18. Una cosa sola

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Mika
Finisco le prove con i ragazzi
,che non sono andate male, e vado nel mio camerino. Mi siedo sul divano e mi prendo la testa tra le mani. Il mio cellulare continua a squillare ma il nome sullo schermo é sempre lo stesso. "Skin". Poi anche quel suono svanisce facendo ricadere la stanza nel silenzio totale, scandito solo dal mio respiro. Riprende a squillare e abbasso automaticamente lo sguardo e quando leggo il nome il mio cuore perde un battito. Rispondo ma resto in silenzio. -Mik...- la sua voce roca rimbomba nella mia testa. -Fede- sussurro. -Sai non credevo che avresti risposto- dice e percepisco il suo sorriso anche se non posso vederlo.
-Cosa vuoi?- chiedo. -Possiamo vederci?- domanda. Trattengo il fiato. -Ti prego...- lo dice con voce implorante. -Okay- rispondo deciso. Decidiamo un orario e un luogo, chiudo la chiamata ed esplodo in un pianto liberatorio, per sfogare il nervosismo che mi causa questa situazione.
-Finalmente ti ho trovato!- dice Skin dopo aver spalancato la porta del camerino con una mossa teatrale. -Hey, che succede?- domanda sedendosi accanto a me e circondandomi le spalle con un braccio. Le racconto tutto e lei mi ascolta attentente. -Mika, lui non é Andy- dice alla fine del mio discorso.
-Lui non mi ama- dico con voce spezzata. Lei sorride amorevolmente. -Ti sbagli- dice accarezzandomi la schiena per consolarmi. -Io l'ho visto oggi. Era sereno come se non fosse successo nulla. E poi é bastata una notte d'assenza e mi ha tradito. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non li avessi interrotti.- dico. -Parla con lui- consiglia. -Lo devo vedere dopo- a quest'affermazione sorride contenta. -Chiarirete tutto. Lo so.- dice allegra prima di salutarmi e lasciarmi solo.

Fedez
Entra nel locale e si guarda intorno. Il suo sguardo incontra il mio e viene a sedersi davanti a me. Restiamo a guardarci in silenzio per un po'. -Sei sempre in ritardo- dico. -Sorry...- sussurra imbarazzato. -Odio doverti aspettare e dover pregare che tu venga-dico.
-Pensavi che no venissi?- chiede. Non rispondo, non ce n'é bisogno. -Non posso perderti, Mik- sussurro. -Fede...- lo interrompo. -So che non puoi, hai paura lo capisco ma ti prego non escludermi dalla tua vita, non posso sopportarlo.- deve suonare tanto come una supplica e in effetti lo é. -Me dispiace di aver detto che tu é come lui, so che tu é diverso.- dice. -Ma io ha paura. Io credevo di conoscerlo ma lui no era come io pensava e non volio rischiare di fare stesso errore.- Annuisco. -Lo capisco davvero ma non so come farti capire che non ti faró mai del male- dico prendendogli le mani.
-Tu ha già fatto. Io sono andato via un giorno e poi mi sono pentito di averti lasciato solo. Non vedevo l'ora di rivederti ma quando ti ho visto con Giulia mio mondo é crollato.- i suoi occhi si riempono di lacrime. -Sono un idiota lo so. Non so perché ho ricambiato quel bacio.- dico.
-Possiamo ricominciare dall'inizio. Se il prezzo da pagare per il mio errore é questo lo accetto ma non posso perderti. Possiamo tornare ad essere amici.- dico e me ne pento subito. -Non siamo mai stati solo amici- dice con un sorriso triste.
Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo. -Proviamoci. Non posso sopportare di perderti completamente- dico. -Va bene.- dice solo. Il fatto che abbia accettato di restare solo amici mi fa più male del previsto. Mi sforzo di sorridere e lui sembra più sereno. Lo faró per lui. Almeno uno dei due starà bene.

