Love is protecting your better half from world's evilness

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Quando la porta finalmente si aprì era passato almeno un altro quarto d'ora, e io avevo fatto un nuovo record personale su Temple Run.
-Ciao allora, grazie di tutto- fece Lyla, poi si voltò verso di me con un leggero sorriso: era piuttosto carina, e potevo giurare che fosse piuttosto giovane. Cosa aveva di così urgente da discutere con Emma, alla sua età?
-Figurati, allora ci sentiamo!
-Mi dispiace per l'interruzione di prima, davvero- aggiunsi, ma quella scosse la testa divertita, e dopo un ultimo saluto si diresse giù per le scale.
Quando la bionda rientrò lasciando la porta aperta capii di avere il via libera, quindi entrai e la chiusi, per poi sporgermi verso di lei. Tuttavia il bacio non andò in porto, ma lo fece il suo sonoro schiaffo, dritto sulla mia guancia.
-Swan!- esclamai portando la mano sul punto colpito -Mi hai fatto male!
-Bene.
-Ma perché... ok, forse non dovevo entrare così, ma...
-Forse?! Jones, solo perché stiamo insieme non vuol dire che puoi permetterti di mettermi in imbarazzo coi clienti!
-Ma mi sono preoccupato, Emma, puoi biasimarmi? Sparisci in piena notte...
-Erano le 10 del mattino, idiota.
-Beh, ok, sparisci mentre sto dormendo quando dovresti stare a riposo, dici che tornerai per l'ora di pranzo ma non lo fai e non rispondi al telefono... dopo quel che è successo come potevo esser certo che non ti fosse capitato niente?
-Mi dispiace, ok?! Ma sono una persona adulta, e non puoi pretendere di controllarmi. Non puoi comportarti come un ragazzino e andare fuori di testa se non ti rispondo al telefono. E poi il dottore doveva per forza suggerirmi di riposare, per dovere, ma io non ho nulla che non vada. Ho lavorato per la madre di quella ragazza poco prima di conoscerti, e ora a lei serviva una mano... non era neanche lavoro vero- spiegò, incrociando le braccia e poggiandosi contro la scrivania.
-Cosa le serviva?
-Le hanno hackerato il computer rubandole date importanti di una ricerca... non è grave, ma si sta laureando e giustamente non vuole casini. Ci abbiamo messo tanto perché ho risolto sul momento...
-Ah...- borbottai, sentendomi molto stupido -Mi dispiace. Scusa, sono stato un cretino...
-Già, lo sei stato. Ti rendi conto che se lo rifai ti mollo all'istante, vero?
-Purtroppo si... Ma scusami, davvero.
-Ok.
-Ok?- alzai le sopracciglia sorpreso, ma la ragazza confermò sorridendo e facendomi cenno di avvicinarmi. Pur incredulo, non me lo feci ripetere due volte e finalmente la baciai, concedendomi anche di stringerla un po'. Non mi sarei mai abituato all'idea che fosse tutta mia, probabilmente.
Dopo essersi lasciata baciare per un po', ricambiò anche lei, e non seppi con quale forza riuscii a staccarmi invece di farla di nuovo mia direttamente su quella scrivania.
Ci sorridemmo, e non potei resistere dall'accarezzarle quei splendidi capelli biondi che aveva legato in una morbida coda che le ricadeva sulla spalla.
-Vieni, prima di andare a casa volevo fare una cosa- disse allegra prendendomi la mano e facendomi fare il giro della scrivania insieme a lei. Quindi mi spinse ad accomodarmi sulla sua sedia e mi si sedette in braccio, per poi accendere il suo portatile che era andato in stand-by. Da parte mia, non avevo la minima idea di cosa avesse in mente.
La osservai accedere su Facebook, col mio account di cui ovviamente conosceva i dati; poi aprì il programma video della webcam, e immediatamente sullo schermo si rifletté la nostra immagine.
-Swan, cosa...
-Volevo ringraziare le tue fan per i fiori. Sono state carine... e beh, approfittarne per mostrargli anche il loro sexy scrittore preferito... dovresti essere più attivo, sai! Non dico di scrivere tutti i giorni, ma neanche una ogni morte di papa.
-Lo so...- borbottai grattandomi dietro la testa -Me lo ripete anche il mio editore. Ma non so mai che dire, mi sento stupido a scrivere cose a caso...
-Vabbé, adesso vedranno che sei vivo. Dai, facciamo una cosa simpatica!- esclamò, cliccando su play prima che me ne accorgessi. Era incredibile come mi avesse perdonato velocemente, ma era anche bello che le cose funzionassero tanto bene: il nostro segreto era probabilmente il dirci le cose in faccia, come avevamo sempre fatto.
