Ma ormai sono già dentro, attenta a camminare senza fare rumore per non svegliare nessuno.
So perfettamente qual'è la camera di Kendall: una volta mi ci aveva portata per farmi vedere la sua chitarra nuova.
Non resisto più. Il mio cuore potrebbe scoppiare.
Sembro una ladra.
Sembro stupida.
Mi sento stupida.
Sono stupida.
Ma il mio corpo fa come vuole ed ecco che mi trovo a pochi passi dal letto di Kendall.La debole luce della luna che filtra tra le persiane della finestra mi permette di intravedere il profilo perfetto del volto di quel ragazzo che mi riempe di problemi psicologici.
Adesso i miei battiti possono rallentare. Lo vedo, è davanti a me. Non è una visione nè un sogno.
È lì e respira.
Posso vedere il suo petto alzarsi e abbassarsi regolarmente da sotto il lenzuolo. L'unico rumore che sento è il suo respiro profondo.I miei occhi non possono fare a meno di guardarlo.
È così dannatamente bello.
E con questa visione non capisco più niente: mi perdo nel mio mondo, dove accadono le cose che voglio io, dove tutto fila liscio; l'unico posto in cui sto veramente bene, in cui mi sento veramente me stessa e dove posso sognare in santa pace. Ci siamo solo io e Kendall. Nessun'altro. Nessuno che ci possa disturbare. È un mondo dove i sentimenti che provo per lui sono ricambiati.Sono così presa dai miei pensieri che perdo l'equilibrio.
Un rumore assordante riempe le quattro pareti di questa stanza e mi accorgo di aver appena buttato per terra la chitarra di Kendall.
"Cazzo." sussurro per il casino appena combinato.
Di sicuro l'avrò svegliato.
Merda... che cosa gli dico se mi vede qua?!
Sembro una deficiente.
Sono una deficiente.
Perchè sono venuta?! Accidenti alla mia impulsività.Lo sento lamentarsi e riesco a vederlo rigirarsi tra le coperte. Non so come nè perché, ma non si sveglia e continua a dormire beato.
Lascio un sospiro di sollievo.
Faccio un passo per uscire da questa stanza, sono restata anche troppo. Ovviamente, dato che la fortuna non è mai troppa, inciampo in qualcosa e finisco col culo per terra.
"Cosa...? CHI È?!" Kendall spaventato dal rumore improvviso si alza di scatto.
Perfetto.
Accende la lampadina che ha sul comodino e cerca nella piccola stanza il creatore di tutto quel casino che non lo fa dormire.
Il suo sguardo si posa su di me.
"Chiara... (?)"La mia faccia in questo momento è un misto di espressioni: imbarazzo, timore, dolore (per il mio culo), preoccupazione, imbarazzo e... l'ho già detto? Imbarazzo. Cosa faccio? Di certo non posso starmene qui distesa per terra.
"Hey... stai bene? È tutto okay?" chiede mentre mi rialzo in modo molto impacciato.
Si Kendall, tutto okay. Ho soltanto battuto una culata per terra perché sono venuta come una ladra nel tuo appartamento dopo aver sognato di ucciderti... tutto perfetto!
Dopo questi miei pensieri, la mia mente torna al mio incubo: io che non riesco a muovermi e lui che mi scivola dalle mani; il vuoto di prima torna a farsi spazio dentro di me. Mi sento uno schifo totale.
Una lacrima minaccia di uscire, ma no, non posso piangere adesso. Con pochi passi raggiungo finalmente il suo letto e faccio ciò che avrei dovuto fare da tanto. Balzo sopra il letto avvinghiando le mie gambe alla vita di Kendall ormai seduto sul letto da vari minuti, mentre le mie braccia contornano il suo collo e la mia testa è pressata contro il suo petto. Inspiro profondamente il suo profumo cercando di calmare il ritmo dei miei battiti. Lui, inizialmente rigido, rilassa i muscoli stringendomi forte a sé.
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~Dreams~
RomanceE così, quando sogni e speri, il sogno si avvera... Ma devi crederci tu prima di tutti.
Cap.25
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