15. Meddle about

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Nobody dies a virgin. Life fucks us all.
-Kurt Cobain














Valery's pov


Mi giro di scatto sbattendo le spalle contro un armadietto, che provoca un rumore metallico abbastanza forte da farlo tremare, ma abbastanza debole da non farsi sentire da Tory e il ragazzo.

«Merda, Wheeler!», sussurro, sbarrando gli occhi e assumendo uno sguardo odioso.

Chase ferma il tremolio dell'armadietto posandoci di scatto una mano, la mia testa di fianco a essa. Mi ha di nuovo intrappolata al muro, incredibile! Questo ragazzo ha doti limitate.

«Shh, non vorrai che ci sentano...»
Si china leggermente verso di me, inchiodandomi con i suoi due vortici color pece.

«Che diamine vuoi?!», allontano la testa che va a toccare gli armadietti dietro di me.

Con la coda dell'occhio sbircio di nuovo dove Tory e quel ragazzo si trovavano prima, ma ora non c'è nessuno. Solo qualche studente che sta andando verso la mensa.

Due sue dita mi accompagnano il mento nella sua direzione, facendomi ritornare lo sguardo nel suo. E lo ritrovo mentre mi guarda con un cipiglio tanto divertito quando curioso.

Spingo via la mano. Il mento mi formicola per il suo gesto.

«Allora, sei la nuova gossip girl? No perché se no non si spiega la tua tendenza a farti sempre i cazzi degli altri.» Affila gli occhi che assumono uno sguardo infastidito, ma il suo sorrisetto crea un netto contrasto con esso.

«E invece la tua tendenza a conoscere tutte le serie che guardo chi la spiega?»

Incrocio le braccia al petto, ma peggioro solo le cose visto che il suo sguardo slitta immediatamente al mio petto.

Riporta gli occhi nei miei e il suo pomo d'Adamo di abbassa, sotto i numerosi tatuaggi stanziati sul suo collo.

Lungo essi trascinò lo sguardo, non mi ci sono mai soffermata, ma sono davvero belli, quasi quanto lu... lumaca, già.

La mano posata sull'armadietto si chiude a pugno e le venature che la perorrono vengono risaltate da quel gesto. Scorrono lungo le sue braccia donandogli un aspetto più grande.
Le sue grandi e lunghe dita picchiettano il metallo dell'armadietto.

«Non esisti solo tu in questo mondo, dovresti ricordartelo.»

«Oh, ma senti chi parla!», sorrido ironicamente e così non faccio altro che attirare il suo sguardo sulla mia bocca.

Dovrei sentirmi a disagio, lui è tanto vicino e il suo sguardo inquisitorio.
Ma decido di approfittarne per dare un'occhiata furtiva alle sue labbra.

Non mi ci sono mai soffermata a lungo, ma sono davvero belle: piene, lucide, morbide.

Mi alzo lentamente sulle punte, perché Chase è troppo alto e la situazione non è abbastanza a mio vantaggio.

Mi alzo lentamente sulle punte, perché Chase è troppo alto e la situazione non è abbastanza a mio vantaggio

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ℭ𝔥𝔞𝔰𝔢 𝔐𝔢 [REVISIONE]Where stories live. Discover now