29.

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La mattina di un qualunque giovedì mi sveglio con un brutto presentimento. Non mi capita spesso questa cosa, ma quando ho un presentimento deve obbligatoriamente succedere qualcosa di brutto.

Lo provai anche la mattina che venni a sapere della nuova gravidanza di Federica.

Spero di nulla di troppo brutto, ogni volta spero di potermi sbagliare.

La mattinata va come da programma, ovvero lavoro in tranquillità come sempre eppure quella sensazione non osa abbandonarmi.

"Piccola"

Dusan mi aspetta, come ormai da qualche giorno, fuori l'ufficio per tornare a casa insieme.

Le sua porche ci accoglie e ci permette di scambiarvi qualche bacio lontano dai riflettori. Ci stiamo provando, ma non siamo pronti a mostrarci al mondo.

"Ti devo dire una cosa"

Ammette quando ormai siamo partiti. Non so se mi accompagnerà a casa mia o vorrà che lo seguirò alla sua.

"Dimmi tutto"

Smanetto con il mio telefono, rispondendo agli ultimi messaggi di Thessa. Ormai anche lei ha allontanato Benedetta e ciò mi dispiace molto, ma devo essere realista e capire che si stava approfittando di me.

Oggi pomeriggio ho invitato Lucia a prendere un caffè, poiché voglio stringere amicizia con lei e voglio raccontarle ciò che è successo così che stia attenta.

"Stasera atterrano i miei in Italia, verrà con loro Vanjia perché non sanno ancora che ci siamo davvero lasciati"

Ah.

"Non farti strane idee, è la prima cosa che gli diremo però quello che volevo chiederti è se ti andasse di unirti a noi per la cena"

Cosa?

Okay meglio che dica qualcosa perché sono minuti che sto con la bocca aperta a contemplare il nulla.

"Quindi vorresti presentarmi a loro?"

"Mhmh"

Parcheggia nel box del suo appartamento, aspettandomi per prendere l'ascensore. La brutta sensazione era questa ed ora viene sostituita da una grande ansia e da una grande agitazione.

"Cioè con Vanjia li vorresti presentarmi a loro?"

"Sei la mia ragazza, perché non dovrei presentarteli?"

La mia ragazza. Il mio cuore perde un battito. Non ci siamo definiti fidanzati ma detto così, con tale spontaneità, sembra essere la definizione più appropriata.

Mi sporgo verso di lui per stampargli un breve bacio sulle labbra che lo fa sorridere quasi quanto sto sorridendo io.

Se questa è la pace, per favore non riportatemi mai più nel caos. Nicolò non mi ha mai presentato i suoi parenti, trovando scuse assurde per non farlo, mentre Dusan sembra morire dalla voglia di farlo.

Entrati a casa passiamo il pranzo a ridere e a scherzare, dovendo poi salutarci per la mia uscita con Fede e Lucia. All'ultimo però decido di chiedergli di venire con me e lui accetta a patto che andremo in tempo all'aeroporto.

È bello creare una quotidianità con una persona, andare alle stesse uscite insieme.

"Ciao belli"

Lucia mi sorride genuinamente e mi lascia un'occhiata maliziosa alla vista di me e il serbo assieme.

Dopo delle chiacchiere normali decido di mettere in mezzo l'argomento odiando essere io quella a dover spezzare questa tranquillità.

"Fede, Luci, vi devo dire una cosa. Benedetta è venuta qui quando tu eri in pausa e ha combinato un grande casino per far lasciare me e Dusan per farmi tornare con Nicolò. Voglio dirvelo perché lei l'ha fatto poiché in cambio Nicolò l'avrebbe aiutata a farvi lasciare. Non so cosa le sia preso e non sono qui assolutamente per giustificarla."

"Ma questa è pazza"

Subito sbotta Federico, nervoso più che mai. Lucia invece non dice una parola.

"Io la capisco, ciò provo a mettermi nei suoi panni. Siete stati insieme un sacco di tempo ed è normale voler provare ad avere un'ultima possibilità. Però quello che ha fatto è imperdonabile."

Avendo chiarito anche con loro mi sento più leggera che mai, specialmente a causa della mano di Dusan sulla mia coscia.

"È ora di andare"

Mi fa sapere il serbo. È arrivato il momento di conoscere i suoi genitori

➸ Last first kiss || Dusan VlahovicWhere stories live. Discover now