-Ciao ragazzi! Volevi ringraziarvi per i bellissimi fiori che mi avete mandato, non me l'aspettavo! Siete stati dolcissimi, grazie ancora! Io comunque sto bene, e come vedete dietro di me sta bene anche il vostro scrittore preferito. Saluta, avanti...
-Ciao! Dio, ma perché sembro così inguardabile da questa prospettiva? Vabbé, comunque... ehm, mi ha costretto Emma, che tra l'altro pesa... sapete che non sono di molte parol... ahia!- esclamai dolorante, a causa della gomitata che mi arrivò tra le costole -Sei impazzita?
-Non puoi dire a una ragazza che pesa. E poi io sono leggerissima.
-Lo so, stavo scherzando!- feci con una risata, sistemandomela meglio sulle gambe -E niente, ecco, ho mandato il libro al mio editore e a giorni potrò farvi sapere la data di uscita... spero che vi piacerà, mi sono impegnato parecchio.
-Io ho iniziato a leggerlo oggi, volevo aspettare che fosse finito... ma già l'inizio è fantastico, dovete assolutamente comprarlo!
-Grazie per la pubblicità Swan, ti adoro! Beh, ora vi salutiamo perché non abbiamo ancora pranzato... e grazie a tutti, per i fiori, per la preoccupazione e per il supporto che mi date sempre...
-E se volete vedere Killian Jones nei panni di Capitan Uncino, venite alla presentazione del libro! Per l'occasione, al posto della mano da transformer avrà un uncino, promesso!
-Ehi!- protestai guardandola storto, mentre quella rideva di gusto -Non puoi promettere queste cose, non vado con l'uncino.
-Invece sì! Ciao ragazzi a presto!
-Ciao... ma non vi assicuro uncini, ok?
-Io invece sì!- insistette, e il video si concluse lì, tra le nostre risate, fortunatamente prima del bacio mozzafiato che mi regalò circondandomi le spalle. Non avevamo ancora parlato del lato pubblico della nostra relazione, e sospettavo avrebbe voluto prima "finire" questa specie di periodo di prova, ma per sicurezza gliel'avrei chiesto, giusto per sapere se potevo baciarla pubblicamente.
Il che, mi fece ricordare del secondo motivo per cui l'avevo raggiunta: l'invito.
-Vuoi uscire a cena? Domani sera?- feci a bruciapelo quando ci separammo, con la sua bocca ancora a pochi centimetri dalla mia, e il suo sapore ancora intatto sulle mie labbra.
-A cena?- fece alzando le sopracciglia sorpresa -Cos'è, una specie di appuntamento?
-Sì. Insomma, siamo usciti centinaia di volte ma non abbiamo mai avuto un appuntamento e... di solito non vado neanche a letto con una donna prima del terzo...- sussurrai avvicinandomi un po' di più, per stamparle un piccolo bacio.
-Quindi nelle relazioni sei un gentiluomo...- mi provocò, contornandomi il viso con un dito.
-Io sono sempre un gentiluomo, Emma.- le ricordai, facendola scoppiare a ridere: da parte mia non seppi se essere offeso o deluso.
-Ok.- disse infine -Voglio uscire con te. Dove mi porti?
-Sorpresa.
-Mmh, non lo sai ancora neanche tu, vero?
-Ah mi dispiace tesoro, lo so che sarebbe da me, ma stavolta ti sbagli, so perfettamente dove portarti!- le assicurai: una volta tanto avevo fatto le cose per bene. L'avrei portata al River Café, un affascinante locale sotto il ponte di Brooklyn che avevo scoperto da poco, ed ero certo che avrebbe gradito. Per alleggerire l'atmosfera, poi, avevo scovato una pasticceria italiana nei dintorni, dove avremmo potuto prendere dei dolci da portar via e gustarci durante una passeggiata. Forse era stupido da parte mia volere un appuntamento coi fiocchi, ma nonostante la nostra fosse una relazione particolare, Emma aveva ugualmente un lato femminile e romantico, e volevo riuscire a regalarle una bella serata: se la meritava.
-Wow, bene. Dai, andiamo a casa ora... sto morendo di fame! Dimmi che c'è qualcosa da mangiare...
-Tranquilla, Ester stava preparando le lasagne quando sono uscito, le avevo detto che ti piacciono...
-Ti adoro! Allora andiamo, dai... e Killian?
-Mh?
-Scusa per lo schiaffo. Ho un po' esagerato...
-Un po'? Hai rischiato di sfigurare il mio viso perfetto...
E ridemmo ancora, di cuore: non c'era suono più bello della sua risata, avrei volentieri scherzato senza tregua solo per farla continuare.

Two Unusual Manhattan's Partners in Crime - The Lost Swan TrilogyWhere stories live. Discover now