17. I'd rather be anyone else

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This word was never made for me.
I Just want to feel alive.


























Valery's pov

«Hey McGranor, ti seguo da quando eri un lottatore di MMA.»

Nick mi affianca mentre cammino nel corridoio.

Lo guardo male, poi faccio un sorrisetto, solo perché è lui. «Se lo meritava.»

Lui cambia sguardo, come se volesse darmi ragione ma per qualche modo non potesse.

Non resisto...

«C'è qualcosa tra te e Sarah? Vi ho visti andare via insieme ieri.»
Stringo le labbra tra loro. Forse sono stata inopportuna, ma ormai...

Lui infatti sembra quasi basito. «No! Come ti viene in mente?», chiarisce con fin troppa enfasi; quasi come se stesse annunciando che è libero.

«Boh...»

«Sarah è mia sorella.»

«Oh.» Ok, questa non me l'aspettavo.

«Già.»

«Tua sorella?», pensavo davvero che fosse figlio unico.

«Sorellastra, in verità», fa un leggero sorrisetto e io annuisco, ricambiando.

«Cavolo, mi dispiace.» Ride.

Non sapevo neanche che i suoi fossero divorziati. Beh, ma come potevo saperlo? Noi non siamo amici.

«Noi siamo amici?», ma perché continuo a parlare...

Lui sembra essere preso in contropiede dalla mia impulsività. «Certo che lo siamo, ti ho praticamente soccorso da uno svenimento.»

Giusto. «Già, non ti ho ancora ringraziato.» Gli sorrido e lui ricambia. Ci fermiamo davanti al suo armadietto.

Inizio a sentire l'imbarazzo che si fa strada lungo il corridoio, per arrivare a noi e piazzarsi momentaneamente qui. Lui si gratta il collo, io mi guardo i piedi. Non so di cosa parlare.

Se sto qui un secondo di più inizierò a fare altre domande a caso del tipo: "A te piace la Tachipirina alla fragola?" oppure a lamentarmi della peluria sul kiwi.

Per mia fortuna - e sfortuna - Kevin si avvicina a noi, con lo sguardo puntato su di me. Oh no, so già cosa vuole dirmi.

Ha l'aria preoccupata, l'ombra delle occhiaie sul suo volto. Eppure, dimostra un comportamento sempre composto.

«Valery, Nick», ci saluta, serio.

«Kevin, hai dormito?», chiede Nick.

In effetti, ha un aspetto malridotto a livelli estremi. Occhi rossi con sotto occhiaie da panda violacee, i capelli messi lì a caso e non parliamo dei vestiti.

Lui non risponde, perché troppo impiegato a fissarmi e io alzo gli occhi cielo.

«Senti, so già che sei arrabbiato per la ris...»

«Mi dispiace.»

Sgrano gli occhi dal modo in cui mi ha interrotta. Non capisco...

«Ti dispiace?» nel frattempo Nick mi guarda curioso.

«Sì, mi dispiace che Sarah ti abbia istigata, non avrebbe dovuto. E mi dispiace di essere stato poco delicato con te, Val.»

Il suo sguardo da cucciolone potrebbe intenerire chiunque e sembra anche tanto sincero, ma decido di non cascarci subito. Autocontrollo, vieni a me.

ℭ𝔥𝔞𝔰𝔢 𝔐𝔢 [REVISIONE]Where stories live. Discover now