Mi sedetti a terra, con la schiena contro il muro, e presi a leggere uno dei libri appena scelti sperando che le cose là dentro non andassero troppo per lunghe.

Grazie al Cielo, dopo una quindicina di minuti, la soglia si aprì e ne uscirono le gemelle more che facevano biologia con noi. Mi rivolsero un saluto, un po' sorprese di trovarmi lì, e sculettarono via lasciandosi dietro una scia di profumo che sembrava costoso. Arricciai il naso infastidito e andai dritto al mio letto, sul quale mi gettai.

«Jason!» urlò Brian facendo la sua comparsa completamente nudo e con i capelli ancora bagnati per la doccia.

«È andata bene, eh? Finalmente hanno ceduto.»

«Non immagini neanche cos'abbiamo combinato in queste due ore» ghignò prendendo un paio di boxer dal cassettone.

Feci una smorfia disgustato sia dalle sue parole che dalla vista del suo culo. «Buon per te.» Fingendo indifferenza, accennai a sua sorella: «Ho incontrato Luce».

«Era sola?»

«Sì. Eravamo in biblioteca. Mi è venuta addosso mentre se ne andava e abbiamo scambiato a malapena due parole.» Perché avevo così fretta di giustificarmi?

«Sono preoccupato per lei. Rimane sempre chiusa nel campus a studiare e non ha amiche.»

«Tu sei sempre circondato di gente. Presentale qualcuno con cui possa socializzare.» Magari me...

«I miei amici sono un branco di idioti e le poche ragazze che conosco uscirebbero con lei solo per arrivare a me.» Si voltò di colpo verso di me assumendo l'aria che aveva di sicuro Einstein quando formulò la teoria della relatività. «Tu!» Mi puntò l'indice contro. «Tu e i tuoi amici sareste perfetti!»

Scossi la testa per fingermi contrariato. «Scordatelo! Non farò da baby-sitter a tua sorella!»

«Devi solo parlare un po' con lei e invitarla di tanto in tanto a quelle maratone del cazzo che fate il venerdì sera.»

«Guarda che non vivo in un episodio di Big Bang Theory! Nella vita vera, le Penny non escono con i Leonard.»

«Non so cosa tu stia dicendo, ma a Luce piace la stessa merda che piace a te.»

Roteai gli occhi al cielo trattenendo uno stupido sorriso. «Non chiamarla merda.»

«Siedi con lei a mensa, almeno una volta. Ok?»

«Fallo tu.»

«Sono suo fratello! Deve trovarsi degli amici.»

«Non hai paura che si innamori di me?» indagai, cauto.

«Sa che deve stare alla larga dai miei amici perché ucciderei l'amico in questione. Anzi, ti avverto: giù le mani da Luce. Devi solo esserle amico.»

«Ho già abbastanza da fare con lo studio e il lavoro part-time. Una ragazza è l'ultima cosa che voglio.» Non credevo fosse così facile recitare!

«Come si chiama quella che ti fai adesso?»

«Marika, ma non la vedo da ormai quattro mesi.»

Alzò le spalle. «Allora, me lo fai o no questo favore?»

«D'accordo.»

«Luce è una forza. Ti piacerà» dichiarò allegro.

«Lo spero» dissi sospirando. In cuor mio sentivo già che sarebbe stato un disastro perché quella ragazza già mi piaceva...

«Amore, tutto bene?» chiese Luce con la voce impastata dal sonno, interrompendo i miei ricordi.

«Sì.»

Si stropicciò gli occhi e mi sorrise. «Cos'è che ti tiene sveglio?»

«La tua bellezza» dichiarai prima di baciarla e stringerla a me.

«Buona notte, Jas» sussurrò con un sorrisetto.

«Buona notte, amore mio.»


Angolo autrice:
Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia. Ringrazio tutti coloro che l'hanno amata e si sono affezionati a Jason e Luce.
Ringrazio a chi leggerà in futuro e l'apprezzerà ♥

Non ringrazierò mai abbastanza mia cugina che, durante la mia solita "crisi da Epilogo", mi ha ricordato di avere un capitolo pronto di Jason e che avrei potuto usarlo come epilogo anziché capitolo extra. Grazie Zai per l'illuminazione ♥


Spero di ritrovarvi tutti nella prossima storia che pubblicherò :)



AmiciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora