-Nemmeno io, se per questo.
-Isabelle e' incinta?
-No. Non che io sappia.
-Allora che cazzo di problemi ti fai? Sono io quello nella merda!- Si passo' una mano fra i capelli sconsolato.
-Si ma hai Hermione e poi sai le basi, no?
-Le basi?- Domando' aggrottando la fronte.
-Si', tipo non ucciderlo, non bruciarlo... le basi Draco, al resto' pensera' lei.
-Ma sei coglione o cosa?- Sbotto' il mago.
-Sono assonnato, okay? Non sono sposato e ho fatto serata. Posso tornare a dormire ora? Sarai un bravo padre, Draco.
-Ma...
-Zitto e ascolta. Esattamente perche' tuo padre ha fatto schifo sai di cosa un bambino ha bisogno. Non c'e' persona migliore di te per crescere un piccolo biondo ossigenato.
-Sono biondo naturale.
-Mah, perche' tu e Jace continuate a dire cosi' non lo capisco.- Sbuffo' la voce dall'altra parte del telefono. –In ogni caso stai tranquillo. E poi hai ancora otto mesi per prepararti, no? Direi che non c'e fretta. Disperati quando non potrai piu' dormire o non potrai piu' scoparti quel bel pezzo di donna che ti sei guadagnato.
-Parli di mia moglie! Jonathan ti pesto a sangue se lo dici di nuovo.- Tuono'.
-Si', Draco, si'... io invece penso che ti pestero' a carne se mi chiami di nuovo' a quest'ora. 'Notte.
Il mago borbotto' un saluto poi chiuse la chiamata guardando l'ora. Erano quasi le cinque e in circa due ore si sarebbe dovuto svegliare per andare in ufficio. Si fece forza e si trascino' al secondo piano. Noto' pero' che la luce del bagno era accesa e la porta era aperta. Si avvicino' solo per notare che un fagotto dai riccioli castani era accoccolato a terra. La prese in braccio alzandola delicatamente, tirando l'acqua e lavandole delicatamente il viso. Le bacio' la fronte e, cullandola fra le proprie braccia, spende la luce e percorse il corridoio per tornare in camera.
-Non lo vuoi questo bambino, vero?- Sussurro' una voce flebile appena passarono accanto alla stanza che era rimasta ancora vuota. –Era Alec, vero? Lui non ti avrebbe mai fatto una sorpresa del genere, immagino che lo avresti preferito.
-Non dirlo nemmeno, Hermione.- Mormoro' il biondo sedendosi sul bordo del letto e tenendola sulle proprie gambe. –Potevo chiedere a lui di sposarmi se era cosi', no?
-No, non potevi perche' non fa parte della comunita' magica e poi... poi non avresti mai ammesso davanti ai tuoi e al mondo magico che hai avuto un debole per un uomo.
Draco abbasso' il capo con aria colpevole; ringrazio' pero' il buio della notte che nascondeva le sue espressioni. Se non ci fosse stata lei... non ci aveva mai pensato ma aveva ragione: non avrebbe mai ammesso l'attrazione per lo stesso sesso davanti al mondo che lo rispettava.
-Io ti amo, e amo... amo lui o lei.- Sussurro' poi andando a tentoni e posando infine la mano sul suo ventre. –E' solo inaspettato, ma non importa. E' nostro figlio.
-Allora perche' sei andato via?
-Ho chiamato Jona, ho solo paura di diventare come mio padre.- Ammise con fatica, deglutendo poi.
Il suo amico cacciatore aveva ragione, doveva darsi una regolata. Ricordava esattamente ogni mancanza che aveva sentito da piccolo e sapeva esattamente come andavano colmate.
-Non permettero' che succeda, Draco. Io... io lo volevo questo bambino, non l'ho fatto a posta ma e' successo e ne sono felice. Faro' nel mio meglio per entrambi.- Lo rassicuro' lei, stringendo una sua mano nel buio. –Torniamo a letto, se non dormi ancora un po' non ti reggerai in piedi domani.- Gli bacio' una guancia, sfilandosi dalle sue braccia e gattonando sul letto per infilarsi sotto le coperte.
Draco Malfoy si alzo' e torno' a letto piu' tranquillo. Poteva farcela perche' non era solo e il mondo in cui viveva era libero e privo di pericoli imminenti. Strinse Hermione a se', sospirando appena. Anche lui aveva voluto un bambino, un po' perche' tutti i suoi vecchi amici ne avevano gia' uno e un po' perche' gli era stato messo in testa dai genitori che i Malfoy e le famiglie purosangue in generale dovevano assicurarsi un erede al piu' presto.
Non voleva un erede pero', voleva un figlio con cui giocare. Era felice, forse piu' di quanto lo fosse stato da mesi a quella parte.
-Buonanotte, 'Mione.- Sussurro' sulla sua fronte, chiudendo gli occhi.
***
La mattina Hermione si sveglio' con un altro conato di vomito, correndo in bagno e occupandolo per una buona mezz'ora. Quando finalmente scese in cucina, piu' che altro trascinandosi, trovo' la colazione pronta e Draco vestito di tutto punto che beveva del succo di zucca. Non lo vedeva cosi' tranquillo da un po'. Si accomodo' al solito posto e gli sorrise.
-Ti trovo bene questa mattina.- Gli fece notare.
-Oh, molto bene in effetti.- Rispose lui, inarcando le labbra. –E' stata una notte illuminante quella appena trascorsa, spero che lo sia anche la prossima.
-Sono felice che tu stia meglio.- Scrollo' le spalle lei, prendendo un biscotto.
-Io devo andare, ma tu mangia senza farti problemi, okay?
Hermione aggrotto' la fronte perplessa.
-Che tipo di problemi?
-Di quelli che si fanno le donne quando aspettano un bambino, tipo che sono troppo grasse, troppo qua e troppo di la'. Sei incinta e sei bellissima, piccola.- Sussurro' sulle sue labbra prima di uscire di casa fischiettando.
La strega sgrano' gli occhi incredula. Se quello era l'effetto che faceva una chiacchierata alle quattro del mattino... beh, poteva farne quante ne desiderava.
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Ciao a tutti!
Questo weekend l'ho preso in maniera molto easy (anche se non avrei dovuto, ma shh) e ho scritto un altro capitolo. Spero che vi piaccia e soprattutto spero che vorrete farmi sapere cosa ne pensate.
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Incredibile Ma Non Impossibile
FanfictionContinuo di Improbabile ma non Impossibile Dal capitolo 1: "-Cosa vuole fare, Signor Malfoy? -Credo lei lo sappia, Signora Malfoy.- Sussurro' lui prima di avventarsi sulle sue labbra." -- "Lei era tutto, ora che aveva capito di amarla davvero. D'alt...
10. Quattro del mattino
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