L'ansia è un senso di inquietudine che ti fa avere il fiato corto, ti prende allo stomaco e si espande per quasi tutto il corpo, è non riuscire a stare fermi, è contorcersi per un fastidio che di punto in bianco qualcosa ti ha fatto scatenare. Stanotte non dormo perché anche nel pensiero ho fastidi, ogni cosa si prefigura in maniera negativa, non riesco a concentrarmi su nulla e continuo a muoverti, per cambiare posizione e andarne a prendere una ancora più scomoda. La paura è avere un nodo in gola che mi fa sentire stanca, poco ossigenata e quindi nasce una nausa, che sfocia in un ancor più grande fastidio e di li è tutto un grande circolo vizioso da cui è difficile distrarsi.
Allora penso a te.
Non soddisfi mai le mie aspettative.
Ti ho guardato questa notte e non ho capito come ho fatto a buttare così tanto cuore per uno come te, che di quello che piace a me non ha nulla.
Ma appena ti sei avvicinato eccola la tensione, buttarmi a capofitto verso di te in un abbraccio è stato naturale e necessario. Ma tu non mi vuoi abbastanza, non mi hai mai detto che sono bella, non mi hai mai fatto sentire giusta, non mi hai mai reso tua.
Crei solamente in ogni sguardo aspettative che non vengono mai realizzate, stanotte me ne hai ridato conferma.
Non posso desiderare qualcuno che cammina sopra le mie parole, che non percepisce il mio valore, che non mi guarda veramente. Non è possibile desiderare lacrime e allora capii che era meglio avere un gran desiderio dentro il cassetto che una bugia che ci insegue.
Sentivo il nostro amore nascosto o conservato per paura di sciuparlo e nella furia dei tanti tentativi preferisco farlo rimanere sia nella memoria che in un cassetto, con la speranza di farlo rinascere prima o poi. Chissà.
Il nostro non era un amore da indossare alla mattina e dormirci tutta la notte.. Era fugace.
