"It's just another night,and i'm staring at the moon."
-Ed SheeranNon aveva sonno.
Guardava la punta delle converse rovinate dondolare nel vuoto al ritmo della canzone che stava ascoltando:le gambe sottili si muovevano lentamente,oltre il margine del muretto che circondava il tetto. La luce chiara della luna accarezzava la sua pelle bianca, candida quanto le facciate dei palazzi lì attorno. Se ne stavano lì fermi e sfioravano il cielo,senza però mai toccarlo.
Era tutto così silenzioso.C'erano decine,centinaia,migliaia di persone nascoste in quelle tombe di cemento, ma nonostante tutta quella vita non si sentiva alcun rumore. E questo lei lo sapeva nonostante Ed Sheeran le stesse parlando attraverso le cuffiette,naturalmente al massimo del volume.
Lo sentiva dentro,quel silenzio;solo la musica era sempre riuscita a colmare,almeno in parte,quel nulla,quel senso di vuoto,che non aveva mai smesso di accompagnarla,sin da quando ricordasse.Ma molti non gradivano quella sua forma di conforto,quella via di fuga in cui sentiva costantemente il bisogno di rifugiarsi.
"Diventerai sorda."diceva sempre sua madre.
Catherine diceva tante cose,ma quella era una delle frasi preferite delsuo ripetitivo repertorio. A farle eco,altrettanto di frequente,c'erano"Dovresti mangiare di più,hai un pessimo colorito" o anchel'immancabile "Juliette Elizabeth Anderson,non mi sembra un linguaggioappropriato per una signorina della tua età."
Sorrise tra sè. Quella donna non poteva essere sua madre.Come poteva lei,con i suoi chignon ordinati e i suoi cardigan color pesca,aver dato alla luce una disastro simile?
Probabilmente la donna si poneva la stessa domanda.
O probabilmente il profondo disprezzo che nutriva nei confronti della figlia era dovuto al fatto che Julie somigliava molto al padre.Ma al vero padre,non a quell'idiota che sua madre aveva sposato circa 2 anni dopo la fuga dell'uomo misterioso che lei non aveva mai conosciuto.
Onestamente non lo biasimava,era inevitabile fuggire dall'ineccepibile signora Anderson.
In ogni caso la ragazza si era convinta,sin da bambina,che la donna avesse costretto il padre a lasciarle,portandolo all'esasperazione,come faceva con tutte le persone a lei indesiderate.
Così aveva sposato Albert Halley,ricco imprenditore,che era riuscito finalmente a darle ciò che aveva sempre desiderato:una sua copia identica,la sua amatissima(e assolutamente insopportabile)seconda figlia Rose.
Rose era stata fortemente voluta da entrambi i genitori,mentre Catherine non si faceva scrupoli nell'affermare che Julie era stata un semplice errore di gioventù.
Come una specie di brutto tatuaggio o un pessimo taglio di capelli.
Da sempre si sentiva un'estranea nella sua stessa famiglia.
Si alzò lentamente,scendendo dal muricciolo.
Sbloccò lo schermo dell'iphone.
2:05
Tolse mestamente le cuffie e si avviò verso la porta del piccolo terrazzo.
Scese le scale e rientrò nell'appartamento senza far rumore.
Era brava a non far rumore:la sua era un'esistenza silenziosa.
Lo era sempre stata.Grazie di aver letto!
Questo era il mio primo capitolo :3
(Fa un po schifo ma prometto che se continuerete a leggere non ve ne pentirete,siamo solo all'inizio♥)
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Wanderlust
Romance"E fu a quel punto che lui si voltò. E fu a quel punto che lui la guardò. E fu a quel punto che la fierezza di Juliette Elizabeth Anderson crollò,come un instabile castello di carte." Soffocata da una famiglia che pretende che lei sia come tutti gli...