Anche questa, appena vide la bambina, sgranò gli occhi per la sorpresa.

<< Walter... Non dirmi che quella è... >>

<< Si, è proprio lei, Jane. Credo che adesso tocchi a te. >>

La donna annuì e si presentò ai genitori di Katy, alla quale non sfuggì che si trattava di una psicologa. Deglutì.

Quando la donna si avvicinò a lei per presentarsi, la prima cosa che fece fu abbassare lo sguardo. La voce dolce e gentile della donna la fece rabbrividire.

Perchè si sentiva così inquieta? Perchè aveva paura di tutte quelle persone che la degnavano di troppa attenzione?

<< Ti va se parliamo un po' io e te, Katy? >>

Probabilmente la donna aveva ripetuto la domanda più volte poichè lei non stava ascoltando. Avrebbe voluto gridare no e scappare da lì, ma non fece nulla e si lasciò prendere per mano e guidare dalla signora che la portò in una stanza tappezzata di disegni e una scrivania con diversi fogli e calendari colorati.

Forse lo studio di quella psicologa. Jane Allison la fece accomodare su una piccola sedia gialla, dopodichè si sedette anche lei, proprio davanti a Katy.

Il suo sorriso la inquietò ancora di più.

<< Vuoi una caramella? >>

Domandò porgendole un piccolo vassoio di metallo con alcune caramelle al limone. Katy scosse la testa.

<< Ok. Allora... E' bello essere di nuovo con i tuoi genitori, vero? >>

<< ... >>

<< Sei proprio fortunata! Io non avevo dei genitori così affettuosi come i tuoi. E sono stati anche molto coraggiosi! Come lo sei stata tu, Katy. >>

La bambina continuava a fissare il pavimento. Le frasi della donna entravano e uscivano dalle sue orecchie. Sapeva che era tutto un trucco, sapeva che tutte quelle parole erano false come maschere.

<< Oh, povera piccola. Capisco come devi essere spaventata. Ma ora non hai più niente di cui preoccuparti. Ti assicuro che prenderemo quell'uomo cattivo. >>

Quest'ultima osservazione la fece sobbalzare.

<< Spero che lei stia scherzando! >>

<< Non è uno scherzo, per la miseria! Esiste davvero! Noi lo abbiamo visto! >>

<< Si. Era magrissimo! Si mimetizzava perfettamente con gli alberi! E poi il suo volto... >>

<< Insomma, mi state dicendo che l'uomo senza volto che tutti chiamano Slender Man... Esiste davvero? >>

Walter Reiligh non credeva a quello che stava sentendo. Madison e Isaac continuavano ad affermare l'esistenza della leggenda che circolava ormai da tempo nella città. Ma gli riusciva difficile non crederci, visto che era una testimonianza di due persone adulte e non quella di un bambino.

Inoltre, c'era anche la testimonianza di James Roosvelt, che Reiligh aveva immediatamente convocato dopo l'arrivo dei genitori di Katy.

Se era così, allora tutte le sparizioni di bambini avvenute negli ultimi mesi avrebbero finalmente avuto una spiegazione... e un colpevole.

<< Allora, Jane sta interrogando Katy. Spero solo che riesca a carpire qualche informazione in più. >>

<< Spero che non la stia interrogando come fosse una criminale! >>

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