Quinta puntata

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«Grazie mille» risposi timidamente, ma prima che possa rientrare al mio posto, Maria mi ferma con un sorriso.

«Scemotta, resta qui un attimo» dice, e capisco subito che c'è qualcosa in serbo per me. «Abbiamo preparato un video per te, dai un'occhiata»

Mi volto verso lo schermo, e il video inizia. All'inizio vedo scene di me in casetta, nei momenti di relax con gli altri, ma poi noto che le immagini si concentrano su una cosa: io che evito abbracci e gesti di affetto. Le prime scene mostrano momenti in casetta in cui io appaio riservata o distaccata, come se fossi immersa nei miei pensieri. Un po' imbarazzata, mi vedo in atteggiamenti quasi schivi, e non riesco a trattenere una risatina nervosa. È strano vedermi così, come se fossi una spettatrice della mia vita.

Poi, però, il video cambia tono. Iniziano a mostrare piccoli momenti di interazione tra me e Nicolò. Ci sono scene di noi che ridiamo insieme, che ci sosteniamo durante le prove, che ci scambiamo sguardi compiaciuti. C'è anche una clip di noi due seduti uno accanto all'altro in casetta, mentre io mi appoggio a lui senza pensarci troppo, o di quando lui mi fa ridere in un momento in cui ero giù di morale.

Mi vedo interagire con lui in modo diverso, più spontaneo, più aperto. Lo abbraccio, rido con lui... e mi accorgo che, effettivamente, con lui riesco a essere più affettuosa. Mi scappa un sorriso imbarazzato mentre guardo queste scene, e Maria se ne accorge.

«Franci Franci» dice prendendomi in giro, e sapendo si starmi mettendo in imbarazzo «forse Nicolò è l'eccezione alla tua regola, che ne pensi»

Sorrido e, senza pensarci troppo, rispondo «È colpa sua, in realtà non sono affettuosa» mi difesi subito

Amadeus sorride, e anche il pubblico sembra divertito. Maria poi si rivolge a Nicolò con un sorriso malizioso «Sembra che hai sciolto il ghiaccio in persona» scherzò.

«Ci divertiamo insieme e basta» cercò di sviare lui, mentre notai che era leggermente arrossito pur essendo divertito dalla situazione.

Poi Maria mi fa un cenno per tornare al mio posto e prosegue mostrando la classifica di canto e ballo della settimana, dove ogni posizione è motivo di gioia o di frustrazione per noi.

Fui veramente soddisfatta quando vidi il mio nome a parimerito con Nicolò al primo posto.

Dopo un attimo, però, torna la tensione, perché è il momento del compito di Alessia. Deborah le aveva assegnato una coreografia classica, e tutti in casetta eravamo consapevoli della sfida. Guardo Alessia mentre si prepara a esibirsi. Ha un'aria tesa, e so che ci tiene tantissimo a fare bene. Inizia a ballare, e la guardo sperando che riesca a convincere, ma alla fine del pezzo vedo lo sguardo severo di Deborah. Infatti non passa il compito, ma non fu passato neanche per la sue professoressa.

A quelle parole, vedo lo sguardo di Alessia abbassarsi, ed è evidente che sia delusa. Si accende una piccola discussione tra i professori ma poi le viene sospesa la maglia, e torna in casetta con un peso nel cuore.

Mi sento dispiaciuta per lei, e allo stesso tempo penso a quanto sia duro questo percorso, a come ognuno di noi stia lottando contro i propri limiti e insicurezze.

Subito dopo, tocca al compito di Vybes. La sua voce e la sua energia riempiono tutto lo studio, e mi sento trasportata mentre canta. È incredibile come riesca a trasmettere emozioni così profonde, e per un attimo, dimentico tutte le preoccupazioni, lasciandomi semplicemente andare alla sua musica. Mi ritrovo a sorridere, sentendomi toccata dalle sue parole e dal suo modo di esprimersi.

Poi arriva la sfida di Rebecca, che vince e dopo è il turno di TrigNO. Durante la sua esibizione noto che, di tanto in tanto, lancia uno sguardo a Chiara, come per assicurarsi che stia bene. Si frequentano, quindi immagino quanto possa essere importante per lui sapere che lei lo stia supportando da lontano. TrigNO riesce a vincere anche la sua sfida, e vedere le loro emozioni condivise mi fa sorridere.

Dopo che la puntata finisce e i riflettori si spengono, tutti cominciano a disperdersi nella sala relax. Mi ritrovo a cercare un angolo tranquillo e, nonostante il chiacchiericcio e le risate che riempiono la stanza, Nicolò mi segue. Ci mettiamo in un angolo, lontano dal gruppo, e il rumore sembra svanire mentre mi sento più a mio agio.

«La tua esibizione è stata pazzesca, Nic» dico sinceramente «Davvero, hai fatto un ottimo lavoro»

Mi sorride, visibilmente lusingato «Grazie, principessa. Ma non dimenticare la tua performance! Vertigine è stata emozionante»

Sento un calore diffondersi sul viso per i suoi complimenti e per il soprannome.

Dopo un attimo di silenzio, Nicolò decide di cambiare argomento, con un sorriso malizioso. «Ma... parliamo di quel video» dice, alzando un sopracciglio «È stato interessante vedere come ti comportavi, soprattutto con me.»

Il mio volto si illumina di imbarazzo «Oh no, non iniziare!« dico, ridendo nervosamente «Quella parte è stata... beh, un po' imbarazzante, non credi?«

«Ma ammetti che sembri decisamente più sciolta con me» risponde, divertendosi a stuzzicarmi. «Ti sei quasi trasformata in un'affettuosa cantante nel video»

«Stai esagerando» replico, mentre cerco di nascondere il mio imbarazzo, ma non riesco a trattenere un sorriso «Non ho mai detto di essere una persona affettuosa! Non posso nemmeno credere che abbiano mostrato quelle scene!»

«Beh, chi l'avrebbe mai detto? A quanto pare hai un lato tenero che emerge solo quando sei in compagnia del sottoscritto» dice, schernendomi.

Mentre continuiamo a parlare, Nicolò inizia a giocherellare con gli anelli sulla mia mano, facendoli scivolare avanti e indietro. Sembra perso nei suoi pensieri, ma il suo sguardo è sempre su di me, e questo mi fa sentire speciale. Dopo un momento, all'improvviso si avvicina e mi abbraccia, senza dire niente. È un gesto semplice, ma carico di significato.

Sento il cuore battere forte nel petto. L'abbraccio è caldo e rassicurante, e mi sorprende un po'. Cerco di mantenere la calma, ma il mio viso si tinge di un rosso vivace «Ora ti prendi queste libertà?» dico, cercando di alleggerire l'atmosfera e rompere l'imbarazzo che provo «Hai forse una carenza d'affetto da compensare?«

Lui ride piano, allentando la presa mentre si scosta leggermente, ma non completamente. «Ho sempre bisogno del tuo affetto» dice con un sorriso, i suoi occhi che brillano di una luce giocosa. Si avvicina ancora di più e in quel momento mi ricordai che non eravamo da soli.

Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva e subito mi allontanai «Ho dimenticato la maglia in studio» dissi velocemente e scappando, sotto una sua risata.

Spazio autrice
ciaoo, volevo domandarvi se vorreste un'altra storia su qualcun altro oppure magari di aspettare più avanti🫶🏻🫶🏻

𝐒𝐎𝐔𝐋𝐒 | Nicolò FilippucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora