Capitolo 1

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"Toc-toc" sento bussare "signorina White si svegli, è mattino e oggi inizia la scuola" dice Amanda.
Amanda è una dei tanti dipendenti dei miei genitori ma con lei ho un legame molto speciale, mi ha vista crescere ed è l'unica in questa casa che mi fa sorridere sinceramente, anche solo con una carezza o una buona colazione.
"Mi alzo subito Amanda, solo antri 5 minuti..." dico con la voce assonnata
"Oh coraggio signorina non vorrà mica fare tardi?" Dice lei
"Allora prima di tutto chiamami Annalisa, non signorina, sai che per me sei una di famiglia. E secondo beh no non voglio fare tardi, ora mi alzo" dico un po' controvoglia.
Alla fine decido di alzarmi e andare in bagno. Mi lavo la faccia, i denti e mi pettino i miei lunghissimi capelli biondi decidendo di lasciarli sciolti e poi torno in camera per decidere cosa mettermi.
Alla fine, dato che fa ancora molto caldo, opto per un vestitino grigio che mi arriva poco sopra il ginocchio e dei tacchi che sostituirò con delle superstar nere appena uscirò di casa. Non faccio colazione, i miei non vogliono che mangi troppo quindi mi avvicino al portone di casa ma qualcuno mi ferma
"Dove pensi di andare?" Dice mia madre
"A scuola mamma...oggi è il primo giorno" rispondo ovvia, possibile che non lo sappia?
"No intendo, dove credi di andare struccata?" Ah si quasi dimenticavo.
Mia madre era una modella molto famosa qui a New York quindi è molto fissata con il mio fisico ed il mio aspetto esteriore. Anche mio padre non è da meno, ci tiene ad avere una bella immagine quindi tutta la famiglia deve essere perfetta.
"Mamma devo andare a scuola, non ad una sfilata" dico
"Ma smettila! Guarda che occhiaie che hai, ma poi quelle labbra? Non sono per niente curate e poi quel brufolo?! "Che poi sarebbe un neo ma lei si ostina a pensare che sia un brufolo " ma poi le lentiggini? Coprile.dove vorresti andare conciata così?"
Dice prendendo dalla sua borsa firmata un mascara ed un correttore.
Ovviamente essendo molto attenta a queste cose con lei la mia autostima non è proprio il massimo ma va beh, ci si fa l'abitudine
Appena ha finito di truccarmi mi lascia andare a scuola e per evitare che mi chiami di nuovo salgo subito in macchina. Ho insistito come una pazza per poter guidare io senza avere un autista ma almeno ce l'ho fatta.
Prima di mettere in moto la mia bellissima macchina (che non so nemmeno come si chiama) metto le superstar nere e poi parto.
Dopo 15 minuti scarsi arrivo al parcheggio della scuola che è già pieno di studenti che chiacchierano.
Ah...New York High School...sono tornata.
Appena metto piede fuori dalla macchina vedo già i miei amici corrermi in contro.
La prima è Marta Gussi, anche lei con origini italiane,la mia migliore amica da quando abbiamo 6 anni e poi Nash Grier, il mio migliore amico da quando ho iniziato le superiori qui a New York.
Siamo molto popolari qui a scuola, beh io e Marta siamo delle cheerleader e Nash è il capitano della squadra di football quindi è normale se ci conoscono in tanti ma a noi non piace stare in troppi, di solito passiamo il tempo solo noi tre e qualche nostro amico della squadra di Nash.
"Annyyyyyy" dice Marta saltandomi addosso
"Martyyyyy" rispondo sorridendo per poi buttarmi su Nash che mi afferra al volo e inizia a farmi girare fra le sue braccia
"Mi sei mancata biondina" dice lui "anche tu mi sei mancato occhi azzurri" e che occhi ragazzi. I più belli del mondo oserei dire.
Finiti i saluti prendiamo tutti i nostri fogli con gli orari e iniziamo a confrontarci.
Ho tutti i corsi o con Marta o con Nash tranne uno, letteratura. Fantastico.
"Okay" dico "cosa c'è alla prima?"
I due guardano un ultima volta il foglio e "inglese con me" dice Nash. "Io ho storia, Anny io e te ci vediamo alla seconda e alla terza e con Nash alla quarta" dice Marta. Detto questo io e Nash ci incamminiamo verso la nostra classe. Arriviamo davanti alla porta della classe di inglese e, prendendoci la mano, entriamo iniziando il nostro spettacolo
"Oh tesorino sei così tenero! Mi fai arrossire ogni volta" dico io con voce quasi stridula. Le cherleder si girano. Perfetto.
"Haha dai cucciola lo sai che ti amo tanto" dice lui
Aspetta.aspetta.aspetta.
Posso spiegare.
Allora Nash ha scoperto di essere gay due anni fa, in seconda superiore e mi ha chiesto di fingere di essere la sua ragazza per evitare sospetti. Le persone al liceo sanno essere molto cattive e non voleva avere problemi con la sua squadra di football. Così da ben un anno e mezzo io e Nash siamo "fidanzati". Le persone ci credono senza problemi, siamo molto bravi a recitare e col tempo ci abbiamo fatto l'abitudine. In verità è stato abbastanza semplice. Ci facciamo vedere mano nella mano, ogni tanto ci diamo qualche piccolo bacio a stampo e nel mio sfondo del telefono c'è una sua foto e una mia nel suo. Facile.
Questo vuol dire anche che da un anno e mezzo non sono realmente fidanzata ma non importa, tanto non mi piace nessuno e per ora va bene così.
Gli studenti del nostro corso iniziano a guardarci e sento dei sussurri tipo 'ma non sono adorabili?' 'Sono perfetti insieme' 'mi hanno detto che stanno insieme da un anno e mezzo quindi è una cosa seria' 'li shippo troppooo' e cose così.
La campanella suona e ci andiamo a sedere ognuno nel proprio posto. Io vicino a Nash ovviamente.
La prof di inglese non tarda ad entrare e inizia con la sua presentazione.
"Buongiorno a tutti ragazzi, sono la vostra nuova prof di inglese, sono sicura che ci troveremo benissimo insieme..." e bla bla bla le solite cose insomma.
Le prime ore passano molto velocemente specialmente grazie ai miei due migliori amici e ora manca solo letteratura, l'unica materia che non ho in comune con loro. Mi faccio spazio fra gli studenti e mi dirigo verso l'aula, non vorrei mai arrivare in ritardo. Infatti appena arrivo non posso fare a meno di notare che ci sono solo io nell'aula. Fa nulla. Almeno posso scegliermi il posto
Scelgo ovviamente il primo banco, non che voglia diventare la cocca del prof ma davanti seguo meglio la lezione.
La classe inizia a riempirsi e mi fa piacere vedere che anche in questo corso conosco praticamente tutti. Beh tranne uno. Un ragazzo davvero molto carino che si è seduto all'ultimo banco. È molto interessante, non l'ho mai visto quindi dev'essere sicuramente uno nuovo, ha un aria da bad boy...
Il prof entra e sono costretta a smettere di fantasticare sul nuovo arrivato.
"Buon giorno ragazzi, sono il Mr.Brown, il vostro nuovo prof di letteratura, sono sicuro che passeremo un'anno bellissimo insieme" dice
Non sembra molto male, sicuramente meglio della prof di mate che odia tutto e tutti solo perché non si è mai sposata e vive in una casa piena di gatti. Ma questo è un altro discorso.
La lezione procede molto bene, il prof è davvero simpatico e spiega molto bene.
"ah un ultima cosa, questi posti sono solo provvisori, quando vi conoscerò meglio vi sposterò in modo che chi ha più difficoltà nella materia possa farsi aiutare da uno che va bene" dice il prof prima di uscire dalla classe.
Appena suona la campanella mi dirigo subito verso la macchina perché devo essere a casa per le 14.20, devo partecipare ad un pranzo importante con la mia famiglia e dei colleghi di mio padre.
"Oh cristo" sento dire.
Mi giro a vedere chi è e vedo il nuovo ragazzo del corso di letteratura. Da vicino è ancora più bello
"Cosa?" Chiedo non capendo
"Quella macchina è bellissima, sarà costata un sacco di soldi"
I suoi occhi azzurri prima scrutano la mia auto e poi me. Mentre mi guarda sfoggia un sorriso che wow...
"Beh grazie, è un regalo di compleanno"
"Aspetta aspetta" dice "quella è la tua auto?" Chiede incredulo
"Si perché?"
"Credevo fosse del preside, ho sentito che ha un sacco di soldi. Credevo fosse di un adulto, non di una ragazzina viziata"
Aspetta che?
"Come hai detto scusa?"
"Oh andiamo, li conosco i ricchi, e sono tutti viziati e arroganti"
"Come puoi darmi della viziata arrogante se nemmeno mi conosci?"
"Perché siete tutti uguali, bambolina. Ho avuto a che fare con dei ricchi e ti posso assicurare che siete uno peggio dell'altro"
"Non sono assolutamente viziata, si ho una bella macchina ma non l'ho chiesta io. Mi sono fatta un culo per poterla guidare e ora tu mi dai della viziata? Non sai nulla di me e si forse ho una bella macchina e posso vestirmi firmata ma non vuol dire che sia una brutta persona. E si forse sono arrogante ma solo con chi si merita la mia arroganza. Bah non so nemmeno perché ti parlo, sono di fretta ciao" dico entrando in auto e lasciandolo senza parole
Sarà carino ma è proprio un arrogante

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⏰ Last updated: Jan 12, 2017 ⏰

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