-Hey- mi avvicinai a Sorine che stava prendendo la borsa che aveva scordato nel mio ufficio.
Mi chinai su di lei e la baciai.-Ciao, amore- disse sulle mie labbra prima che Nuray mi si gettasse addosso con un urletto di gioia.
La nostra bambina era cresciuta così in fretta che quasi mi spaventava la cosa. Erano davvero passati così velocemente 6 anni?-Ciao anche a te, amore mio- le sbaciucchiai il volto candido, mentre lei rideva socchiudendo i suoi occhioni verdi
-Papà!- si lamentò lei divertita -Così mi rovini i capelli. Visto che belli?- girò il capo a destra e a sinistra per mostrarmi gli intrecci elaborati sui lati della testa
-Ooh, tu si che sei la principessa guerriera più bella del mondo- le baciai il naso poi spostai lo sguardo su Zade e Kai -Che succede?- chiesi a loro
-Zade ha fatto male ad un suo compagno di scuola- Sorine lo guardò contrariata
Beh, non è normale litigare tra bambini di 8 anni?
-Ma non è stato lui a iniziare!- ed ecco che Kai correva in soccorso del suo gemello.
Kai era molto estroverso. Amava stare in mezzo ad altri bambini, era sempre felice e molto amorevole, mentre Zade era letteralmente il suo opposto: Introverso, timido, un po' per le sue.
Una cosa però li accomunava tutti e tre, ovvero che si amavano in modo smisurato.Misi a sedere Nuray sulla sedia della mia scrivania, poi mi avvicinai al divanetto sulla quale erano seduti i due gemelli e mi abbassai alla loro altezza
-Vuoi raccontarmi cos'è successo?- inclinai leggermente il capo mentre osservavo Zade che guardava per terra
-Papà ha iniziato Andrew- disse sicuro Kai -Io stavo giocando con Jacob, allora lui si è arrabbiato perché è il suo migliore amico e mi ha dato un pugno sulla guancia- raccontò tutto d'un fiato -Zade stava giocando a palla, però ha visto Andrew darmi un pugno, così è venuto e lo ha spinto e poi si beh, Andrew è caduto sbattendo la sua testa vuota- bofonchiò roteando gli occhi
-Vi ho detto mille volte che non si risponde alla violenza con la violenza- sospirò Sorine
-È così?- chiesi a Zade
Lui annuì lievemente mentre il labbro inferiore iniziava a tremargli -Ha dato un pugno a Kai- borbottò piano
Allungai la mano e gli accarezzai la guancia -Va tutto bene- vidi i suoi occhi grigi confusi -Sono sicuro che il piccolo teppista sta bene- spiegai
-Non...non sei arrabbiato?- chiese timoroso
Scossi la testa e gli scompigliai i capelli neri -Hai difeso tuo fratello, perciò no, non sono arrabbiato-
-Visto?- ridacchiò Kai al suo fianco, mentre si passava la mano tra i capelli scuri -Te lo avevo detto- alzò gli occhi verdi al cielo
E quando mai io riuscivo ad arrabbiarmi con uno dei tre?
-Avanti andiamo, papà deve tornare a lavoro-
Lasciai un bacio sulla tempia di entrambi i maschietti, poi mi alzai e mi voltai verso Sorine -Sai, stavo pensando che forse dovremmo andare da qualche parte- mi poggiai alla scrivania allungando le gambe davanti a me
-Ah ah- negò lei col capo -Tua madre ha organizzato la cena per questa sera-
Risi sommessamente e scossi la testa -Vacanza, amore. Stavo parlando di una lunga vacanza-
C'era qualcosa in lei che ogni giorno mi faceva ringraziare il cielo per averla nella mia vita. Erano passati gli anni, eppure lei era sempre la stessa ragazza genuina di cui io mi ero innamorato tempo prima.
Irrimediabilmente ed eternamente suo, ecco cos'ero.
Questa vita per me non era iniziata nei modi migliori, ma posso dire per certo che avevo avuto la mia rivincita. Che adesso stavo vivendo ed ero grato per ogni singolo giorno che mi era concesso vivere.
La mattina aprivo gli occhi e non contavo più fino a dieci.
La mattina aprivo gli occhi e avevo mia moglie accanto.
La mattina aprivo gli occhi e sentivo la voce dei miei figli.
La mattina aprivo gli occhi ed ero grato per quello che avevo vissuto, perché mi aveva reso l'uomo che sono.E adesso c'è qualcosa che sento di doverti dire a te che stai leggendo: la vita non sarà sempre facile, anzi, delle volte sarà talmente dura che persino respirare sembrerà impossibile. Sarà allora che dovrai dire a te stesso che puoi farcela, che stai combattendo e lo stai facendo alla grande, che stai andando bene e sei immenso e potente.
Non pensare nemmeno per un istante di non potercela fare, che non c'è una via d'uscita. Puoi fare tutto. Sei forte e sei l'eroe di te stesso.
Nonostante le cadute vale sempre la pena rialzarsi e riprovarci ancora.
Guardati intorno, ammira la bellezza delle piccole cose, respira e vivi ogni istante.
Questa vita è fatta per ognuno di noi, e se un giorno ti sentirai sol* ricordati di me. Io ti sarò sempre dalla tua parte.
Stai andando bene, ed io sono fiero delle battaglie che vinci ogni giorno.Felice e libero
Noel
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The way you touch my soul
Romance"Siamo gli artefici del nostro destino. Siamo noi che decidiamo chi essere, e per scoprirlo dovete solo guardare dentro voi stessi; infondo all'anima" Queste erano le uniche parole che Sorine e Orion ricordavano bene. Erano le parole che i loro gen...
Epilogo
Comincia dall'inizio