Capitolo Sessantaquattro
Stai qui.Quando prendo un libro in mano, magari con anche una bellissima copertina rappresentante due innamorati, spero sempre che mi prenda...
Che sia un libro di quelli che amerò, ma quando poi, una volta su dieci, ti trovi davanti un libro noioso, magari che racconta in terza persona le vicende, cosa che io proprio odio, la prima cosa che faccio é quella di chiudere il libro e di tenerlo da parte per riciclarlo a qualche persona, magari per un compleanno di qualcuno che non mi sta particolarmente simpatico...
Ora in questo momento la voglia di chiudere questo libro e di darlo via.
Lo scenario é così monotono e triste da troppo tempo, ma almeno negli ultimi cinque mesi la protagonista era riuscita a trovare uno scopo, avere una persona... ma ora si trova lì in uno scenario banale, con troppe persone in camice bianco che gli girano attorno, con la stessa parrucca da troppo tempo, con gli stessi vestiti, che le giornate le sembrano così lunghe da rendere la narrazione lenta da obbligarmi a chiudere il libro e mettermi a dormire.
Però...come faccio a chiudere il mio libro. Come faccio a regalare la mia vita. Chiuderlo significherebbe porre fine a tutto questo.
A me.
A Nick.
A noi.Non so se sono pronta a tutto questo.
Perderlo non é mai stato nei miei piani.
Ero pronta a lasciarlo il mio destino ormai si é capito, ma che lui avesse anche solo una minima possibilità... no non ci credo.Sono tre giorni che vedo il sole tramontare.
La primavera é appena iniziata e il tepore caldo inizia già a farsi sentire. Seduta sempre sulla stessa scomoda, aggiungerei, sedia accanto al suo letto passo ad ispezione della stanza.Un libro aperto a metà giace insieme ad un bicchiere di Starbucks, vuoto suppongo, sulla scrivania vicino alla poltrona nell'angolo; segno che la mamma di Nick é stata qui fino a tardi, non che non me ne sia accorda: visto che sono ormai giorni che non dormo pensando a nient' altro che al mio amore disteso, inerme attaccato a macchine che lo controllano costantemente.
La cosa mi spaventa.Gli prendo la mano é grande, molto più della mia, morbida ma allo stesso tempo callosa, é l'unica cosa che mi rassicura veramente sul fatto che lui sia vivo visto che sono sempre calde, fatto sta che mi ha sempre fatto invidia soprattutto quando sciavamo insieme di inverno e a me si congelavano le mani così tanto che scoppiavo a piangere, con lui e Bry che in seggiovia erano obbligati a raccontarmi filastrocche stupide, che facevano peggio che meglio, per tentare di distrarmi prima di arrivare in baita dove avrei potuto usufruire della mia stufetta personale.
Una lacrima esce solitaria.
"Ti prego torna da me!" Sussurro con voce spezzata accovacciandomi su di lui stringendo la sua mano al petto, riuscendo ancora a percepire quel brivido quando mi tocca.
"Allison!" Mi richiama una voce.
Non gli rispondo.
"Hey piccolina!" Mi richiama.
Ma ancora non oso rispondergli."Allison smettila di fare la bambina, vieni a casa cambiati sarà ancora qui quando sarai tornata!"La voce di mio fratello é acida che mi irrita il sistema nervoso, non mi interessa più l'idea di tenergli il broncio, ma non tornerò a casa.
Lui. Ha. Bisogno. Di. Me.
"Allison ti prego vieni via da qui!" Si intromette Bry.
"Voi non mi obbligate. Sono grande abbastanza per prendere le mie decisioni da sola chiaro?!" Dico a denti stretti evitando i loro sguardi.
"No certo che no. Puoi fare tutto ciò che vuoi, ma Allison tutto questo stress non fa bene alla tua bambina e ricordati che sei quasi allo scadere del tempo!" Mi ricordano, come se non lo sapessi già. Ci penso anche troppo."Senti- mi giro lasciando la mano di Nick, mettendomi davanti a loro- so io cosa é meglio per mia figlia, lei ha bisogno di me e di suo padre che ora è qui in questa camera da letto. Quindi noi resteremo qui con lui. Come una famiglia!" Sbotto innervosita sganciando involontariamente una notizia che dai loro silenzi suppongo scioccante.
