E poi quelle labbra lievemente carnose, increspate in quei sorrisi mozzafiato che mi regala piuttosto spesso.
Per non parlare di quella parte di pelle glabra dello sterno che resta scoperta dalla sua camicia blu aderente sbottonata sul colletto.
E via via, scendendo con gli occhi sui suoi pantaloni slim color grigio chiaro che gli fasciano le cosce muscolose in modo divino, oltre a farmi fantasticare su come gli sottolineino bene anche il sedere, in questo momento nascosto alla mia vista, ma che ho ben presente.
Breathe, Sara, breathe!
Mi ripeto mentalmente queste parole, cercando di tornare alla realtà.
Questo meraviglioso esemplare di giovane fauna maschile è ormai ad un passo da me e la sua mano sta già accarezzando il mio viso per avvicinarlo al suo, giusto un secondo prima che le sue labbra vergognosamente provocatorie, siano sulle mie per un bacio mozzafiato dato con intensità mentre Luca mi stringe forte a sé e mi si struscia contro, incurante di chi possa vederci sul pianerottolo.
Mi stacco appena da lui, quanto basta per riuscire a sussurrargli:
"Entra."
Luca è un fuoco per nulla assopito e quando sono con lui, anch'io fatico a tenere il controllo, quindi molto meglio se ci togliamo dal raggio d'azione di occhi indiscreti.
Entriamo in casa e ancora mi tiene il viso tra le sue mani baciandomi. Richiude la porta e mi ci fa appoggiare contro mentre preme contro di me continuando a baciarmi con intensità.
Le sue braccia forti mi tengono prigioniera in un abbraccio possessivo, quasi bisognoso e non so cosa darei per entrare nella sua testa, tra i suoi pensieri, mentre sollevo le gambe e le attorciglio dietro la sua schiena.
La bocca di Luca resta vogliosa e insistente sulla mia per lunghi minuti, come se fosse quella la vera fame che lo divora.
Quando si stacca da me e mi fa riappoggiare le gambe a terra, le sento quasi molli.
Fatico perfino a stare in piedi.
"Vieni sul divano un attimo?" gli propongo e lui mi segue senza parlare. Si siede accanto a me e passa il suo braccio dietro le mie spalle.
Mi accoccolo contro il suo petto e resto immobile in quella che è una delle mie posizioni preferite, poi alzo il viso verso di lui e lo fisso negli occhi, in quegli occhi che amo e che allo stesso tempo mi sembrano indecifrabili.
Sono attraversati da un lampo di desiderio eppure sono anche così freddi.
"Luca, ho bisogno di qualcosa di più" azzardo alla fine.
Non gli faccio domande, soltanto una richiesta.
E non me ne frega assolutamente niente se posso sembrare audace, sfrontata o, come potrebbe pensare mia madre, una poco di buono perché una donna dovrebbe sempre essere riservata rispetto ai sentimenti.
Ma chi l'ha detto?
Voglio Luca con ogni cellula del mio corpo, della mia mente e non posso accettare il tira e molla che c'è tra di noi.
Non dopo quello che è successo domenica. Non accetto che possa far marcia indietro ancora, come ha fatto lunedì.
Non riesco a gioire dei momenti belli trascorsi con lui se so che poi seguirà un periodo di freddezza ed un atteggiamento distaccato.
All'inizio non era così, è cambiato tutto durante la gita, ne sono sicura, ormai.
"Lo so" mi risponde sottovoce, con tranquillità. Sentirglielo ammettere, mi fa innervosire.
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IL SUPPLENTE (completa)
ChickLitDa ragazza, quando frequentavo le scuole superiori in quell'austero edificio dallo stile vittoriano, avevo sognato per anni che un bel giorno arrivasse in classe un giovane professore attraente, sexy, dal fisico muscoloso. E che magari i suoi occh...