9.-Stai attenta!-

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Ormai praticamente alloggio da Niall, è diventato insistente e quindi sto lì. Se lo fa stare tranquillo va bene, ho spiegato la situazione alle mie amiche, non reggevo più la pressione, per tutta risposta non l'hanno presa bene, ma sembra che la stiano passando. Gerry non si è più fatto vivo, ed io ancora ho i miei mille dubbi. -Fai! Stasera il tuo turno è lungo.. hai tre spettacoli!- Mi avverte Liam guardando dei fogli. Sono seduta nel camerino al locale e mi guardo allo specchio, l'unica luce della stanza sono quelle intorno al mio specchio. Mi volto. -Ok!- Sorrido, lui alza lo sguardo e ricambia. -Che c'è Faith?- Dice sedendosi nella sedia accanto alla mia.. 'Come mi ha capito?' -Niente, è che ho ancora.. troppi dubbi. Tutto qui!- E' la verità, mi guarda perplesso. -Riguardo a cosa?- Mi chiede.. -Voi!- Sospira prima di parlare, piegando leggermente la bocca in un sorriso. -Noi siamo quelli che tu madre ti direbbe di non frequentare, tutto qui!!- Sorride, è vero. -Mia madre è morta..- Mi limito a dire. Improvvisamente diventa serio. -Oh Dio Faith, scusami io..- Lo blocco. -Tranquillo Liam, non fa niente!!- Mia madre, se solo fosse stata qui.. forse neanche mi troverei in questa assurda situazione che stranamente mi piace. E' cambiato tutto da quando p morta, da quando il male me l'ha portata via. Sono cambiata io; Volevo uscire dagli schemi, stanca della solita assurda vita monotona, dove ero la perfetta ragazza che non delude mai nessuno, ma poj per chi?! Basta, ora toccava a me, volevo qualcosa per me, e lo stavo facendo.. con Niall. Liam abbassa lo sguardo sulle sue mani intrecciate.. -La mia sta male, ed io non so come aiutarla, per questo.. faccio quello che faccio.- Rialza lo sguardo e dè triste, pieno di dolore, lui non lo fa per il gusto di farlo.. ma per aiutare la madre. -Liam.. metti a rischio la tua vita.- Dico preoccupata e con compassione, poggiando una mano sulla sua spalla, in cerca del suo sguardo. -Si ma è per mia madre.. ed è più importante di me!- L'amore di un figlio.. mi viene da piangere, se potessi per mia madre, la donna della mia vita donerei la vita. Non so cosa dire, semplicemente lo abbraccio e gli do un bacio sulla guancia, per poi andarmene, un altro tassello da inserire al puzzle ancora incompleto. E' poco quello che so sul passato di Liam, anzi su tutti, ma un passo alla volta lo sto ricostruendo. Arrivo nella stanza rossa dove trovo Niall e Zayn. -Ragazzi, c'è qualcosa che posso fare?- Domando attirando la loro attenzione, Niall mi viene incontro. -No tesoro, grazie!- Dice stampandomi un bacio, sorrido, è così sexy con quei pantaloni neri e quella maglia bianca aderente che lascia intravedere la sua pelle chiara. -Allora io vado a fare colazione con Pheobe e Trecy ok?- Gli dico sorridendo, e accarezzando la sua morbida guancia. -Va bene, sta attenta!- Alzo gli occhi al cielo a quell'affermazione. Me lo ripete in continuazione, lui sorride e mi lascia andare. Velocemente esco dal locale, piena di pensieri ancora.. in effetti questo è un mio grande problema, penso troppo. Per fortuna una voce bassa e roca a me familiare, lì interrompe. -Ehy dolcezza, dove va da sola?!- Si accosta a me una macchina scura, con vetri altrettanto scuri, riconosco Harry e sorrido.. -Vado a fare colazione con le mie amiche.. lei giovane donzello?- Dico poggiando i gomiti sul finestrino dell'auto. -Salta su, ti accompagno!- Mi dice sorridente e accetto. -Dove andavi?- Domando agganciandomi la cintura di sicurezza, io e Harry abbiamo un buon rapporto, mi piace stare in sua compagnia. -A consegnare merce!- Mi risponde tenendo gli occhi sulla strada, non posso fare a meno di guardarlo, morbido al volante, mani grandi e rilassate, capelli che cadono sul suo volto delicato ancora da bambino.. eppure fa cose che non i aspetteresti. -Harry.. posso farti una domanda?-
-Certamente!- Dice portando lo sguardo su di me un secondo, e poi rigirandolo sulla strada. -Tu perché sei nel gruppo? Perchè lo fai..- So che mi capisce, non servono tante parole.. -Io, Niall e Zayn avevamo circa 6 anni quando ci siamo conosciuti la prima volta..- Inizia a raccontare, sempre tenendo lo sguardo sulla strada, che sembrava scomparire sotto la grande auto. -Siamo stati migliori amici fin da subito, sai ragazzi di strada, stesso quartiere, stessa vita.. siamo praticamente cresciuti in mezzo alla strada, il quartiere non era dei migliori, e noi tre tanto meno, più crescevamo più danni facevamo, come ogni ragazzo, ma noi peggio.. l'adolescenza per un ragazzo è sempre critica. Per tutti, anche se non lo si vuole ammettere, è il momento in cui fai le prime esperienze, cresci, cambi e se sono sbagliate è lì che sei fregato.