Mika
Non so se essere solo amici é una buona idea. Mi sembra un modo molto semplice per incasinare di più le cose. Poi il fatto che l'abbia proposto Federico mi ha lasciato abbastanza perplesso, per giorni ha continuato a ripetermi che mi amava. E adesso? Ha smesso? O non l'ha mai fatto veramente? E in tutto questo io ci sto malissimo. Perché io sono sicuro di amarlo e volevo solo una spiegazione convincente per poterlo perdonare. Non é andata esattamente come credevo o speravo. Mi sta mandando veramente un sacco di messaggi stupidi e mi piace pensare che gli manco. A me lui manca. Forse anche troppo. Stasera c'é il live e appena arrivo corro verso il mio camerino e mi chiudo dentro.

Da Fedez:
Sei già arrivato Batman?

Sorrido. Esco dal mio camerino e vado nel suo. -Fede, posso?- dico bussando leggermente alla porta.
-Entra!- risponde. É sdraiato sul divano con lo sguardo puntato sullo schermo del cellulare. Forse non é stata un' ottima idea, nel ultima settimana non siamo mai rimasti da soli e ora lo siamo. Gli prendo il telefono dalle mani.
-Ma che fai!?- urla frustrato. Scoppio a ridere e mi siedo accanto a lui. Mi afferra un braccio e mi fa sdraiare sopra di lui. Mi irrigidisco. Ho la testa appoggiata sul suo petto e mi perdo ad ascoltare il battito del suo cuore. Mi passa una mano tra i capelli dolcemente. Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi castani. Sono parecchio confuso in questo momento. Il suo sguardo si poggia sulle mie labbra e mi ritrovo a trattenere il respiro. Scuote leggermente la testa e mi fa mettere seduto per poi alzarsi velocemente. Si passa una mano tra i capelli. Faccio per andarmene. -No!- dice allarmato prima che io posso abbassare la maniglia della porta. -Non te ne andare- sussurra. -Fede io...- cerco di parlare ma come sempre mi interrompe. -No, mi dispiace. É che...- si blocca e mi guarda.
Qualcuno bussa alla porta e fa sussultare entrambi. -Fedez devi prepararti. Iniziamo tra venti minuti- dice una voce femminile. -Va bene- risponde Fede. -Ci vediamo dopo- sussurro prima di lasciarlo solo.

Fedez
Ho pensato seriamente di baciarlo? Sono un idiota. Gli ho detto che andava bene se restavamo amici e invece non ci riesco. Non posso riuscirci. Per tutta la settimana é andata bene ma mi é bastato restare da solo con lui per cinque minuti per rovinare tutto. Il live sta per iniziare e sono nervoso, non solo per la competizione. Devo fare quello stupido balletto. Vestito da Robin. Con lui. Ma perché abbiamo accettato di farlo? Che idea stupida. La porta del mio camerino si apre all'improvviso.
-Robin! Sei in ritardo- mi urla un Batman sorridente. Come se prima non fosse successo nulla. Sorrido anche io e lo raggiungo velocemente. Mi sento sollevato, non ce l'ha con me. Ma quando arriva il momento della nostra entrata sono un fascio di nervi.
-Sta bene Fedez?- mi chiede. Non rispondo. -Tu sembra tanto nervoso- sorride dolcemente.
-Come faccio se sbaglio qualcosa? Non voglio fare una figura di merda davanti a tutti- dico.
-Ci sono io con te- sussurra e mi porge la mano, non esito neanche un secondo e la afferro. -Tu é pronto?- chiede. -Mi dispiace per prima- dico serio. Lui si incupisce ma non faccio in tempo a dire nient'altro. -Dai tocca a voi!- urla una ragazza. Scendiamo la scalinata presi per mano e quando ci separiamo sento un vuoto nel petto. Ma quando arriviamo sul palco mi sorride rassicurante e sento che con lui potrei fare qualunque cosa. Si, anche ballare. Io non so proprio ballare. Ma con lui si.
Mi prende le mani e mi fa girare con troppa energia. Ci guardiamo negli occhi e in questo momento dimentico che dobbiamo essere solo amici, perché siamo una cosa sola.

Ecco il capitolo. Ci ho messo una vita per scriverlo, scusate. Fatemi sapere cosa ne pensate, per me é molto importante. Ciao

Beautiful disaster ||MidezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora