031. La richiesta d'aiuto di Neelix

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01. La Richiesta di Neelix
Lisa era immersa nei suoi compiti quotidiani alla console delle comunicazioni quando un segnale la interruppe. Sullo schermo apparve il volto di Neelix, il vecchio amico dell'equipaggio della Voyager.

"Nave stellare ella Federazione!" esclamò Neelix, con la sua solita energia mista a preoccupazione. "Abbiamo bisogno del vostro aiuto. Una variante della fagia sta colpendo la mia comunità. Non sappiamo come fermarla, e ogni tentativo di cura è fallito."

Lisa, colpita dal tono preoccupato di Neelix, si affrettò a informare il Capitano Kim, che conosceva bene Neelix. Dopo un rapido consulto con Sette di Nove, Laris Troi, K'rel e Esil, Kim approvò la missione di soccorso, inviando Esil come medico capo, accompagnata da K'rel come responsabile delle operazioni.

"Dottoressa Esil," disse Kim durante il consulto. "I talassiani sono un popolo resiliente, ma questa variante della fagia è qualcosa di nuovo. Confidiamo nella tua abilità per trovare una soluzione. K'rel, il tuo compito è garantire che la missione si svolga senza complicazioni. Il pianeta ha una geografia instabile e potrebbero esserci situazioni imprevedibili."

Esil annuì con la sua consueta compostezza. "Farò tutto il possibile, Capitano."

Il pianeta dei talassiani era illuminato da un sole tenue, e il cielo mostrava tonalità aranciate che avvolgevano l'orizzonte. Esil e K'rel atterrarono nel villaggio centrale, accolti da Neelix, che sembrava un po' più provato del solito.

"Grazie per essere qui," disse Neelix, stringendo le mani di entrambi. "Il nostro popolo è disperato. Ho paura che questa variante possa distruggerci completamente."

Esil esaminò subito i dati forniti da Neelix, mentre K'rel monitorava l'area circostante. Tuttavia, mentre si muovevano tra i malati, l'attenzione di K'rel continuava a vagare verso un momento recente e imbarazzante.

Prima della missione, Esil lo aveva sorpreso con Kestra mentre si dirigevano verso l'alloggio di lei. Nonostante avessero cercato di mantenere la discrezione, l'incontro con la vulcaniana aveva lasciato K'rel in un evidente stato di disagio.

Durante la missione, K'rel tentò più volte di iniziare un confronto.

"Esil," disse a un certo punto, mentre si trovavano in un laboratorio improvvisato. "Posso parlare con te"

Esil non sollevò nemmeno lo sguardo dai suoi strumenti medici. "Tenente, questo non è il momento appropriato per discussioni personali. La tua attenzione dovrebbe essere rivolta alla sicurezza della squadra."

"Capisco," rispose K'rel, con un accenno di frustrazione. "Ma vorrei chiarire......."

"Non c'è nulla da chiarire," lo interruppe Esil, con il tono calmo ma deciso. "Le tue interazioni personali non influenzano il mio giudizio professionale. Ti consiglio di concentrarti sulla missione."

Mentre Esil lavorava instancabilmente per sintetizzare una cura basata sui dati raccolti, K'rel si trovò a dover affrontare una nuova minaccia: un gruppo di predatori notturni attratti dalla presenza del di loro due.

Dimostrando la sua abilità, K'rel riuscì a respingere gli attacchi con una combinazione di strategie tattiche e armi non letali. Quando tutto si fu calmato, Esil si avvicinò, osservandolo con un'espressione che, per un vulcaniano, poteva quasi sembrare di approvazione.

"Il tuo intervento è stato tempestivo, Tenente," disse.

K'rel si rilassò leggermente, sentendo che almeno sul campo aveva guadagnato un po' del rispetto di Esil.

Con la cura pronta, Esil somministrò il trattamento ai primi pazienti, osservando con soddisfazione i risultati positivi. Neelix, visibilmente sollevato, si avvicinò per ringraziarli.

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