"Al...ll..ll..is..on" Gracchia una voce da dietro di me.
Mi giro troppo velocemente, da provocarmi un leggerlo mancamento, ma mi riprendo subito appena vedo gli occhi profondi di Nick.Una lacrima scende, seguita da un'altra ancora.
"Hey non piangere!" Mi asciuga le lacrime con la mano tremolante mentre io prendo l'altra tra le mie ringraziando il Signore."Invece piango perché...un minuto c'eri...l'altro...eri a..terra..inerme!" Singhiozzo abbracciandolo.
"Shhh stai tranquilla sono qui. Ho attraversato senza guardare e non ho visto la macchina!" Mi tranquillizza.
"No..non ne at..attraverserai pi..più ne..nemm..nemmeno una di stra...da dovessi legarti al letto!"
"Signorina James questa idea mi alletta molto!" Ridacchia, facendomi scuotere la testa.É veramente tornato da me.
"Vado a chiamare un dottore!" Sussurro agitata.
"No!" La sua mano mi blocca il polso.
Lo guardo innamorata.
"Stai qui!" Le parole più belle al mondo.Mi osserva.
I suoi occhi perfettamente legati ai miei.
Si limita a guardarmi.
E il mio mondo cambia in quel preciso momento.
Ci capivamo alla perfezione e la sua mano si appoggia delicatamente sulla a mia guancia accarezzandola delicatamente, fermandosi poi soltanto quando le sue dita entrano in contatto con i capelli scompigliati.Mi avvicino, continuando a tenere gli occhi fissi sui miei fino a quando le nostre labbra non si sfiorarono leggermente facendomi sorridere.
Poi d'urto d'un tratto mi bacia con violenza, con desiderio, lingue intrecciate, passione repressa e tanto amore. Quel bacio é la mia rassicurazione sulla realtà di questo fatto.
Mi ama.
Ci ama.E con questo bacio me lo stava dimostrando benissimo, perché in esso ci sono emozioni che e non si possono esprimere a parole, ma solo nei piccoli fatti: come questo.
Mi stacco poggiando la mia testa sulla sua, stra fatta dei suoi baci.
"Come sta la nostra principessa?!" Mi domanda all'improvviso, facendo aleggiare un sorriso sulle sue labbra."Ora che il suo papà é qui alla grande!" Lo abbraccio stretto cerando con tutta me stessa di non piangere ancora.
"Mh-mhhh!" Qualcuno si sgranchisce la gola attirando la nostra attenzione.
"Buongiorno signor Mason, sono contenta si sia svegliato così potrà anche lei dire alla sua ragazza di andarci un po' più piano!" Dice la dottoressa in camice bianco che era già entrata in questa stanza molte volte negli ultimi giorni.
"Allora come sa ha fatto un incidente, già che sia sveglio é un grande passo avanti visto che per la brutta botta é un miracolo sia vivo" spalancò gli occhi.
Ma i medici di Grey's Anatomy parlavano così ironicamente hai loro pazienti? A me non sembra proprio.
"Noi l'abbiamo operata signor Mason, ma non abbiamo concluso l'intervento perché sennò sarebbe morto era troppo stanco e aveva perso molto sangue quindi io procederei il prima possibile se lei mi da il permesso, così da concludere!" Vedo la dottoressa fare degli strani gesti con la testa osservando il mio ragazzo, vuole che li lasci soli.
Ah okay."Vado un attimo in bagno torno subito!" La testa mi scoppia mentre esco dalla stanza, volontariamente e ignoro i familiari di Nick seduti in sala d'attesa mentre mi dirigo verso l'unico luogo dove so che posso avere un po' di pace.
IL GIARDINO.
Eccomi ragazze.. commentate lasciate un like e ci vediamo al prossimo capitolo....
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Friends, For Now ♡
ChickLitAllison ha una vita perfetta: una famiglia amorevole, un fratello e una migliore amica che stanno per sposarsi e un migliore amico per cui farebbe qualsiasi cosa, ma Ally non sa quanto la sua vita stia per sconvolgersi e tutto ciò per cui a lavorat...