- Mi guarda un secondo e sorride, è un sorriso malinconico, poi riporta lo sguardo sulla strada. -Ci siamo fatti la prima canna a 13 anni, a 16 tiravamo di coca, a 17 avevamo il locale.. è stato tutto sbagliato il nostro percorso, conoscenze sbagliate, amici sbagliati, esperienze sbagliate.. ma eravamo noi tre, i stessi tre che a 13 anni stavano nella casa sull'albero a fare progetti futuri, a dire che noi saremmo stati qualcuno, che avremmo conquistato il mondo e lo avremmo fatto insieme, volevamo fare qualcosa, qualcosa di nostro che ci avrebbe portati fuori dalle righe, dal mondo.. sogni di tredicenni con gli ormoni a palla. -Sorride evidentemente pensando a un ricordo, e gli passa negli occhi un lampo di malinconia. -E cosa è cambiato?- Mi azzardo a domandare. -Non è cambiato nulla, siamo solo cresciuti, e ci siamo resi conto che quando vieni da un determinato posto sei quella persona e basta, le scelte sbagliate si fanno, e tante ti perseguitano.. abbiamo conosciuto Louis e Liam ci siamo uniti ed è successo quello che è successo, Cindy era la sorella di Louis..- Le mie orecchie non credono a quelle parole.. non sapevo che Cindy fosse la sorella di Louis, perché non me lo avevano detto. -Siamo arrivati..- Senza rendermene conto siamo già davanti al bar e io avrei ancora mille altre domande da fare a Harry, ma non voglio stressarlo.. sorrido debolmente. -Grazie Hazza, ci si vede più tardi!- Gli dico scoccandogli un bacio sulla guancia, per poi scendere dall'auto e dirigermi verso le mie amiche. -Sei viva allora..- Trecy scherza, anche se non è il momento adatto. -Idiota!- sorrido dandogli un colpetto alla spalla. -Ci sei mancata, che fine hai fatto questi giorni?!- Mi domanda Pheobe con la sua vocina stridula.. -Ehy ma quello era Harry?! No perchè vorrei rifare un giro sulla sua carrozzeria..- Continua scherzando, mentre indica la macchina in lontananza. -Pheobeeee!- La riprendiamo all'unisono io e Trecy e poi scoppiamo a ridere. -Ehy.. ahaha.. Bhè che si fa, ho una fame da lupi, entriamo?- Domanda poi.. -Si dai..- Entriamo nel piccolo bar che ci accoglie, i colori che lo padroneggiano sono il rosso e il bianco, ci sediamo in un tavolino appartato verso l'angolo e subito una donna cicciotta e bassina con un grembiule bianco viene a prendere le nostre ordinazioni. -Io prendo un caffè grazie!- E' l'unica cosa che voglio. Quella singora neanche ci guarda in faccia, fa solo strani disegnini sul tacquino.-Io un cornetto con la marmellata e un thè!- Risponde sorridente Pheobe. -Per me una ciambella con glassa di cioccolata!- La donna mormora un "Ok arrivano subito!" e sparisce lasciandoci parlare. -Allora?! Com'è la tua vita da furfantella..- Scherza Trecy. -Andiamo Tre smettila, voglio solo divertirmi un po'!- Mi giustifico scocciata delle sue battutine. La signora di prima ci porta immediatamente ciò che avevamo ordinato per poi dileguarsi in fretta, il locale è vuoto, ci siamo solo noi e un signore in un tavolo più avanti.. -Faith, ma che hai intenzione di fare?- Mi domanda Pheobe dando un morso al suo cornetto. -Riguardo a cosa?- domando perplessa. -La prossima settimana la nostra vacanza finisce..- Prende parola Trecy, cazzo me ne ero dimenticata. -Credo, che.. o non lo so ragazze, lo deciderò!- Mi limito a dire, ma è la verità non so cosa voglio fare. -Hai parlato con tuo padre?- Mi domanda Pheboe. -Si l'ho sentito ben poco, però ci parlo spesso..- Non riesco a concludere la frase che..
*BUM, BUM, BUM* distinguo attentamente quei tre spari di pistola, il rumore dei vetri cadere e infrangersi accanto a noi.. tutto sembra andare a rilento, un rombo di moto si allontana, rimango nella stessa posizione in cui ero, paralizzata, è come se intorno a me ci fosse totale silenzio e i rumori fossero lontani, sento pianti disperati e volanti della polizia, mi gira la testa, gente che corre, il locale a soqquadro.. cosa sta succedendo, non ci capisco nulla?! Tutto bianco.. 


AL RAPPORTO, SISIGNOREE!
Ciao bedde,
allora sorpresina, cosa è accaduto?! 
Boooooh, per scoprirlo dovete continuare a leggere.. ho ben poco da dire, solo che come sapete
la storia non sarà tutta rose e fiori, e di vicendacce ne vedremo. Da qui cambieranno un pochino le cosine.. per chi? Per cosa? In meglio o in peggio?
Eeeeh.. non ve lo dico. E' un pò la goccina che ha fatto traboccare il vaso.
Maaaaa comunque niente. :)

Allora, vi avverto, all'altro capitolo ve l'ho fatta passare solo perchè non accadeva niente di che,
ma stavolta se volete sapere cosa è successo dovete recensire. u.u.. è si! Se no non continuo, devo vedere che avete voglia di saperlo, che non vi va di stare sulle spine.. ahaha E se sarete brave, aggiorno presto, visto che il prossimo capitolo già è pronto.

Ti amo o ti ammazzo || n.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora