochi che poteva ancora vedere la luce, senza soffrire.

The Night SocietyOù les histoires vivent. Découvrez maintenant