29. Valentine's Day.

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Ma che cosa stavo dicendo? Il mio quasi ragazzo era di una bellezza inaudita ed il suo carattere era forse ancora più sorprendente.

Infine, lessi un messaggio da parte di Brooklyn Adams. Brooklyn era una mia vecchia compagna di corso al college.
Amavo i suoi capelli rossi. Non era inglese, ma era originaria del Galles. Avevamo legato subito ed ero felice di averla nella mia vita.

-"Andiamo a fare spese oggi? Invito anche Caroline."-

Digitai velocemente una risposta affermativa, proponendo di trovarci sotto Marble Arch tra meno di un'ora.
Aspettai la conferma di Brooklyn, prima che iniziassi a prepararmi.

***

Stranamente era uscito il sole e mentre stavo aspettando le mie due amiche, cercavo di assorbire i suoi tiepidi raggi.

Mi trovavo sotto Marble Arch, giusto all'incrocio con Oxford Street.

Come al solito, Brooklyn e Caroline erano in ritardo. Quelle due erano una cosa sola. Dove andava Brooklyn, andava anche Caroline. Erano un po' come me e Jared, solo totalmente al femminile.

Mentre ero persa nei miei pensieri, il mio cellulare iniziò a suonare. Lessi il nome di Harry sullo schermo e le mie labbra si alzarono di rimando.

-"Harry?"-

-"Ciao straniera."-

Sorrisi, non capendo il significato del suo pessimo nomignolo. Ero comunque felicissima di sentirlo.

-"Dovrei ridere?"-

-"Cath, non essere permalosa. Volevo solo augurarti buon San Valentino, piccola."-

Il mio cuore accelerò immediatamente al sentire quelle parole. Adoravo quel suo modo di chiamarmi e adoravo ancor di più lui.

-"Anche a te, Harry."-

-"Oggi ho un turno in ospedale, ma stacco per le otto. Ho prenotato un tavolo al The Ivy ."-

Amavo il The Ivy. Era un ristorante spettacolare, frequentato da gente come Orlando Bloom, David Beckham e anche Jessica Biel. Inoltre si trovava vicino a Covent Garden, una zona adorabile di Londra.

-"È perfetto. Non dovevi, davvero. Mi passi a prendere tu?"-

Lo sentii sospirare dall'altro lato del telefono. Brutte notizie in arrivo? Il vento mi scompigliò i capelli e mi face rabbrividire, mentre aspettavo una sua risposta.

-"Mi piacerebbe piccola, ma purtroppo stacco tardi e non faccio in tempo a passare. Ci troviamo al ristorante, ok? Ho riservato il tavolo a mio nome."-

Sospirai, sollevata. Era già stato carino a prenotare in un ristorante del genere o a prenotare un ristorante in generale. Sinceramente non pensavo neanche che facesse qualcosa per festeggiare San Valentino con me.

-"Kate!"-

Alzai la testa e guardai Brooklyn camminare verso di me insieme a Caroline.

Erano raggianti e mi sentivo così felice al vederle. Mi davano un senso di tranquillità, come se nulla stesse di fatto cambiando nella mia vita.

-"Va benissimo...Scusami Harry, devo andare. A stasera."-

-"A stasera, Cath."-

Le braccia di Brooklyn mi stritolarono, mentre Caroline aspettava il suo turno.
Non ci vedevamo da pochi giorni, ma era come se fossero passati anni. Era bello vedere che non tutta la mia vita fosse cambiata completamente.

-"Ragazze, come state?"- chiesi, allegramente.

-"Caroline è depressa, ma sono sicura che con un po' di shopping si riprenderà. Invece, io sto bene e tu?"-

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