Passai attraverso altre stanze riccamente arredate, mentre mi avvicinavo al patio dove avrei trovato la piscina e le decorazioni preparate per la festa delle stelle.
Il cielo stava diventando color inchiostro trapuntato di cristalli e tra qualche ora sarebbero state visibili le cascate di stelle filanti che avrebbero attraversato la volta celeste, rilasciando la loro magia ad alimentare le bacchette che fossero state mostrate alla loro luce.
Quasi tutti i maghi sarebbero usciti alla luce delle stelle ed avrebbero alzato al cielo la loro bacchetta per ricaricarne l'essenza, per noi giovani era solo un'altra scusa per fare baldoria.
«Ben arrivato, Scorpius, stavo giusto cercando un aiuto per la musica» esordì Nigel Spees appena mi vide uscire nella veranda.
«Tipo? Sai che non sopporto le tue band da stupro ai timpani, non sono il mio genere» commentai mentre ammiravo ancora le decorazioni fluttuanti che Blake aveva organizzato per la serata.
«Non essere il solito snob, altrimenti potrei trovare un sistema per sbatterti fuori da Serpeverde e prendermi la spilla da prefetto» minacciò scherzoso. Risi in risposta.
I miei compagni di casa erano i più melliflui, ambiziosi, spietati e assolutamente complici, bastava solo essere abbastanza svegli da guardarsi le spalle e avevi trovato dei veri amici.
Stancante? Forse, per chi non ci era abituato. Per me era normale amministrazione e niente mi rilassava più di ritrovarmi circondato dalle serpi verde argento.«Gli altri?» domandai. In giro non si vedevano Claire e Cassandra Nott e neanche Delphina Budstrong. Tyson Rockwood e Theodore Goyle ero sicuro di trovarli accanto al buffet.
«Le gemelle e Delphina si stanno preparando di sopra e le due fogne sono a trincarsi una bottiglia di qualcosa» indicò Nigel col pollice alle sue spalle. Come volevasi dimostrare, niente di nuovo.
Tra poco sarebbero arrivate le tre ragazze dal fisico statuario, strizzate in vestiti sicuramente stregati per poter contenere tutto il loro ben di dio, mentre gli altri, alticci, avrebbero provato a sbavare su qualsiasi paio di gambe che fosse passato davanti ai loro nasi.
In nome della scommessa, tutti noi eravamo alla ricerca di selvaggina scopabile. In fin dei conti eravamo in sette ancora in gara, visto che Zabini e McNair avevano deciso di restare monogami per buona parte dell'anno e novemila galeoni d'oro non facevano schifo a nessuno di noi.Steso su un lettino in attesa degli altri invitati e ascoltando le prove acustiche di Spees chiesi: «Chi altri deve arrivare?».
«I soliti, praticamente tutto il parentado purosangue e i figli degli impiegati al Ministero con i loro parenti e amici. In pratica Blake si troverà in mezzo come quel Mosè babbano tra le acque e noi dovremo dargli una mano per far funzionare il tutto» sospirò rassegnato.
Come al solito quando si organizzavano questi party ci si doveva inventare il sistema per far socializzare persone che non si sarebbero mai frequentate neanche sotto la minaccia di un cruciatus.
Ovviamente Zabini doveva invitare gli altri purosangue perché si trattava di mantenere un certo livello e doveva invitare i ragazzi legati al ministero per un discorso di prestigio e legami politici.
Che poi queste due fazioni mal si integrassero a vicenda pareva non interessasse a nessuno, tranne che al padrone di casa che per l'occasione schiavizzava i suoi amici.
Strano a dirsi, in quelle occasioni e nonostante gli inviti, nessuno della beneamata società Weasley Potter si era mai presentato.Due ore dopo la serata era al suo culmine.
Tyson e Theodore facevano la spola tra le ragazze sedute sui divanetti e la postazione dei beveraggi. Nessuno poteva credere che fossero maghi: un semplice 'Acciò whiskey' avrebbe risolto il problema del continuo imbarazzante barcollamento.
Dovevo essere onesto ammettendo che quella sera erano arrivate alcune ragazze degne di nota ed io iniziavo a scaldarmi, pronto ad incrementare il mio record personale.
«Tieni, questo ti tirerà ancora più su» disse Nigel, consegnandomi tra le mani un bicchiere di liquido trasparente dall'odore altamente alcoolico. Tracannai il contenuto in un fiato e feci un piccolo sorriso invitandolo a riempirmi ancora il calice.
La musica mi stava tramortendo ancora più dei liquori colorati che scorrevano a fiumi e neanche agitarmi sull'improvvisata pista da ballo riusciva a farmi tornare nel mondo dei senzienti.
Ogni tanto sentivo urletti estasiati rivolti alle stelle che trapuntavano il cielo con il loro tragitto trasversale ma non mi ero ancora deciso a tirare fuori la mia bacchetta.
Sbuffai sorridendo in modo idiota.
Lo sapevo di star facendo la figura del fesso ma non riuscivo a tornare in me.
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La punizione di Scorpius Malfoy
FanfictionATTENZIONE!! Questa storia non è mia, tutti i diritti d'autore vanno a Gaccia della quale potrete trovare le storie su EFP. Essere un figo galattico che può avere tutte le ragazze che vuole può essere pericoloso. Soprattutto se non ritieni di dover...
La festa delle stelle
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