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Rozzano, inizi di settembre.

La scuola inizia domani, e in questa casa ancora non c'é aria di libri.
Mio fratello è al 5 anno di elettronica, ma sembra non importargli nulla.
Per lui la sola cosa che conta è vincere il campionato contro la squadra dei Sinners.

Io<Agostino che cazzo stai combinando?> entro in camera sua sentendo delle lamentele.
Ago<fatti i cazzi tuoi Giulia> tuona, mentre con foga scavava nel suo armadio.
Io<devo farmi cazzi miei? dopo tu esci con Giorgio ed io devo pulire il tuo cesso di stanza. Guarda sti vestiti, tutti buttati alla cazzum cane ovunque> li indico, con una mano sulla fronte.
Ago<allora non sistemarli, lo faccio io stasera. Ma perché devi essere cosi stressante?> sbuffa girando un'attimo lo sguardo verso di me.
Io<ma almeno dimmi cosa ti serve che ti aiuto>
Ago<ho fatto> tira una maglia blu dal fondo dell'armadio, poggiandola con cautela sullo schienale della sua poltrona da gioco.
Ago<non spostare questi vestiti, sono per domani> raccomanda, cominciando a scavare tra gli altri mille sul suo letto sparsi.
Io<hai fatto tutto questo casino per i vestiti di domani?>lo guardo abbastanza sconvolta, mentre lui annuendo canticchia una canzone.
Ago<ora ,se non ti dispiace, devo lavarmi, a dopo> mi congeda con un occhiolino, chiudendo la porta del bagno alle sue spalle.
Io<non cambierai mai> brontolo, scendendo in salone per il campanello.

La porta bussa ripetutamente e Giorgio e il resto della combriccola mi si fiondano in casa appena abbasso la maniglia.
G<dove sta quel ricchione di tuo fratello?> sorride, lasciandomi il suo marchio sulla mia guancia, seguito dalle ragazze.
Io<è in doccia> sospiro, prendendo posto accanto a Alice, già puntata a farsi un nuovo tatuaggio.
G<cazzo noo, non uscirà prima di due ore>lamenta, cadendo a peso morto sulla poltrona.
Ago<io non sono Alessio fra>brontola, scendendo dalle scale per battergli il 5.
Ale<oh io sto qua eh>
io<lo sai che è prefrontale Ale>lo guardo, mentre lui fa un mezzo sorriso capendo l'ironia.
Rik<stasera festaa> si siede sul tavolino del salone.
Ginny<doveee?>sussulta entusiasta.
Rik<a casa di Giacomo>
Ago<le solite feste che non fanno divertire nemmeno i bambini di 3 anni?>lamenta, alzando gli occhi dallo specchio dopo aver torturato i suoi capelli.
Io<devi sempre lamentarti di qualcosa?>sbuffo guardandolo.
Ago<cazzo vuoi?> sbotta, leccando poi la cartina per chiudere la canna che accende subito dopo Giorgio.
Rik<stasera c'è ne per tutti, hanno organizzato la festa vicino la piscina pubblica> continua, osservando la locandina dal cellulare.
Io<quindi tutto illegale?>butto lo sguardo.
Alice<come piace a te> io sorrido mentre Agostino ci guarda male.
Ago<merda, ora dovrò pensare a cosa mettermi>si passa una mano tra i capelli.
Gio<cazzo fra, sei peggio di una femmina>ridacchia il biondo, alzandosi per prendere una birra dal frigo in cucina, provocando delle vibrazioni rumorose dalla bocca appena ne ingoia un sorso.
Rik<sei un'orco, cazzo> sbotta la sorella, lanciandogli un'occhiata che fa ridacchiare lui e mio fratello.
Ginny<fate schifo>
Ago<sembra che non avete mai sentito ruttare una persona oh>lamenta, mentre io rido insieme ad Alice.
Rik<pensando alle cose serie, la serata inizia alle 23, adesso sono le 19, quindi direi di andare a prepararci>si alza.
Ale< 5 ore prima?>
io<infatti, ci mettete cosi tanto a prepararvi?> domando alquanto sconvolta.
Rik<io devo farmi lo shampoo, e per asciugarmi i capelli ci metto almeno un'ora>si alza, tirando il fratello dal braccio che si lamentava di non volersi alzare.
Alice<vabbe allora andiamo anche noi, altrimenti faccio tardi pure io>guarda il fratello che annuisce.
Io<vi passo a prendere io per le 22:30>
Ago<io prendo i ragazzi>
Gio<a dopo fra> schiocca un 5 a mio fratello, seguito dagli altri, poi restiamo solo io e lui.

Ago<sai cosa metterti?>si getta sul divano, mentre io mi alzo per buttare il vetro vuoto che hanno rimasto sul tavolino in precedenza.
Io<sicuramente uno di quei vestitini eccentrici che ti piacciono>gli faccio un occhiolino.
Ago<provaci e ti faccio stare senza gambe per un mese>mi fulmina.
Io<sei pesante>sbuffo, salendo le scale per cercare conforto nella mia camera.

Flaws and Sins.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora